L'olfatto
è l'organo per cui noi percepiamo gli odori, sembra semplice
la percezione degli odori ma se si scava a fondo nell'esaminare i
meccanismi biochimici deputati alla percezione si vede subito la sua
complessità irriducibile. L'organo dell'olfatto è
situato nel pavimento superiore della cavità nasale ed è
composto da 10 milioni di cellule olfattive che sono cellule nervose
modificate di tipo bipolare. Il polo rivolto verso la cavità
nasale è rivestito da una miriade di estroflessioni chiamate
microvilli ,nella loro superficie esistono delle microcavità
rivestite da proteine di membrana, molto diverse le une dalle altre
perchè sono i recettori delle svariate sostanze odorose che
arrivano a loro contatto sciolte nel muco prodotto da speciali
cellule ghiandolari che sono presenti accanto alle cellule bipolari.
Si calcola che il 4% dei geni presenti nel DNA umano codificano per i
vari recettori dell'olfatto. Una volta che la sostanza odorosa si è
unita al suo ricettore specifico scatta una modificazione
conformazionale della proteina che a sua volta attiva una speciale
proteina G olf espressa solo dai neuroni olfattivi;
questa proteina è formata da 3 subunità, alfa, beta e
gamma; le subunità beta e gamma si staccano e la
subunià alfa unendosi al GTP attiva l'enzima adenilato ciclasi
che a sua volta trasforma il 5-AMP in amp ciclico; l'amp ciclico a
sua volta ha il potere di aprire speciali canali del calcio e del
sodio presenti nella membrana della cellula facendo entrare una
notevole quantità di calcio e sodio all'interna della cellula
cambiando il potenziale elettrico della cellula che da negativo
diventa positivo creando cosi un potenziale d'azione che si trasmette
all'altro polo della cellula da cui parte il filamento neuritico che
trasmette il potenziale d'azione trasferendolo alle cellule olfattive
dei neuroni cerebrali. Dopo questi fenomeni a cascata interviene un
altro enzima che si chiama fosfodiesterasi che ritrasforma l'amp
ciclico in 5'amp ripristinando cosi le condizioni iniziali di riposo.
Infatti in tutti i meccanismi vitali esistono sempre dei sistemi di
controllo che impediscono che l'effetto biochimico, si prolunghi in
modo indefinito. Come si può vedere da questa breve e
sintetica descrizione siamo di fronte ad una struttura altamente
integrata a complessità irriducibile, se manca un solo
componente la struttura non può funzionare. Non parliamo poi
del meccanismo della trasduzione dell'impulso olfattivo nel
potenziale elettrochimico e dell'interpretazione che i centri
cerebrali fanno di questo impulso nella percezione dell'odore. Tutto
questo induce a ritenere che il sistema nel suo complesso è
stato progettato…
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