La
puntata del 5 Ottobre si apre discutendo sulla questione
dell’evoluzione umana, nello specifico facendo
presente come neodarwinisticamente parlando si assiste a punti di
vista completamente discordi fra loro, da chi afferma che si sia
arrestata, chi stia ancora avvenendo, chi che abbia subito
rallentamenti etc etc… Nello specifico si inizia col
riferimento a dichiarazioni del
direttore de “Le Scienze” Cattaneo che
riprende le affermazioni secondo cui l’evoluzione umana
sarebbe finita di un noto giornalista scientifico Sir
David Attenborough, per
andare a scrivere un qualcosa che in futuro potrebbe garantirgli un
meritato asino
d’oro.
Prima
di concentrarsi sulle agghiaccianti parole di Cattaneo si può
considerare il punto di vista di altri neodarwinisti
sull’argomento. Ian
Tattersall -antropologo, New
Yorlk musseum of Natural History- sostenne che “il
processo dell’uomo è terminato e l’Homo sapiens è
ormai giunto al capolinea”; Stephen
Stearns ed il suo team di ricerca
-Yale University- hanno invece affermato che
l’evoluzione sta comunque andando avanti e che “immaginano
le donne del futuro più basse e robuste, caratteristiche che
assicurerebbero una maggior fertilità a vantaggio evolutivo”;
nel libro The
10,000 Year Explosion: How Civilization Accelerated Human
Evolution di Henry
Harpending eGregory Cochran-Università
dello Utah, circa il 7% dei geni umani sarebbero ancora
sottoposti a pressione evolutiva; John Hawks-University
of Wisconsin-, afferma che “Il futuro
dell’uomo sarà su altri pianeti, pertanto per adattarsi
ai nuovi mondi dovrà evolvere”;
Geoffrey
Miller -University
of New Mexico-invece che “l’evoluzione
umana è in evidente accelerazione spinta dalle sempre maggiori
possibilità di scelta del partner”. Appare
subito evidente che vi sia una sorta di confusione fra la selezione
(nel caso magari sessuale) e l’evoluzione proprio come
ricordato da Pennetta in questo articolo.
Articolo che straordinariamente vide apparire una replica ad esso su
Pikaia, replica di cui Pennetta parla qui .
Di fronte alle varie opinioni quindi spesso discordanti dei
neodarwinisti sulla faccenda anche Fratus scrisse a sua volta un
articolo su ’Antidarwin’.
Insomma
un tema dove si possono trovare vari pareri e molto
distanti fra loro, spesso che si contraddicono l’un con
l’altro. Pennetta in trasmissione spiega come non ci dovrebbe
essere da vedere una così marcata eccezionalità nelle
parole di Attenborough o di Tattersall quando da millenni,dai tempi
dei Sumeri, dei Babilonesi, Cinesi arcaici vediamo che l’uomo è
rimasto tale, ma soprattutto che che da circa 200.000 anni è
presente Homo sapiens e nessuno (ovviamente) ha mai detto che il
sapiens di oggi sia da ritenere una specie diversa da quello più
antico. Ma non è tutto infatti in verità come
abbiamo avuto modo di osservare anche Neanderthal, Erectus etc..
potevano essere raggruppati nella stessa specie visto che si
incrociarono dando prole fertile, tanto per dirne una.. Eppure
questa semplice constatazione è bastata a lasciare basiti i
sostenitori della teoria neodarwiniana. L’argomento non poteva
non suscitare anche la curiosità
del CICAP che ha trovato
nell’argomento un buon modo per festeggiare gli ultimi
Darwin-days. Il dott. M.Ferrari infatti
è categoricamente contrario al pensiero sopra espresso di
Pennetta, tanto che vede nel l’idea che l’uomo non
subisca più l’impatto dell’evoluzione e che quindi
la nostra specie, Homo sapiens, sia invariata da
migliaia di anni una mera leggenda urbana. E va addirittura, pur a
malincuore, a bacchettare S.J.Gould per
aver detto che “Negli ultimi 40.000 o 50.000 anni non c’è
stato cambiamento biologico negli esseri umani. Tutto ciò che
chiamiamo cultura e civiltà l’abbiamo costruito con lo
stesso corpo e lo stesso cervello”.
Come
lo fa? questa è la parte più
sorprendente, con un’affermazione perentoria sostiene che
“Unnumero molto elevato di mutazioni non può
che mettere a disposizione dell’evoluzione nuovi “tratti” che
possono essere sottoposti a selezione naturale.” Purtroppo
quindi anche il dottor Ferrari ricade in quell’errore che il
prof.Pennetta ha contestato a Pikaia, ossia il confondere
l’evoluzione con la selezione, o, comunque, anche se non è
tanto questo il caso, con l’adattamento microevolutivo o
la degenerazione
del genoma,tema ripreso anche su Cs
in questo
articolo . L’evoluzione,
ricorda Pennetta, non è solo speciazione, la neolingua
evoluzionista ha stabilito che si possa essere in
presenza di evoluzione anche senza produzione di nuove specie. Si
tratta di quella che comunemente si indica come “microevoluzione”,
cioè quella comparsa di levi cambiamenti che aumentano la
variabilità all’interno della specie senza che però
si sia minimamente in presenza di cambiamenti che preludono alla
comparsa di una nuova specie. E non esiste nessuna corroborazione
scientifica del fatto che “Un numero molto elevato
di mutazioni non può che mettere a disposizione
dell’evoluzione nuovi “tratti” anzi
fino al momento si sono riscontrati risultati opposti!
Sarà
chiaro a questo punto come il tema sia composito da una
moltitudine di dichiarazioni, osservazioni su studi etc.. molto
frastagliate e che arrivano (come nel caso dello Stearnslab
et al.) anche a gettare previsioni sul futuro della razza
umana. Su Cs, per esempio si trattò riguardo aquesto .
Ma non è che una goccia nel mare infatti ecco qui i
10 step (“possibili”) della futura evoluzione umana.
Ce
ne parla addirittura National
Geographic in cui cerca di
sintetizzare in 4 possibili scenari la possibile evoluzione o non
evoluzione umana. Inevitabile il riferimento a transumanesimo, a tal
proposito nella carrellata va ricordato lo studio condotto da
Rispolverando il vecchio Nietzche viene proposto un pensiero
direttamente dall’ISTITUTO dell’UMANITA’
FUTURA (Oxford University), di
cui si trova notizia su questo numero di Focus secondo
cui “grazie alla clonazione, alla cibernetica,
alla nanotecnologia, gli uomini del futuro saranno supersoldati,
superatleti e addirittura potenzialmente immortali potendo trasferire
struttura e mente in un computer in grado di vivere, alimentato, in
eterno..”
A
questo punto è possibile tornare al direttore Cattaneo,
partendo dalle sue parole che vengono ricordate in trasmissione
provocando uno shock a Fratus. Infatti si dice placidamente che “Ma
ci sono altri fenomeni che potrebbero favorire un’evoluzione
«al contrario»: per esempio molti di coloro che
frequentano università e dottorati ritardano la procreazione,
mentre i loro coetanei non laureati fanno figli prima. Qualcuno
sostiene dunque – con un’equazione un po’ ardita –
che se i genitori meno intelligenti facessero più figli,
allora l’intelligenza sarebbe diventata uno svantaggio
darwiniano, e la selezione naturale potrebbe sfavorirla. Ma in questo
caso, anche se contro di noi, la selezione continuerebbe implacabile
la sua azione.”
È
incredibile, Cattaneo si basa sul film Idiocracy .
Pennetta che aveva affrontato le dichiarazioni di Cattaneo in
questo articolo
su CS, dichiarazioni che oltre che non
essere minimamente scientifiche sono pericolosamente classiste se non
razziste. Come ricorda Fratus in trasmissione un conto è
l’intelligenza, un altro è la cultura,
esistono diversi tipi di intelligenza, logico-matematica, artistica,
musicale, corporeo- cinestesica, spaziale, linguistica,
interpersonale, intuitiva, sociale, economica etc etc.. Riguardo a
questo specifico argomento su CS
Pennetta ne aveva parlato a tal
proposito. Il QI, o IQ, valuta il quoziente intellettivo, non
l’intelligenza che è la facoltà di concepire,
capire, costruire un ragionamento, non la capacità di
restituire un sapere, per quello il QI degli immigrati
migliorava, raddoppiava anche a 5 anni dal’ingresso nel nuovo
paese, non era l’immigrato era il vecchio paese (quindi un
sistema ambiente più cultura) dell’immigrato che ne
aveva pregiudicato il QI.
Peraltro
questo indicatore fornisce per lo più stime dal basso per
diagnosticare problemi, deficit non per fare una sorta di
graduatoria.. l’intelligenza non è misurabile sia anche
solo perché combinazione di tutti quei tipi di intelligenza
ricordati sopra. Quindi ancora una volta si deve constatare come di
riflesso si possano riscontrare politiche neocoloniali, razziste,
maltusiane che si fanno scudo col neodarwinismo e la cosa è
così occulta, esoterica che spesso molte persone accettano
determinati fatti e si lasciano a determinate dichiarazione inconsci
di cosa stiano dicendo… Ma, come se non bastasse, l’articolo
su Repubblica (pur non citandone la fonte, quindi potrebbe essere
anche un ulteriore scivolone del dott.cattaneo) riporta una
considerazione secondo cui “Secondo un altro punto
di vista, infatti, l’evoluzione genetica continua, ma in
direzione opposta. La vita sedentaria, con l’indebolimento
dell’apparato scheletrico, per esempio, è uno dei
fattori che potrebbero renderci meno adatti alla sopravvivenza, in
senso darwiniano.” finendo pienamente in ambito
lamarckiano..
Eh
sì, perché in trasmissione si ricorda che c’è
molta disinformazione e confusione fra il pensiero di
Lamarck ed il neodarwinismo. Nondimeno molti dimenticano o ignorano
che Darwin sotto quel punto di vista, ricorda Pennetta, credeva nella
trasmissione dei caratteri acquisiti tramite pangenesi, uso e disuso.
La differenza fra il filosofo e il naturalista stava che se Lamarck
rispecchia una visione socialista per cui tutti gli individui della
specie crescono, avanzano verso il progresso evolutivo, Darwin
rispecchia la visione capitalistico-colonialista (razzista)
competitiva anglosassone del tempo in cui non tutti ma solo chi è
più avvantaggiato, chi è migliore prevale e l’altro
deve soccombere.
Come
accennato sopra riportando un pensiero espresso da studiosi
dell’Università di Oxford con visioni
transumanistiche si è fatto riferimento a Nietsche e
quindi alla sua idea di superuomo. Fra le altre cose visto che si è
visto un riferimento cinematografico con Idiocracy si può
ricordare anche “The
Time machine” in cui si vede
proiprio l’evoluzione umana che ha prodotto anche una sorta
disuper-uomini la
cui corteccia cerebrale occupa una ben maggiore porzione del corpo, e
che sono pure più forti fisicamente.. vabbeh, fantascienza a
parte,tornando a Nietzsche che viene un po’ posto come
l’archetipo di questi principi, Fratus in trasmissione ricorda
che non viene quasi mai ricordato come il filosofo fosse antitetico
in un certo qual modo alla visione darwiniana. È quindi
importante finire questa carrellata di pensieri sul tema
dell’evoluzione umana con il pensiero ideologico, atto a facili
propagandisti, di F. Nietzsche.” L’umanità non presenta
una evoluzione verso qualcosa di migliore o di più forte o di
più elevato nel modo in cui oggi questo viene creduto. Il
«progresso» è semplicemente un’idea moderna,
cioè un’idea falsa. L’europeo di oggi resta, nel
suo valore, profondamente al di sotto dell’europeo del
Rinascimento; la prosecuzione di uno sviluppo non è
assolutamente, per una qualsivoglia necessità, elevazione,
potenziamento, consolidamento. Le specie non crescono nella
perfezione: i deboli hanno continuamente la meglio sui forti –
ciò avviene perché essi sono in gran numero, sono anche
più accorti… Darwin ha dimenticato lo
spirito (- il che è inglese!-), i deboli hanno più
spirito… Si deve aver bisogno di spirito per riceverne, –
lo si perde quando non se ne ha più bisogno. Chi ha la forza
fa a meno dello spirito”.
Dunque,
anche se Darwin e Nietzsche hanno la stessa idea di uomo forte,
la differenza è che per il primo è migliore il tipo che
sopravvive, mentre per il secondo il tipo superiore non è
quello che ha la meglio, ma quello che è migliore, nel senso
che è più riuscito e che, a causa della coalizzazione
della volontà di potenza dei più deboli, che sono
sempre la maggioranza, rischia di perire più facilmente,
Nietzsche rimprovera così a Darwin di non essere capace di
stabilire un opportuno criterio di valore, se Darwin
afferma che i migliori sono quelli che si mantengono e si riproducono
di più, Nietzsche risponde che i migliori sono per definizione
i più minacciati, i più fragili e i meno fecondi. Da
qui le idee di interventi di eugenetica e trans umanesimo..ma questa
è un’altra storia.
Il
link dove ascoltare la trasmissione è il seguente:
https://www.dropbox.com/s/9wppy61kjodclwl/5%20ottobre_13.mp3
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