Cosa dicono i programmi scolastici? Come
insegnare l’evoluzione?
16 Febbraio 2013, ad Orvieto
(http://www.enzopennetta.it/2013/02/scienza-e-pseudoscienza-a-scuola-si-parla-del-darwinismo/
) si parla dell’insegnamento delle scienze (“La
scienza ancora negata”, ”Come non insegnare
l’evoluzione”, ”Il fascino indiscreto della
pseudoscienza”), una lodevole iniziativa alla quale
non potendo partecipare il prof. Enzo Pennetta ed il
dott. Fabrizio Fratus danno il loro
speciale contributo dall’emittente radiofonica Radio
Globe One.
Fratus inizia introducendo alcune mail che
lettori di Antidarwin (http://antidarwin.wordpress.com/
) gli hanno inviato per porgergli alcune questioni. Uno
studente liceale, M., di Albano Terme
(Padova), trovandosi con un libro di testo ed un professore
di scienze naturali che insegnano alcune cose (nello specifico faceva
riferimento alla teoria della ricapitolazione di Haeckel
(http://it.wikipedia.org/wiki/Ernst_Haeckel)
e trovandole contraddette sia su Antidarwin che su
CS, si domanda dove stia il vero.
A., studente liceale di Avellino,
fa presente che nella sua scuola, quando si parla di Darwin, viene
presentato che la teoria sia un fatto, certa, qualcosa su cui non si
possono sollevare obiezioni in quanto provata in toto
scientificamente. E poi F. con cui Fratus spiega di avere
corrispondenza da diverso tempo interessato all’argomento e a
diversi correlati e che vorrebbe poter capire perché il libro
ed il professore illustrino cose sbagliate. Pennetta pone subito
l’attenzione sul fatto che, contrariamente a quanto pensava il
prof. Pievani nella sua lettera (“Colgo l’occasione
per chiedere a tutti i lettori di Pikaia e di altri siti scientifici
di mandarci segnalazioni su come si insegnano le scienze
naturali, e in particolare l’evoluzione, nelle scuole
private paritarie di questo paese. Gli Istituti confessionali,
se riconosciuti dallo Stato italiano, sono tenuti a rispettare i
programmi ministeriali.”-T.P-) sono arrivate
segnalazioni anche dalla parte opposta (cioè, non
sappiamo se ne siano arrivate anche da chi denuncia su cose false,
non scientifiche insegnate contro l’ipotesi
neodarwinista, qualora esistano casi del genere, e se esistono
sarebbe buona cosa renderli publici).
Ora Haeckel, di cui G.Tarditi di Pikaia
scrive a suo dire “come di un caro amico” un
testo di cui vengono proposti alcuni capitoli
(http://www.pikaia.eu/easyne2/Archivi/Pikaia/ALL/0000/181A.pdf
), fornì quella che, sempre a dire di Pikaia, ed è vero
sarebbe stata “la ”prova dell’evoluzione. Il
sito Origini.info dell’A.I.S.O. propone a riguardo
della teoria di Haeckel un video
(http://www.youtube.com/watch?v=cUcH5Fm7y2o
). In cui fra le varie cose viene detto che una frettolosa
congettura degli scienziati neodarwinisti, partendo dalla
constatazione che negli embrioni umani verso la nona settimana dello
sviluppo, prossimi quindi a diventare feti, comparivano delle
formazioni anatomiche che richiamavano in modo suggestivo le fessure
branchiali dei pesci. Queste non sono però “reminescenze
evolutive” ma delle invaginazioni da cui si
svilupperanno la mandibola, la paratiroide, il timo e parte del
condotto uditivo.
Questa e le altre considerazioni presenti nel video
si possono leggere sul sito dell’AISO a questo indirizzo
(http://www.origini.info/articolo.asp?id=499
). Argomento quello di Haeckel e della correzione dei libri di testo
sul fatto di riportarlo come verità scientifica si era già
espresso in questo articolo
(http://www.enzopennetta.it/2011/11/cassano-vs-haeckel/
)ed in questo
(http://www.enzopennetta.it/2012/09/darwinismo-arruolato-anche-topolino/
)mostrando anche la differenza fra lo schema ottenuto in modo
“truffaldino” da Haeckel attraverso rappresentazione
‘artistica’
(http://www.flickr.com/photos/90303254@N02/8548873376/in/photostream
) ed il modello reale ‘a clessidra’…Tema su cui
anche Alessandro Giuliani, primo ricercatore
dell’ISS, ed autore anche di diversi articoli
della sezione “La tavola Alta” di CS si è così
espresso:
“Bèh la
cosa più inquietante e che ancora si debba parlare di quattro
disegnetti (non importa se veri o falsi a questo punto) dopo così
tanto tempo, con lo sviluppo impetuoso dei metodi computerizzati di
immagine
(http://www.flickr.com/photos/90303254@N02/8547784745/in/photostream;
http://www.flickr.com/photos/90303254@N02/8547784677/in/photostream)
ancora
discuto su quattro disegnetti? Capisco fossero degli inediti
Caravaggeschi che dimostrassero infondata la diceria che Caravaggio
non facesse disegni prepratori e neanche tracciasse i contorni sulla
tela, ma quattro disegni di un naturalista di cento anni fa, e ci
scrivono pure su Nature..’che sensazione di leggera follia..’
cantava Lucio Battisti tanti anni fa e il motivo mi ritorna in
mente…”
Ma Haeckel non è certo l’unica
cosa che dovrebbe essere rivista sui libri di testo e
nell’insegnamento in generale circa l’evoluzione.
Certo che trovate mediatiche come la recente del pollosauro
di Jack Horner
(http://www.enzopennetta.it/2012/05/arriva-il-pollosauro/
) non giovano alla causa, specie se da diversi siti ,che sono presi
come autorità in campo evoluzionistico non denunciano la cosa
ma anzi pubblicizzano queste trovate.. Infatti Pennetta in
trasmissione riporta un pensiero di Massimo Piattelli
Palmarini secondo cui la vittoria del darwinismo avviene per
motivi extrascientifici, attraverso meccanismi di comunicazione, non
sul piano della dimostrazione scientifica, creando una
cappa di conformismo culturale difficile da penetrare. Sui libri
scolastici invece Pennetta aveva tempo addietro dedicato un articolo
(http://www.enzopennetta.it/2011/10/asino-doro-2-i-testi-scolastici/
), dove, ancora una volta, viene mostrato il glissare, in modo
peraltro abbastanza inappropriato, in quanto poi crea confusione, su
quello che è “l’elefante nella stanza”,
ovvero sul fatto che non si può andare oltre i confini
della popolazione iniziale se non si introduce un cambiamento, una
mutazione che porti un nuovo carattere. Non sapendo cosa verrà
detto circa il come non insegnare l’evoluzione,Pennetta aveva
però a suo tempo proposto un decalogo di cose che sarebbe bene
sapere e venissero insegnate circa il darwinismo ed il neodarwinismo:
(http://www.enzopennetta.it/2012/02/caro-augias-facciamo-tornare-darwin/).
Quindi Pennetta consiglia agli studenti che
vogliano approfondire l’argomento evoluzione e neodarwinismo
intanto di cercare di prendere tutto quanto il professore e il /i
libro/i di testo gli forniscono, sperando che offrano nel modo
migliore possibile la teoria per quello che è con tutti i suoi
punti base, ovvero fornire quello che è il paradigma,
la versione base in tutti i punti ,questo sicuramente già
sarebbe molto.
Poi, cosa che può essere utile in
tutte le materie e in tutti gli argomenti di una materia,
ossia proporre le obiezioni e sondare la consistenza delle
affermazioni che si hanno in risposta, con rispetto per il docente e
con modi consoni ad un’aula scolastica. Fare delle domande su
quello che viene spiegato, al momento della spiegazione e/o su quello
che viene dato da studiare sui libri di testo, e poi andare a sondare
un po’ per conto proprio la consistenza delle risposte.
Sicuramente, Pennetta lo fa presente, esiste ancora una difficoltà
oggettiva nell’avere fonti chiare sull’argomento, e
trovare persone informate e disponibili ,competenti disposte a
interloquire a rispondere. Di sicuro Pennetta si sente di dire che su
CS potranno, probabilmente in tempi rapidi, trovare qualcuno che gli
dia risposte e che gli sappia indicare riferimenti bibliografici
(diversi che vengono suggeriti dal sito AISO e Antidarwin), e quindi
consiglia quando e se volessero a scrivere tranquillamente i loro
dubbi e domande.
Di volta in volta prima della trasmissione
del sabato su RadioglobeOne, forse è una cosa che non
viene tanto pubblicizzata, ma è possibile inviare dubbi,
domande, temi sia al prof.Penentta che al dott. Fratus tramite i
contatti che si trovano su Antidarwin e su Critica scientifica sia
scrivendoli direttamente in un commento sempre in questi siti.
E’ importante notare, come viene
spiegato in trasmissione che non vi è nessuna delegittimazione
del professore, non è che questo sia ignorante o
chissà che cosa, quando fa una lezione, non è l’autore
di scoperte, ricerche etc.che sta riportando nella maniera più
corretta possibile e con le modalità e metodi che
ritiene più opportune, riporta ciò che ha ricevuto,
cosa che avviene anche negli altri campi e negli altri argomenti
trattati dallo stesso professore. Quello su cui si pone l’attenzione
è che esiste un campo, abbastanza delimitato,
circoscritto,falsato da una visione ideologica, fatto di cui spesso
l’insegnante è completamente inconsapevole.
Trovare un insegnante antidarwinista,
antievoluzionista etc..è un’eccezione, una
rarità, Pennetta tranquillizza Pievani spiegando che per sua
esperienza nelle scuole cattoliche paritarie gli insegnanti di
scienze naturali sono più “realisti del re”,
neanche il prof.di religione insegna il creazionismo o vi fa
riferimento. E comunque non è certo che tutti gli studenti che
‘escano ‘ da un corso con un professore antidarwinista
diventino tali. Le conclusioni sulla cosa non sono mai
oggetto di interrogazione o della spiegazione, che si basano sugli
aspetti generali della teoria, al limite la discussione è
qualcosa di extra, a parte.. Certo per esempio fa sapere che non si
può sorvolare sul fatto che la selezione non aggiunga, che non
porti nuova informazione etc.. insomma quelli che sono fatti. Non
viene infatti praticamente mai detto che senza la mutazione la
selezione non serve.
Fra l’altro in una recente peer review
(http://www.enzopennetta.it/2013/02/effetto-ramanujan-lesigenza-di-un-nuovo-approccio-al-problema-dellevoluzione-umana/)
della categoria ‘filosofia della scienza’ che fra le
varie cose mostra anche che una mutazione per essere selezionata
come positiva o è incredibilmente rara oppure è
troppo piccola perché la selezione possa operare. Riguardo
l’insegnamento dell’evoluzione viene fatto anche
riferimento ad un manuale, di spessore universitario,
(http://www.enzopennetta.it/2013/02/evoluzione-un-trattato-critico/)
scritto da 2 biologi tedeschi (Reinhard Junker e Siegfried
Scherer, con la collaborazione di dodici esperti di varie
discipline, dalla paleontologia alla chimica, dall’informatica
alla botanica e all’antropologia) dal titolo
significativo: Evoluzione. Un trattato critico.
Certezza dei fatti e diversità delle
interpretazioni, recensito su AISO
(http://www.origini.info/articolo.asp?id=166)
sia su
progettocosmo (http://progettocosmo.altervista.org/index.php?option=content&task=view&id=125
). Ciò che lo rende
unico, è che la discussione è aperta a interpretazioni
filosofiche che non si limitano ad una visione ristretta all’ateismo
metodologico, visione che è alla base di tutti i manuali
scolastici, dalla scuola elementare all’università. Gli
autori dimostrano, ove ve ne fosse bisogno, la loro massima apertura
alle scoperte della scienza, sempre attenti, però, a non
confondere i dati empirici con le interpretazioni dettate spesso da
preconcetti o visioni ideologiche. Vengono così mostrati i
fatti per quello che sono, in modo preciso e poi vengono
fornite a parte le varie interpretazioni che possono essere quelle
neodarwiniste, creazioniste, dell’ID.. esponendo le posizioni
in maniera assolutamente paritaria, però separandole da quelli
che sono i dati empirici scientifici dimostrati.
Libro vagliato da una dott.ssa neodarwnista
che lo ha reputato un ottimo manuale Di questa
impressione non sono però in quel dell’Università
di Milano dove si trova
(http://users.unimi.it/vertpal/italiano/libri_no.html
) una pagina in cui si fa riferimento al libro come da non
leggere né da comprare (che poi già uno non si sa per
cosa dovrebbe comprarsi un libro se non per leggerlo.. forse chi l’ha
scritto compra libri per riempirsi una libreria una biblioteca e far
credere a chi la guarda che li abbia letti.. o forse c’è
chi ha l’hobby di collezionare libri (oltre alle stampe antiche
anche moderni..). Pagina però che presenta il libro in maniera
molto scorretta. Viene detto che il libro non è stato letto se
non a stralci saltando un po’ a caso di pagine in pagine
soffermando sui per esempio su una frase a pag.291 che
va ad estrapolare come fosse una conclusione. Un atteggiamento che
nuoce al libero pensiero, al dibattito ed alla scienza.
La registrazione della trasmissione è
disponibile al seguente link:
https://www.dropbox.com/s/krsdtbsb7t0v9od/16_02_13.mp3
Le altre puntate di Radio Globe One sono
disponibili nell’archivio:
http://www.enzopennetta.it/radio-globe-one-archivio-con-tutte-le-puntate-audio-e-recensioni/
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