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PROVE STORICHE DELL'EVOLUZIONE: DATATE E SUPERATE
Feedback da Marco - 22/03/13 -
 



Domanda posta da un lettore di AISO

Salve, innanzitutto parto col dire che il vostro sito è davvero fantastico, io sono un cristiano e dunque credo nel creazionismo :) ci mancherebbe altro! Però da poco mi sono imbattuto con un ateo-agnostico che mi ha mandato questo link (link eliminato da procedura) come prova della teoria evoluzionistica, come dovrei rispondere?

Marco

Risponde AISO

Prove storiche dell’evoluzione: prove datate e superate

Testimonianze fossili

Il sito a cui lei fa riferimento dichiara: “I paleontologi sono in grado di stabilire l’età dei fossili e, quindi, di ricostruire la successione cronologica ed evolutiva delle specie i cui resti sono attualmente presenti nelle rocce. Per alcuni gruppi di animali i reperti fossili sono tanto abbondanti e ben distribuiti nel tempo, da formare delle serie complete che consentono di ricostruire in modo dettagliato le tappe del loro intero processo evolutivo.” Che questo sia un’esagerata pretesa giornalistica è dire poco, perché per primo la datazione richiede un’interpretazione dei risultati ed i metodi sono tutt’altro che affidabili in termini assoluti, e secondo, dove sono i reperti fossili tanto abbondanti da formare una serie completa del loro processo evolutivo? Il sito cita l’Ichtyostega come classica prova della derivazione dei anfibi dai rettili. Anche nel mondo evoluzionista Ichtyostega è stato ormai superato dal Tiktalik Roseae come forma di transizione per eccellenza fra pesce e tetrapode.



Questa serie evolutiva perde acqua da tutte le parti:

  1. L’evoluzione pesce in tetrapode in 20 Ma è troppo breve nella scala evolutiva.




  1. La sequenza è più vecchia del pesce celacanto (360 Ma).

  2. La colonna vertebrale di Panderichthys è poco conosciuta e non è indicata.

  3. Acanthostega & Ichthyostega sono contemporanei.

  1. N

    on si vede una chiara progressione nell’arto1.





Anche il neo-arrivato Tiktaalik ha avuto una vita molto breve. Orme bene preservate trovate in pietra di sabbia (Cava Zachelmie, Montagne Croce Santa, Polonia) nel 2010 sono state datate a 397 Ma, cioè 18 Ma più vecchie di Tiktaalik!

Come cita il ricercatore: “Ci costringono a rivalutare radicalmente la tempistica, l’ecologia e l’ambiente della transizione pesce-tetrapode, incluso la completezza della storia dei fossili.”2

Dove sono tutte queste serie evolutive complete? Se alcuni evoluzionisti onesti non osano neanche citare delle singole forme di transizione a sostegno di queste serie evolutive ,come può uno citare delle serie complete? Il Dott. Colin Patterson, Senior Paleontologo, Museo Britannico di Storia Naturale ha scritto il libro “Evolution”. Fu chiesto perché non avesse incluso informazioni sulle forme intermedie: “Concordo pienamente con i Suoi commenti riguardo la mancanza di illustrazioni chiare di forme di transizione nel mio libro. Se fossi stato a conoscenza di una qualsiasi forma, fossile o vivente, li avrei sicuramente inclusi… Lo dico apertamente - non esiste alcun fossile per il quale uno possa difendere la posizione in maniera inattaccabile.”3

Il sito evoluzionista di riferimento cita l’atro unico esempio di forma di transizione, Archaeopteryx. Quando Feduccia, il noto esperto mondiale sull’evoluzione degli uccelli, dichiara “I paleontologi hanno cercato di trasformare l’Archaeopteryx in un dinosauro terrestre pennuto. Ma esso non lo è. È un uccello che si posa sugli alberi. Nessuna chiacchiera paleontologica può cambiare i fatti.”4 cosa altro posso aggiungere?



Omologie

Il sito di riferimento dichiara “Se si osserva l’arto anteriore di pesci, degli anfibi, dei rettili, degli uccelli e dei mammiferi, si può notare come questo sia in tutti i casi costituito dagli stessi pezzi, più o meno sviluppati: …Questo tipo di somiglianza viene chiamato omologia. La spiegazione risulta molto semplice: i vertebrati discenderebbero tutti da un antenato comune dal quale avrebbero ereditato le suddette strutture.” In superficie può sembrare una dichiarazione sensata, ma la realtà è tutt’altra per le troppe eccezioni. Gli evoluzionisti hanno cercato di spiegare i molti esempi che sono eccezioni, definendo quelli che sono simili per discendenza da un antenato comune, omologia, mentre quelli che sono simili solo per funzione, vengono chiamate analoghe. Gli arti anteriori dell'uomo, delle balene, degli uccelli e dei cavalli sarebbero omologhe, mentre le ali degli uccelli e degli insetti sarebbero analoghe. Però la struttura dello scheletro dell'ala di un uccello sarebbe omologa a quella di un pipistrello, per discendenza da un antenato rettilio comune, ma sarebbero contemporaneamente analoghe per la modifica di funzione per il volo (piume per l’uccello e membrana di pelle per il pipistrello). Così quando una similitudine di disegno sostiene l'evoluzione diventa un'omologia e viene accettata come una prova dell'evoluzione, mentre quando non sostiene l'evoluzione le stesse similitudini diventano analoghe e in questo modo continuano a sostenere l’evoluzione. Una teoria che permette ed accetta tutto non va preso sul serio.

L'esistenza di strutture analoghe viene spiegato con un'evoluzione convergente attraverso un'evoluzione indipendente di strutture simili grazie a pressione ambientali simili. Tuttavia, ancora una volta ci sono delle serie obiezioni alla proposta evoluzionista. L'embriologia ha dimostrato un importante problema per organi o strutture identiche o molto simili in differenti animali che non si sono sviluppate dalla stessa struttura o gruppo di cellule embrionali. Non è insolito trovare strutture fondamentali come il tratto digestivo (tubo digerente) che si forma da tessuti embrionici differenti in diversi animali. Per esempio negli squali questo si forma dal tetto della cavità digestiva embrionica. Nelle rane si forma dal tetto ed il fondo, invece in uccelli e rettili dalla parte inferiore del disco embrionico o il blastoderma. Anche il classico esempio del arte anteriore vertebrato (a cui si riferisce Darwin e che viene citato in centinaia di libri di testo come prova dell'evoluzione) ora si è dimostrato errato come esempio di omologia. Questo perché lo sviluppo degli arti anteriori in parti del corpo differenti in specie diverse, ma con struttura simile, non può essere spiegata dall'evoluzione. Gli arti anteriori di un tritone si sviluppano dai segmenti del torso da 2 a 5, in una lucertola da 6 a 9, e nell'uomo i segmenti si sviluppano da 13 a 18.5 Il Dr. Michael Denton ha concluso che questa prova dimostra che gli arti anteriori non si sono sviluppati omologamente.



Organi rudimentali

Per la prossima dichiarazione confutata: “La presenza di organi rudimentali o vestigiali è un’ulteriore conferma dell’evoluzione. Questi organi sono rappresentati da strutture che non hanno alcuna funzione ed appaiono come assolutamente accessori; … Anche l’ uomo conserva alcuni organi vestigiali. L’appendice dell’intestino, ad esempio, che funzionava nei nostri lontani antenati come parte essenziale dell’apparato digerente, oggi non ha funzioni particolari.”

Nel 1890 la lista di organi vestigiali dell'uomo arrivava a 180 organi considerati ridondanti perché non si conosceva la loro funzione. Sarebbero stati organi che nei nostri antenati animali avevano una funzione, ma che, con il passare del tempo, e l’evoluzione, hanno perso la loro funzione e anche le loro dimensioni si sono ridotte. Man mano che la conoscenza dell'anatomia e della fisiologia ha fatto dei progressi è stato anche scoperto che alcuni di questi organi vestigiali avevano ancora una funzione!

Nel 1999 è stato scoperto una funzione anche per l'ultimo organo considerato vestigiale, che si pensava privo di funzione e del tutto inutile. Dal 1999, quindi, anche per la scienza non esistono più strutture vestigiali e quell’elenco di 180 organi si è ridotto a ZERO dato che tutti quegli organi hanno una loro ben definita funzione. Per citare solo alcuni dei presunti organi vestigiali e le loro funzioni chiave ci sono l'appendice (parte del sistema immunitaria e critica soprattutto nei primi stadi di sviluppo dei bambini che è strategicamente collocata all'entrata dell'ileo), le tonsille (una simile funzione all'entrata alla faringe), la ghiandola pineale (secerne melatonina, un ormone che regola il ritmo circadiano ed ha altre funzione), il timo (parte del sistema immunitario legato alle cellule-T che vengano attaccate e neutralizzate dal HIV, diventando quasi sempre fatale).

Un'altro colpo mortale per l'evoluzione che in questo modo perde un’altra icona dell'evoluzione. Molti siti come quello a cui si riferisce il nostro lettore sono ormai arcaici e datati, anche nel mondo evoluzionista. Vediamo, così, che ogni parte, ogni organo del meraviglioso corpo umano ha una funzione ben precisa, testimonianza di un favoloso disegno intelligente!



Prove embriologiche

Questa prossima dichiarazione è davvero datata: “Anche lo studio dell'embriologia può fornire interessanti indicazioni e permette di stabilire l’origine di organismi diversi a partire da antenati comuni. Se si considerano gli stadi dello sviluppo embrionale dei vertebrati, ci si accorge che essi procedono seguendo un modello unico, a tal punto che se si confrontano tra loro embrioni non molto avanzati di un pesce, di un anfibio, di un rettile e di alcuni mammiferi, compreso l’ uomo, ci si accorge che sono sorprendentemente simili tra loro e un embrione precoce di anfibio è difficilmente distinguibile da un embrione precoce di mammifero.”

L

’insistente riferimento agli embrioni di Haeckel dovrebbe portare ogni evoluzionista all’imbarazzo per la sua natura anti-scientifica al massimo.

Wilhelm His, professore di anatomia dell’Università di Leipzig, ha riconosciuto nel 1874 che questi disegni erano una la frode. Nel 1980 il rinomato Stephen Gould dichiara “La teoria della ricapitolazione è defunta.”6 E più recentemente nel 1997 “Questo è uno dei peggiori casi di frode scientifica.”7 Che vergogna che questa frode scientifica viene ancora citata in ogni libro di testo scolastico dalle media fino ad addirittura livello universitario.




Ecco le reali fotografie:8



Somiglianze nelle proteine

Il sito di riferimento suggerisce che “Alcune proteine sono presenti in tutti gli organismi viventi … Queste osservazioni confermano l’idea che un moscerino, una farfalla, un cane e un tulipano siano tutti imparentati tra loro seppure con gradi differenti di parentela.” Una dichiarazione molto ampia ma troppo vaga, senza alcun specifico a sostegno. Cioè esseri viventi con un simile fenotipo avranno una più elevata somiglianza fra di loro anche a livello delle proteine e del DNA rispetto ad esseri con un fenotipo molto diverso. E’ sempre molto pericoloso citare delle somiglianze in isolamento a tutte le altre considerazione. Per esempio il DNA di un cavallo è più simile a quello di un pipistrello che della mucca!9 Il lisosoma umano è più simile a quello del pollo che quello di un scimpanzé! Il cromosoma-Y dell’uomo è sorprendentemente diverso da quello del scimpanzé nonostante la “parentela molto stretta”: “Il rapporto tra il cromosoma Y dell’uomo e quello dello scimpanzé è stato ridotto in briciole”.10



Non dovrebbe essere difficile pensare che un progettista abbia usato strutture simili per diverse creature che vivono nello stesso ambiente. Questo però non implica che siano necessariamente parenti di diverso grado!



Prove biogeografiche

Grazie ad esempi come l’ornitorinco e i marsupiali possiamo mettere a tacere subito la dichiarazione che troviamo sul sito di riferimento dove la biogeografia viene citato come l’evidenza dell’evoluzione, perché le stesse specie non si trovano in aree geografiche con condizioni climatiche simili. “Se la distribuzione geografica delle specie non fosse in qualche modo determinata dall’evoluzione dovremmo aspettarci di trovare una determinata specie ovunque essa possa adattarsi e sopravvivere.” Il marsupio sarebbe il frutto dell’evoluzione nell’area isolata dell’Australia. Come mai allora sono stati trovati fossili di ornitorinco e marsupiali su ogni continente?

Gli evoluzionisti considerano che l'ornitorinco, insieme al suo compagno monotreme l'echidna, si siano evoluti in isolamento quando la Gondwana si è divisa a formare il continente d'Australia circa 225 milioni di anni fa.11 Questo concetto dell'evoluzione in casi d'isolamento risulta da l'ipotesi di Darwin che avrebbe studiato l'ornitorinco durante il suo viaggio sulla nave Beagle. Comunque, la scoperta nei primi degli anni 90 di 3 denti di ornitorinco in Sud America da parte del paleontologo australiano Dott. Michael Archer ha ribaltato quell'ipotesi perché sono quasi identici a denti fossili d'ornitorinco trovati in Australia.12 Una volta si pensava che pure i marsupiali fossero esclusivi dell'Australia, ma anche i loro fossili sono stati trovati su ogni continente. L'ornitorinco adulto non ha i denti, ma la scoperta di fossili d'ornitorinco in Australia conferma che i loro antenati avessero denti molto particolari. Vediamo qui l'espressione di un tratto tipico che è quello della perdita di informazione genetica, proprio il contrario di quanto richiesto dall'ipotesi dell'evoluzione che necessita della creazione di nuove informazioni genetiche. Il paleontologo evoluzionista Dott. Archer si è espresso dicendo che l'ornitorinco odierno è una forma degenerata del suo antenato, il quale era più grande e più robusto.13





1Wise, K.P., The origin of life’s major groups; in: Moreland, J.P. (Ed.), The Creation Hypothesis: Scientific Evidence for an Intelligent Designer, InterVarsity Press, Downers Grove, pp. 211–234, 1994; esp. p. 227., Ichthyostega spp., Devonian Times, 11 April 2006.

2Niedzwiedzki, G., Szrek, P., Narkiewicz, K., Narkiewicz, M and Ahlberg, P., Tetrapod trackways from the early Middle Devonian period of Poland, Nature 463(7227):43–48, 2010.

3L.Sunderland, Darwin’s Enigma, Master Books, Arkansas, USA, pp. 101–102, 1998.

4Alan Feduccia, evoluzionista, è un’autorità mondiale sugli uccelli dell’Università della North Carolina di Chapel Hill. Citato in V.Morell, Archaeopteryx: Early bird catches a can of worms, Science 259(5096):764-765, 5 February 1993.

5de Beer, S.G., Homology, An Unsolved Problem, Oxford University Press, London, p. 13, 1971.

6Stephen J. Gould, Natural History, 89:144, Aprile 1980.

7M. Richardson, The Times (London), p. 14, 11 Agosto 1997.

8M.K. Richardson et al., ‘There is no highly conserved embryonic stage in the vertebrates: implications for current theories of evolution and development’, Anatomy and Embryology, 196(2):91–106, 1997, © Springer-Verlag GmbH & Co., Tiergartenstrasse, 69121 Heidelberg, Germany.

9Proceedings of the National Academy of Sciences, DOI: 10.1073/pnas.0603797103

10Buchen, L., The fickle Y chromosome, Nature 463(7278):149, 14 January 2010.

11Moyal, A., Platypus, Allen and Unwin, New South Wales, Australia, p. 192, 2001.

12Creation 15(3):8, 1993; Creation 14(1):13, 1991.

13The Weekend Australian, 23–24 January 1993 p. 10.

 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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