Nessuna
teoria scientifica suscita confronti tanto numerosi e tanto accesi
come la teoria darwiniana sull’evoluzione, ma bisogna tenere
ben presente che non è l’evoluzione il fatto in
discussione, bensì il “darwinismo”.
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E
infatti chi vuole difendere il neodarwinismo senza confrontarsi sui
fatti usa come prima arma la confusione tra il “fatto”
dell’evoluzione, e una teoria che spiega quel fatto, la teoria
neodarwiniana.
.
Il
darwinismo è stata ed è un’ideologia che si basa
si una teoria scientifica, la teoria darwiniana nell’800
e quella neo-darwiniana in seguito. Questo collegamento è a
sua volta responsabile da una parte della pseudo-scientificità
dell’ideologia, e dall’altra della resistenza a qualunque
tentativo di mettere in evidenza i limiti della teoria scientifica.
Il
darwinismo in realtà non è altro che il nome
camuffato dell’ideologia
liberistico/capitalista/colonialista, nata in
Inghilterra tra la fine del ’700 e l’800, un insieme di
competizione sociale e razzismo nati con la prima rivoluzione
industriale e il colonialismo dell’impero britannico che non
doveva riconoscere alcuna autorità morale al di fuori di sé
stessa, che doveva legittimare la competizione e la superiorità
dei colonizzatori sui colonizzati.
La
teoria di Darwin fu infatti subito sostenuta dagli
ambienti della Royal Society che a sua
volta rappresentava l’istituzione scientifica al servizio della
corona inglese. Illuminante al riguardo è il fatto che la
teoria che prese il nome di “darwinismo sociale”
di H. Spencer, nacque in realtà prima
del darwinismo scientifico e che solo successivamente ne derivò
il nome, Spencer infatti intendeva spiegare la storia e la società
in termini di evoluzione già da prima del 1859.
Ma
ancor più importante è il fatto che la
teoria dell’evoluzione per “selezione naturale”
fu derivata sia nel caso di Darwin che in
quello di Wallace, da quella
dell’economista Thomas Malthus,
divenendone di fatto la trasposizione naturalistica.
Da
quel momento, se dunque la natura stessa funzionava con le leggi del
liberismo/capitalismo/colonialismo, anche per la
società quelle leggi dovevano essere inevitabili. Ecco dunque
il motivo per cui la teoria diventava tanto importante per
l’ideologia imperiale e capitalista inglese.
Ma
qualunque ideologia non tollera concorrenti, un’ideologia
diventa totalitarismo, ha la pretesa di spiegare ogni cosa, a allora
chiunque altro si proponga come alternativa alla visione della realtà
diventa un ostacolo, un avversario.
Fu
questo che accadde nei confronti della Chiesa Cattolica, ed
è per questo che ancora oggi è l’ideologia
darwiniana a non voler accettare l’idea religiosa e non
viceversa. Che l’evoluzione sia avvenuta secondo la
ricostruzione darwiniana o diversamente dal punto di vista religioso
non cambia nulla: neanche un evento casuale, come l’evoluzione
neodarwiniana, potrebbe dimostrare che Dio non esiste.
Ma,
a questo punto, si obietterà che non è vero,
che fu la chiesa ad opporsi per prima alla teoria di Darwin, ad
impegnarsi in una battaglia ideologica su una teoria scientifica. Ma
la Chiesa Cattolica non prese mai posizione contro la teoria di
Darwin e su questo punto è possibile verificare una
testimonianza del 1880 che mostra invece
l’appropriazione della teoria di Darwin da parte di una certa
“Società Pitagorica“:
«La
Scuola Italica, Reale edImperiale Società, instituita
nelle primarie città Ausoniche nel mandatodi
restaurare la mentalità primitiva patria, nomina Voi
Illustre CarloDarwin Presidente onorario degli Anziani
Pitagorici destinati aconservarla patrocinarla e
propagarla… 1 novembre 1880».
Una
società di “pitagorici”, di evidente
connotazione massonica offre a Darwin un riconoscimento, ma non è
per i suoi meriti scientifici, bensì perché il suo
lavoro viene a supportare quello della “Società”,
che consiste nel “restaurare la primitiva mentalità
patria“, che era poi quella precristiana.
Ecco
che dunque in Inghilterra e in Italia la teoria scientifica di Darwin
viene sequestrata dalla politica per proporre
un’ideologia che mascheri sotto il nome della scienza una ben
precisa visione del mondo.
Ed
eccoci dunque tornati alla considerazione da cui eravamo partiti: il
darwinismo è una forma d’ideologia che usa la scienza
per non essere messa in discussione.
Ecco
perché la teoria di Darwin è diventata un “dogma”
che viene difeso da qualunque critica.
L’
“antidarwinismo” è dunque una reazione
all’ideologia darwinista, come l’antifascismo lo fu di
quella Fascista e l’anticomunismo di quella comunista.
Un
segno recente delle caratteristiche di ideologia del darwinismo è
costituito dal rapporto dell’8 giugno
2007 del Consiglio d’Europa,
col quale si sostiene che la “teoria dell’evoluzione”
(termine col quale si indica in realtà il darwinismo, infatti
l’evoluzione non è una teoria ma un fatto documentato
dai fossili) è centrale per capire addirittura “l’Universo”
e la vita sulla Terra:
The
theory of evolution is being attacked by religious fundamentalists
who call for creationist theories to be taught in European schools
alongside or even in place of it. From a scientific view point there
is absolutely no doubt that evolution is a central theory for
our understanding of the Universe and of life on Earth.
Ma
il Consiglio d’Europa si spinge molto oltre, fino
a dichiarare che la negazione del darwinismo (attribuita
inequivocabilmente al “creazionismo”, come se non
esistessero critiche scientifiche) rappresenterebbe addirittura una
minaccia per le democrazie e per i diritti umani:
1.
The Parliamentary Assembly is worried about the possible ill-effects
of the spread of creationist theories within our education systems
and about the consequences for our democracies. If we are
not careful, creationism could become a threat to human
rights, which are a key concern of the Council of Europe.
Se
quanto esposto precedentemente non fosse stato sufficiente, ecco
la dimostrazione finale del fatto che il darwinismo è
un’ideologia: come potrebbe infatti il contrasto ad una teoria
scientifica costituire una minaccia per uno stato?
Si
tratta dell’ultima ideologia, quella sopravvissuta proprio
perché si è nascosta sotto le vesti di una teoria
scientifica.
L’antidarwinismo
ha dunque due obiettivi:
1-
Contrastare l’ultima ideologia
2-
Liberare il dibattito sull’evoluzione da chi l’ha
sequestrato da oltre 150 anni e restituirlo alla scienza.
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