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I PERCHE' DELL'ANTIDARWINISMO
di E. Pennetta - 02/08/13 -
 



Nessuna teoria scientifica suscita confronti tanto numerosi e tanto accesi come la teoria darwiniana sull’evoluzione, ma bisogna tenere ben presente che non è l’evoluzione il fatto in discussione, bensì il “darwinismo”.

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E infatti chi vuole difendere il neodarwinismo senza confrontarsi sui fatti usa come prima arma la confusione tra il “fatto” dell’evoluzione, e una teoria che spiega quel fatto, la teoria neodarwiniana.

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Il darwinismo è stata ed è un’ideologia che si basa si una teoria scientifica, la teoria darwiniana nell’800 e quella neo-darwiniana in seguito. Questo collegamento è a sua volta responsabile da una parte della pseudo-scientificità dell’ideologia, e dall’altra della resistenza a qualunque tentativo di mettere in evidenza i limiti della teoria scientifica.

Il darwinismo in realtà non è altro che il nome camuffato dell’ideologia liberistico/capitalista/colonialista, nata in Inghilterra tra la fine del ’700 e l’800, un insieme di competizione sociale e razzismo nati con la prima rivoluzione industriale e il colonialismo dell’impero britannico che non doveva riconoscere alcuna autorità morale al di fuori di sé stessa, che doveva legittimare la competizione e la superiorità dei colonizzatori sui colonizzati.

La teoria di Darwin fu infatti subito sostenuta dagli ambienti della Royal Society che a sua volta rappresentava l’istituzione scientifica al servizio della corona inglese. Illuminante al riguardo è il fatto che la teoria che prese il nome di “darwinismo sociale” di H. Spencer, nacque in realtà prima del darwinismo scientifico e che solo successivamente ne derivò il nome, Spencer infatti intendeva spiegare la storia e la società in termini di evoluzione già da prima del 1859.

Ma ancor più importante è il fatto che la teoria dell’evoluzione per “selezione naturale” fu derivata sia nel caso di Darwin che in quello di Wallace, da quella dell’economista Thomas Malthus, divenendone di fatto la trasposizione naturalistica.

Da quel momento, se dunque la natura stessa funzionava con le leggi del liberismo/capitalismo/colonialismo, anche per la società quelle leggi dovevano essere inevitabili. Ecco dunque il motivo per cui la teoria diventava tanto importante per l’ideologia imperiale e capitalista inglese.

Ma qualunque ideologia non tollera concorrenti, un’ideologia diventa totalitarismo, ha la pretesa di spiegare ogni cosa, a allora chiunque altro si proponga come alternativa alla visione della realtà diventa un ostacolo, un avversario.

Fu questo che accadde nei confronti della Chiesa Cattolica, ed è per questo che ancora oggi è l’ideologia darwiniana a non voler accettare l’idea religiosa e non viceversa. Che l’evoluzione sia avvenuta secondo la ricostruzione darwiniana o diversamente dal punto di vista religioso non cambia nulla: neanche un evento casuale, come l’evoluzione neodarwiniana, potrebbe dimostrare che Dio non esiste.

Ma, a questo punto, si obietterà che non è vero, che fu la chiesa ad opporsi per prima alla teoria di Darwin, ad impegnarsi in una battaglia ideologica su una teoria scientifica. Ma la Chiesa Cattolica non prese mai posizione contro la teoria di Darwin e su questo punto è possibile verificare una testimonianza del 1880 che mostra invece l’appropriazione della teoria di Darwin da parte di una certa “Società Pitagorica“:


«La Scuola Italica, Reale edImperiale Società, instituita nelle primarie città Ausoniche nel mandatodi restaurare la mentalità primitiva patria, nomina Voi Illustre CarloDarwin Presidente onorario degli Anziani Pitagorici destinati aconservarla patrocinarla e propagarla… 1 novembre 1880».

Una società di “pitagorici”, di evidente connotazione massonica offre a Darwin un riconoscimento, ma non è per i suoi meriti scientifici, bensì perché il suo lavoro viene a supportare quello della “Società”, che consiste nel “restaurare la primitiva mentalità patria“, che era poi quella precristiana.

Ecco che dunque in Inghilterra e in Italia la teoria scientifica di Darwin viene sequestrata dalla politica per proporre un’ideologia che mascheri sotto il nome della scienza una ben precisa visione del mondo.

Ed eccoci dunque tornati alla considerazione da cui eravamo partiti: il darwinismo è una forma d’ideologia che usa la scienza per non essere messa in discussione.

Ecco perché la teoria di Darwin è diventata un “dogma” che viene difeso da qualunque critica.

L’ “antidarwinismo” è dunque una reazione all’ideologia darwinista, come l’antifascismo lo fu di quella Fascista e l’anticomunismo di quella comunista.

Un segno recente delle caratteristiche di ideologia del darwinismo è costituito dal rapporto dell’8 giugno 2007 del Consiglio d’Europa, col quale si sostiene che la “teoria dell’evoluzione” (termine col quale si indica in realtà il darwinismo, infatti l’evoluzione non è una teoria ma un fatto documentato dai fossili) è centrale per capire addirittura “l’Universo” e la vita sulla Terra:

The theory of evolution is being attacked by religious fundamentalists who call for creationist theories to be taught in European schools alongside or even in place of it. From a scientific view point there is absolutely no doubt that evolution is a central theory for our understanding of the Universe and of life on Earth.

Ma il Consiglio d’Europa si spinge molto oltre, fino a dichiarare che la negazione del darwinismo (attribuita inequivocabilmente al “creazionismo”, come se non esistessero critiche scientifiche) rappresenterebbe addirittura una minaccia per le democrazie e per i diritti umani:

1.       The Parliamentary Assembly is worried about the possible ill-effects of the spread of creationist theories within our education systems and about the consequences for our democracies. If we are not careful, creationism could become a threat to human rights, which are a key concern of the Council of Europe.

Se quanto esposto precedentemente non fosse stato sufficiente, ecco la dimostrazione finale del fatto che il darwinismo è un’ideologia: come potrebbe infatti il contrasto ad una teoria scientifica costituire una minaccia per uno stato?

Si tratta dell’ultima ideologia, quella sopravvissuta proprio perché si è nascosta sotto le vesti di una teoria scientifica.

L’antidarwinismo ha dunque due obiettivi:

1- Contrastare l’ultima ideologia

2- Liberare il dibattito sull’evoluzione da chi l’ha sequestrato da oltre 150 anni e restituirlo alla scienza.




 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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