La storia umana è generalmente inquadrata in una cornice evoluzionista, che parte da un "uomo" semiscimmiesco ed arriva fino a quello attuale considerato più "evoluto" in tutti i sensi. Anche il racconto biblico della creazione viene inquadrato in questa cornice e la Genesi è considerata come un adattamento ebraico dei miti mesopotamici. Alfredo Terino, invece, attraverso ragionamenti sensati e documentati, mostra come la Bibbia sia tutt'altra cosa rispetto ai racconti mitologici, i quali non possono considerarsi "precursori" della Bibbia, rappresentandone semmai dei riflessi degenerati. La presentazione del libro e la sua recensione sono di Nicola Martella.
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