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La Creazione nella Bibbia e nella Scienza
Michele Buonfiglio
 

di Fernando De Angelis

 

Nell'affrontare l'argomento, l'autore imposta in modo originale il rapporto fra Bibbia e scienza. All'inizio presenta un esame approfondito del primo capitolo della Genesi, riportandone la traduzione letterale con testo ebraico a fronte; viene poi ripercorso il pensiero scientifico facendo venire alla luce considerazioni e fatti che in genere vengono esclusi dai libri in circolazione. Alcuni autori ricorrono al testo ebraico per dilatarne il significato e piegarlo alle mode del momento, ma non è questo il caso di Buonfiglio, che mostra rispetto sia per la Parola di Dio che per la scienza.
Alla fine del libro il lettore si ritrova ad avere due quadri distinti, uno riguardante ciò che dice la Bibbia e l'altro ciò che dice la scienza, tratteggiati con stile sobrio ed oggettivo e che, sorprendentemente, risultano molto più vicini di quanto si pensi. Per l'autore, insomma, il contrasto non è tanto fra Bibbia e scienza, ma fra quei teologi e quegli scienziati che vanno al di là di ciò che obiettivamente affermano le rispettive fonti (testo biblico e accertate prove scientifiche).

Scendendo più in dettaglio, riassumiamo alcuni punti salienti. In quest'analisi l'autore separa i primi due versetti della Bibbia dalla parte restante del cap. 1 e li riferisce alla creazione in generale, mentre la creazione specifica sulla terra si fa cominciare dal versetto 3 in poi. I sei giorni creativi sono intesi alla lettera, cioè come normali giorni di 24 ore (pp. 40, 41), ma si ritiene che la Bibbia non dica quando sia stato creato l'universo (sappiamo solo che fu "in principio", cioè che la materia non è eterna, ma anch'essa è stata creata a suo tempo da Dio, p. 27).

Riguardo all'antichità della creazione speciale sulla terra, c'è l'invito ad essere prudenti nell'uso della cronologia biblica (che parte dalla genealogia pre-diluviana di Genesi 5). Si riconosce però che le varie possibili interpretazioni, pur differendo fra loro, collocano la creazione di Adamo fra il 3500 ed il 7000 a.C. (p. 100). 

Considerando i sei giorni di 24 ore e collocando la creazione dei viventi a migliaia di anni fa, ne deriva di fatto l'impossibilità di conciliare il testo biblico con l'evoluzionismo (che richiede miliardi di anni, più che milioni). La conciliazione che il testo biblico consente, perciò, è solo con gli eventuali miliardi di anni delle galassie e delle rocce terrestri senza fossili.

Anche sulla questione della creazione di Sole, Luna e stelle nel quarto giorno (Genesi 1:14-19), l'autore prende una posizione chiara (pp. 53-55). Il verbo che viene usato nel versetto 16, nell'originale ebraico, non è "bara" (che si riferisce a qualcosa che solo Dio può fare, cioè ad una creazione dal nulla), ma "asah" (che si può riferire anche all'opera di un falegname e che implica la preesistenza di un materiale sul quale si agisce). Secondo Buonfiglio, perciò, il Sole esisteva già in precedenza e nel quarto giorno fu solo modellato, ordinato e reso visibile (vv. 15-18). 

Esaminando alcune affermazioni di scienziati che contrastano con la Bibbia, viene evidenziato come in genere non si tratti di vera scienza, ma di ipotesi basate su particolari presupposti ideologici; l'autore non getta però discredito sulla scienza, ma si appella ad altri qualificati ricercatori che su quegli argomenti hanno opinioni diverse, oppure riconoscono che si tratta di questioni ancora non dimostrate.

Sulla comparsa della vita e delle varie specie per evoluzione, per esempio, non ci sono dati scientifici che lo mostrino con evidenza. I fossili dei grandi gruppi di viventi, per esempio, compaiono tutti insieme ed improvvisamente nel Cambriano, mentre nelle precedenti rocce le tracce di vita sono assenti, o deboli e incerte. Anche il fatto che gli esseri viventi siano rimasti stabili nelle loro strutture è ben documentato dalla scienza, nonostante gli evoluzionisti continuino a credere e propagandare il contrario (p. 130).
Non potendo riassumere tutto questo l'interessante libro, ci fermiamo qui ed invitiamo ad esaminarlo direttamente anche perché Buonfiglio, essendo stato a lungo insegnante di Teologia e di Filosofia, sa rendere comprensibile anche ciò che è difficile; la lettura risulta così piacevole ed utile anche come panoramica del pensiero scientifico e filosofico. 
L'autore aveva affrontato più brevemente questi argomenti nel cap. IX di un precedente libro ("L'Iddio sconosciuto") ed una sintesi di quel capitolo può essere consultata sul sito www.creazionismo.org.

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Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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