Sono un ebreo rumeno, convertito al cristianesimo. Ho passato la mia infanzia in Israele ma ora vivo in Italia da diversi anni. Vorrei con voi approfondire i versi di Genesi che parlano della creazione, argomento al quale sono appassionato. Conoscendo l’ebraico ho notato che nel racconto appaiono le parole “bara”, “assa”, “naasse”, “iassar”, “bana”. A tale proposito vi elenco i passi interessati dove appaiono le predette parole.
GENESI 1
v.1 – bara = creò
v.7 – assa = fece
v.16 – assa = fece
v.21 – bara = creò
v.25 – assa = fece
v.26 – naasse = facciamo
v.27 – bara = creò (per tre volte)
v.31 – assa = aveva fatto
GENESI 2
v.2 – assa = fece
v.3 – bara e assa = aveva creato e fatto
v.4 – bara e assa = furono creati, fece
v.7 – iazzar = produsse; (iezzira = capolavoro)
v.8 – iazzar = produsse
v.19 – iazzar = produsse
v.22 – bana = costruì
GENESI 3
v.1 assa = fatti
Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero sul contesto considerando il diverso significato delle parole e ciò allo scopo di chiarire cosa l’autore ispirato voleva dire. Vi ringrazio per questo studio che ritengo affascinante e anche molto importante per la fede.
Croitoru Gadj
RISPOSTA
Pochi giorni fa ci è arrivato un libro che fa proprio al caso suo. Di Michele
Buonfiglio si intitola La Creazione nella Bibbia e nella
scienza. Questo libro esamina il primo capitolo della Genesi con testo ebraico a fronte e perciò le può essere molto utile. Dato che lei riporta anche verbi contenuti nei capp. 2 e 3, abbiamo chiesto gentilmente a Michele Buonfiglio di darle una breve risposta personale, che aggiungiamo subito sotto.
CONSIDERAZIONI SU ALCUNI VERBI EBRAICI USATI IN GENESI
di Michele Buonfiglio
Mosè ha descritto l’attività
creativa di Dio usando il verbo bārā, creare, “In principio creò (bārā)
Dio”. La Bibbia afferma che l’universo ebbe un inizio, il racconto della
Genesi afferma che “i cieli e la terra” furono creati in principio... Anche
la scienza oggi afferma che l’universo ebbe un inizio. La scienza oggi dice
con chiarezza che il cosmo ha avuto un principio e che risulta finito nelle sue
dimensioni spazio–temporali attuali. La Bibbia e la scienza parlano entrambe
di un momento in cui l’universo ebbe inizio. Quando fu creato l’universo? La
Bibbia non presenta alcuna data della creazione dell’universo… Se qualcuno
chiede: secondo la Bibbia quando fu creato l’universo? L’unica risposta che
può essere data è la seguente: In principio. La Bibbia non offre alcuna data
della creazione.
Che fece Dio in
principio? Dio creò. L’uso del verbo bārā’ è limitato. Esso è
usato nella Bibbia esclusivamente per indicare un’azione divina e in questo
caso esprime l’azione creativa di Dio (creazione dal nulla), che è
incomparabilmente diversa dall’azione di produzione degli uomini che possono
soltanto formare oggetti usando materiale preesistente ("La Creazione nella
Bibbia e nella scienza", di M. Buonfiglio, pp. 27,28).
Nel racconto del
primo capitolo troviamo anche il verbo ‘āśāh, fare, per
esempio: “e fece (‘āśāh) Dio…”.
Mentre il verbo
creare, (bārā) è un verbo usato per descrivere soltanto un’attività
di Dio, in quanto soltanto Dio può creare dal nulla, il verbo fare (‘āśāh)
è usato per descrivere sia un’opera fatta da Dio, sia quella fatta dall’uomo,
in quanto si riferisce a un’opera che richiede che il materiale usato
preesista. Un falegname fa un tavolo usando legno che già esisteva e così un
artista modella una statua usando marmo preesistente.
Così pure l’azione
di Dio nel fare (‘āśāh) i luminari presuppone l’esistenza dei
luminari che dovevano essere “modellati” o “ordinati”, e non creati. L’azione
di Dio si limita a “modellare”, a “ordinare”. In altre parole non si
tratta qui di una creazione dal nulla dei luminari, ma semplicemente di qualcosa
che modifica lo stato dei luminari.
Che fece, allora,
Dio? Fece sì che essi diventassero segni visibili “per le stagioni e per i
giorni e per gli anni”. A partire dal quarto giorno i luminari sono diventati
visibili e da allora segnalano all’uomo il trascorrere dei giorni (il sole)
dei mesi (la luna), degli anni (il sole); agli animali i tempi di riproduzione e
agli uccelli i tempi di migrazione. Essi inoltre aiutano i marinai a orientarsi
nella navigazione. (“La Creazione nella Bibbia e nella scienza”, pag. 54).
Per quanto riguarda
l’uomo, Mosè aggiunge ai verbi bārā (creare) e ‘āśāh,
(fare) anche il verbo yāsā’ (formare). Per esempio: e formò (yāsā’)
Adonai Dio l’uomo. Il verbo yāsā’ (formare) implica l’idea di
modellare secondo un modello predisposto da Dio. Un verbo diverso usato per la
creazione della donna è il verbo bānāh (costruire, elaborare). “E
fece (bānāh, costruì) Adonai Dio [con] la costola che aveva tolto all’uomo
la donna”. Con la costola di Adamo, Dio ha elaborato il materiale di base
(modificandolo in parte), in modo da fare la sua compagna, la donna. Ricordiamo
che l’uomo e la donna sono due personalità complete ma complementari. La
donna e l’uomo sono due esseri diversi che si completano e che amandosi
diventano “una stessa carne”.
Fernando De
Angelis
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