L’autrice ha a lungo contrastato l’evoluzionismo, sia attraverso una rubrica che tuttora ha su Radio Maria, sia con il precedente libro
I sei giorni della creazione, la cui prima edizione risale al 1986. Questa nuova opera non è però un rifacimento della precedente, ma semmai un suo allargamento e approfondimento.
“Dalla scienza alla fede” vuol significare che ambedue le fonti negano l’evoluzionismo e spingono a credere che il mondo è frutto di una creazione. Nella prima parte ci sono numerose citazioni di studiosi noti e meno noti, ma molto pertinenti e efficaci. “Dalla scienza” si passa poi “alla fede”, riportando per esteso numerosi passi biblici (Antico e Nuovo Testamento) che fanno vedere la contraddizione di chi dice di credere nella Parola di Dio e poi accetta l’evoluzionismo. Viene fatto notare l’esempio di Gesù, che moltiplicava i pani e trasformava l’acqua in vino istantaneamente, dando una incontrovertibile testimonianza dell’immediatezza della creazione originaria, realizzatasi proprio per mezzo di Gesù (Giovanni 1:3; Colossesi 1:16).
L’opera si caratterizza per la fermezza e la passione con la quale argomenta, aggiungendo un tono evangelistico nella parte finale. È un libro che i “buongustai” antievoluzionisti metteranno volentieri nella loro biblioteca, ma adatto anche per raggiungere molti lettori che per la prima volta si introducono nella controversia evoluzione-creazione.
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