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FIOCCHI DI NEVE E CRISTALLI
Feedback di un lettore - 11/10/13 -
 


Un lettore ha posto una specifica domanda 


Può anche chiedere ai fisici in questione di spiegarmi allora come si fanno a formare spontaneamente in natura i fiocchi di neve e i cristalli? dato che sul vostro sito è riportato questo:

"La legge della termodinamica afferma che le condizioni naturali conducono sempre al disordine e alla perdita di informazione. La teoria evoluzionista, al contrario, è una fede antiscientifica perché è avanzata nella totale ignoranza di questa basilare e universale legge della fisica."

Mi chiedo allora quale prodigio ci sia dietro ai fiocchi di neve e ai cristalli naturali... anche quelli non sono compatibili con le leggi della termodinamica? eppure esistono. Allora sono sbagliate le leggi della termodinamica?

grazie


Ecco, la risposta del prof. Pier Maria Boria:




Il fiocco di neve, come qualunque altro cristallo, si forma per trasformazione di una fase liquida in una fase solida. Parlare di Entropia di un qualunque oggetto a se stante (in questo caso i cristalli) è privo di significato. Infatti la termodinamica si occupa delle trasformazioni e, quindi, delle variazioni di Entropia.

Nel caso dei cristalli si deve considerare che essi nascono dal raffreddamento di un liquido e, per ottenere tale raffreddamento, ci vogliono almeno due cose: oltre al liquido un refrigerante. Queste due cose, insieme, costituiscono un sistema chiuso atto a produrre cristalli.

Per considerare la variazione di Entropia del sistema chiuso (che è quella contemplata dalla Legge di Clausius) Ella potrebbe procedere come indicato nel contenuto nel seguente link:

 

http://antidarwin.files.wordpress.com/2010/12/aiso-entropia-21.pdf

 

Facendo i calcoli vedrà che la massa che si raffredda (per fissare le idee riferiamoci ad acqua inizialmente liquida alla temperatura tA1) a fine trasformazione vedrà diminuita la propria Entropia, mentre la massa che si riscalda (poniamo pure che si tratti di aria, necessariamente dovrà trattarsi di aria alla temperatura iniziale ta1 < tA1 ed anche adeguatamente minore della temperatura di congelamento dell’acqua a quella data pressione) aumenterà la propria entropia.

Ottenute le due variazioni di Entropia se ne fa la somma e si otterrà un valore positivo, come previsto da Clausius. Tale somma rappresenta la variazione di Entropia del sistema chiuso (contenente anche i cristalli che Le stanno a cuore).

Qualora le pungesse vaghezza di fare un’applicazione numerica, per toccare con mano il fenomeno, segua pari pari il metodo illustrato nel link (è un estratto dal Lato B del mio primo volume “Caro amico mio…”, capitolo “Teoria Termodinamica della Creazione (TTC)”, pag. 9): tale dispositivo (che ho chiamato Calorimetro di Clausius in onore al medesimo) al posto del cubetto di rame consideri una certa quantità d’acqua alla temperatura tA1 (come massa da raffreddare) ed al posto dell’acqua una massa d’aria atmosferica alla temperatura ta1 (come refrigerante che si riscalda). Facendo la somma delle due variazioni otterrà un valore positivo: l’entropia del sistema è aumentata e sono comparsi i cristalli).

E’ interessante osservare che, effettivamente, i cristalli si sono ottenuti provocando una diminuzione di entropia locale e, quindi, la definizione qualitativa di Helmoltz (“Entropia: indice del disordine”) è rispettata.

Senza dimenticare che la definizione quantitativa di Clausius è dS=dQ/T.

 

Per quanto riguarda la Teoria dell’Evoluzione, bisogna osservare che la succitata TTC implica la necessarietà della creazione (la conclusione cui essa giunge dice: “la Creazione è una necessità termodinamica”) e, di per se, non è contraria all’evoluzione (osservazione fatta a suo tempo anche dal Prof. Verolini, evoluzionista).

Tanto è che anche convinti creazionisti, stiracchiando un po’ di qua e un po’ di là, l’accettano con disinvoltura. Provi a parlarne con un qualunque cristiano, magari di fede cattolica (che è anche il mio caso), e vedrà che, salvo non ci azzecchi per pura fortuna (come si suol dire), le dirà che la teoria di Darwin e proseliti è accettabile, basta ammettere l’intervento iniziale da parte di Dio.

In realtà, come Ella può agevolmente verificare, la religione evoluzionista è dichiaratamente atea e di carattere fondamentalista assumendo atteggiamenti esattamente opposti a quelli scientifici, dal momento che la prima virtù della Scienza (quella con la esse maiuscola) è l’umiltà. “Dubitare delle teorie scientifiche è cosa scientifica” dice Pier Maria Confucio…

Va detto che, almeno i più intellettualmente onesti, pur non rinunciando ad un fondamentalismo sfrenato, riconoscono apertamente che la negazione di Dio è un postulato fondamentale del loro modo di pensare.

Purtroppo i cristiani di cui sopra seguono il Pensiero Unico senza rendersi conto della gravità di tale impostazione. Essi ricordano i bambini che seguono il Pifferaio di Hamelin… e non si scandalizzano quando a scuola si insegnano esclusivamente le bufale evoluzioniste reprimendo aspramente chiunque osi chiedere insegnamenti alternativi.

Il fatto è che l’evoluzione non è mai esistita e parecchi studiosi seri sono ricorsi a diverse argomentazioni, tutte valide nell’ambito delle proprie competenze, per dimostrare questo asserto (ad esempio veda il brillante “Intelligent Design” di William A. Dembsky, la “Trilogia delle Origini” del presidente Aiso, ing. Bertolini, “Confutare l’evoluzione” di Jonathan D. Sarfati).

Per quanto mi riguarda ho scritto un capitolo (che compare nel Lato A del già citato primo volume) dal titolo “L’evoluzione del nulla”. Può scaricarlo anche dal web (p. es. dal mio sito, o dal sito Aiso Origini o da Torrent) ed osservare che, applicando ragionamenti semplici semplici (in omaggio al rasoio di Occam), la cassazione della teoria dell’evoluzione è inevitabile.

Come ciliegina sulla torta consiglierei la visione (dell’enorme) volume “Atlante della Creazione” edito, con straordinaria ricchezza di mezzi, dal gruppo creazionista di Harun Yaya (presidente di un’associazione con sede in Turchia): fotografie stupende e commenti adeguati. Tale volume si può visionare in Aiso: vedere per credere…

Guardiamoci bene dai tuttologi: quando una persona dice “Sappiamo tutto” siamo al punto in cui la superbia ha preso il posto dell’umiltà ed è lontana dalla Verità! Sono tanti i misteri che ci circondano, tant’è vero che schiere di studiosi si dedicano alla ricerca scientifica scoprendo, ogni giorno, qualcosa di nuovo e certe teorie scientifiche vengono modificate, senza che alcuno si scandalizzi, in base ai risultati sperimentali di volta in volta ottenuti, in onore al detto (sempre di Pier Maria Confucio) “L’esperienza è la regina di ogni Scienza”.

Potrà notare che, in virtù della diseducazione imperante (dovuta a vari fattori tra cui il martellamento degli organi d’informazione mainstream, le trasmissioni pseudoscientifiche che mescolano verità e bugie, la mediamente bassa qualità dell’insegnamento, l’esempio dato dagli “apparenti”, cioè quelli che pur di apparire sono disposti a dire stupidaggini megagalattiche) soprattutto i giovani non sanno più dialogare centrando gli argomenti. E così centrano le persone, che è più comodo, dicendone peste e corna qualora sostengano tesi diverse dalle loro (queste spesso fumose se non inesistenti). La verifica di questa anomalia può servire come cartina di Tornasole per capire il livello culturale degli interlocutori e fino a che punto si accodino ai seguaci del Pensiero Unico.

Per quanto riguarda l’informazione, per ora, mi limito ad invitarLa alla lettura del capitolo “L’onda elettromagnetica, il foglio di carta e l’informazione” che si trova sul Lato A del mio terzo volume “Etere o non etere, questo è il problema”: fissate certe basi (ivi indicate) si può sviluppare un discorso attinente a quanto da Lei prospettato.

Caro amico mio: mala tempora currunt: ma noi resisteremo (almeno sperèm…).

 

Pier Maria Boria 



 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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