Domanda
posta da un lettore di AISO
Salve,
innanzitutto parto col dire che il vostro sito è davvero
fantastico, io sono un cristiano e dunque credo nel creazionismo :)
ci mancherebbe altro! Però da poco mi sono imbattuto con un
ateo-agnostico che mi ha mandato questo link (link eliminato da
procedura) come prova della teoria evoluzionistica, come dovrei
rispondere?
Marco
Risponde
AISO
Prove
storiche dell’evoluzione: prove datate e superate
Testimonianze
fossili
Il sito
a cui lei fa riferimento dichiara: “I paleontologi sono in
grado di stabilire l’età dei fossili e, quindi, di
ricostruire la successione cronologica ed evolutiva delle specie i
cui resti sono attualmente presenti nelle rocce. Per alcuni gruppi di
animali i reperti fossili sono tanto abbondanti e ben distribuiti nel
tempo, da formare delle serie complete che consentono di ricostruire
in modo dettagliato le tappe del loro intero processo evolutivo.”
Che questo sia un’esagerata pretesa giornalistica è dire
poco, perché per primo la datazione richiede
un’interpretazione dei risultati ed i metodi sono tutt’altro
che affidabili in termini assoluti, e secondo, dove sono i reperti
fossili tanto abbondanti da formare una serie completa del loro
processo evolutivo? Il sito cita l’Ichtyostega come
classica prova della derivazione dei anfibi dai rettili. Anche nel
mondo evoluzionista Ichtyostega è stato ormai superato
dal Tiktalik Roseae come forma di transizione per eccellenza
fra pesce e tetrapode.
Questa
serie evolutiva perde acqua da tutte le parti:
L’evoluzione
pesce in tetrapode in 20 Ma è troppo breve nella scala
evolutiva.
La
sequenza è più vecchia del pesce celacanto (360 Ma).
La
colonna vertebrale di Panderichthys è poco conosciuta
e non è indicata.
Acanthostega
& Ichthyostega sono contemporanei.
N
on
si vede una chiara progressione nell’arto1.
Anche
il neo-arrivato Tiktaalik ha avuto una vita molto breve. Orme
bene preservate trovate in pietra di sabbia (Cava Zachelmie, Montagne
Croce Santa, Polonia) nel 2010 sono state datate a 397 Ma, cioè
18 Ma più vecchie di Tiktaalik!
Come
cita il ricercatore: “Ci costringono a rivalutare radicalmente
la tempistica, l’ecologia e l’ambiente della transizione
pesce-tetrapode, incluso la completezza della storia dei fossili.”2
Dove
sono tutte queste serie evolutive complete? Se alcuni evoluzionisti
onesti non osano neanche citare delle singole forme di transizione a
sostegno di queste serie evolutive ,come può uno citare delle
serie complete? Il Dott. Colin Patterson, Senior Paleontologo, Museo
Britannico di Storia Naturale ha scritto il libro “Evolution”.
Fu chiesto perché non avesse incluso informazioni sulle forme
intermedie: “Concordo pienamente con i Suoi commenti riguardo
la mancanza di illustrazioni chiare di forme di transizione nel mio
libro. Se fossi stato a conoscenza di una qualsiasi forma, fossile o
vivente, li avrei sicuramente inclusi… Lo dico apertamente -
non esiste alcun fossile per il quale uno possa difendere la
posizione in maniera inattaccabile.”3
Il
sito evoluzionista di riferimento cita l’atro unico esempio di
forma di transizione, Archaeopteryx. Quando Feduccia, il noto
esperto mondiale sull’evoluzione degli uccelli, dichiara “I
paleontologi hanno cercato di trasformare l’Archaeopteryx in un
dinosauro terrestre pennuto. Ma esso non lo è. È un
uccello che si posa sugli alberi. Nessuna chiacchiera paleontologica
può cambiare i fatti.”4
cosa altro posso aggiungere?
Omologie
Il sito
di riferimento dichiara “Se si osserva l’arto anteriore
di pesci, degli anfibi, dei rettili, degli uccelli e dei mammiferi,
si può notare come questo sia in tutti i casi costituito dagli
stessi pezzi, più o meno sviluppati: …Questo tipo di
somiglianza viene chiamato omologia. La spiegazione risulta molto
semplice: i vertebrati discenderebbero tutti da un antenato comune
dal quale avrebbero ereditato le suddette strutture.” In
superficie può sembrare una dichiarazione sensata, ma la
realtà è tutt’altra per le troppe eccezioni. Gli
evoluzionisti hanno cercato di spiegare i molti esempi che sono
eccezioni, definendo quelli che sono simili per discendenza da un
antenato comune, omologia, mentre quelli che sono simili solo per
funzione, vengono chiamate analoghe. Gli arti anteriori dell'uomo,
delle balene, degli uccelli e dei cavalli sarebbero omologhe, mentre
le ali degli uccelli e degli insetti sarebbero analoghe. Però
la struttura dello scheletro dell'ala di un uccello sarebbe omologa a
quella di un pipistrello, per discendenza da un antenato rettilio
comune, ma sarebbero contemporaneamente analoghe per la modifica di
funzione per il volo (piume per l’uccello e membrana di pelle
per il pipistrello). Così quando una similitudine di disegno
sostiene l'evoluzione diventa un'omologia e viene accettata come una
prova dell'evoluzione, mentre quando non sostiene l'evoluzione le
stesse similitudini diventano analoghe e in questo modo continuano a
sostenere l’evoluzione. Una teoria che permette ed accetta
tutto non va preso sul serio.
L'esistenza
di strutture analoghe viene spiegato con un'evoluzione convergente
attraverso un'evoluzione indipendente di strutture simili grazie a
pressione ambientali simili. Tuttavia, ancora una volta ci sono delle
serie obiezioni alla proposta evoluzionista. L'embriologia ha
dimostrato un importante problema per organi o strutture identiche o
molto simili in differenti animali che non si sono sviluppate dalla
stessa struttura o gruppo di cellule embrionali. Non è
insolito trovare strutture fondamentali come il tratto digestivo
(tubo digerente) che si forma da tessuti embrionici differenti in
diversi animali. Per esempio negli squali questo si forma dal tetto
della cavità digestiva embrionica. Nelle rane si forma dal
tetto ed il fondo, invece in uccelli e rettili dalla parte inferiore
del disco embrionico o il blastoderma. Anche il classico esempio del
arte anteriore vertebrato (a cui si riferisce Darwin e che viene
citato in centinaia di libri di testo come prova dell'evoluzione) ora
si è dimostrato errato come esempio di omologia. Questo perché
lo sviluppo degli arti anteriori in parti del corpo differenti in
specie diverse, ma con struttura simile, non può essere
spiegata dall'evoluzione. Gli arti anteriori di un tritone si
sviluppano dai segmenti del torso da 2 a 5, in una lucertola da 6 a
9, e nell'uomo i segmenti si sviluppano da 13 a 18.5
Il Dr. Michael Denton ha concluso che questa prova
dimostra che gli arti anteriori non si sono sviluppati omologamente.
Organi
rudimentali
Per la
prossima dichiarazione confutata: “La presenza di organi
rudimentali o vestigiali è un’ulteriore conferma
dell’evoluzione. Questi organi sono rappresentati da strutture
che non hanno alcuna funzione ed appaiono come assolutamente
accessori; … Anche l’ uomo conserva alcuni organi
vestigiali. L’appendice dell’intestino, ad esempio, che
funzionava nei nostri lontani antenati come parte essenziale
dell’apparato digerente, oggi non ha funzioni particolari.”
Nel
1890 la lista di organi vestigiali dell'uomo arrivava a 180 organi
considerati ridondanti perché non si conosceva la loro
funzione. Sarebbero stati organi che nei nostri antenati animali
avevano una funzione, ma che, con il passare del tempo, e
l’evoluzione, hanno perso la loro funzione e anche le loro
dimensioni si sono ridotte. Man mano che la conoscenza dell'anatomia
e della fisiologia ha fatto dei progressi è stato anche
scoperto che alcuni di questi organi vestigiali avevano ancora una
funzione!
Nel
1999 è stato scoperto una funzione anche per l'ultimo organo
considerato vestigiale, che si pensava privo di funzione e del tutto
inutile. Dal 1999, quindi, anche per la scienza non esistono più
strutture vestigiali e quell’elenco di 180 organi si è
ridotto a ZERO dato che tutti quegli organi hanno una loro ben
definita funzione. Per citare solo alcuni dei presunti organi
vestigiali e le loro funzioni chiave ci sono l'appendice (parte del
sistema immunitaria e critica soprattutto nei primi stadi di sviluppo
dei bambini che è strategicamente collocata all'entrata
dell'ileo), le tonsille (una simile funzione all'entrata alla
faringe), la ghiandola pineale (secerne melatonina, un ormone che
regola il ritmo circadiano ed ha altre funzione), il timo (parte del
sistema immunitario legato alle cellule-T che vengano attaccate e
neutralizzate dal HIV, diventando quasi sempre fatale).
Un'altro
colpo mortale per l'evoluzione che in questo modo perde un’altra
icona dell'evoluzione. Molti siti come quello a cui si riferisce il
nostro lettore sono ormai arcaici e datati, anche nel mondo
evoluzionista. Vediamo, così, che ogni parte, ogni organo del
meraviglioso corpo umano ha una funzione ben precisa, testimonianza
di un favoloso disegno intelligente!
Prove
embriologiche
Questa
prossima dichiarazione è davvero datata: “Anche lo
studio dell'embriologia può fornire interessanti indicazioni e
permette di stabilire l’origine di organismi diversi a partire
da antenati comuni. Se si considerano gli stadi dello sviluppo
embrionale dei vertebrati, ci si accorge che essi procedono seguendo
un modello unico, a tal punto che se si confrontano tra loro embrioni
non molto avanzati di un pesce, di un anfibio, di un rettile e di
alcuni mammiferi, compreso l’ uomo, ci si accorge che sono
sorprendentemente simili tra loro e un embrione precoce di anfibio è
difficilmente distinguibile da un embrione precoce di mammifero.”
L
’insistente
riferimento agli embrioni di Haeckel dovrebbe portare ogni
evoluzionista all’imbarazzo per la sua natura anti-scientifica
al massimo.
Wilhelm
His, professore di anatomia dell’Università di Leipzig,
ha riconosciuto nel 1874 che questi disegni erano una la frode. Nel
1980 il rinomato Stephen Gould dichiara “La teoria della
ricapitolazione è defunta.”6
E più recentemente nel 1997 “Questo è
uno dei peggiori casi di frode scientifica.”7
Che vergogna che questa frode scientifica viene
ancora citata in ogni libro di testo scolastico dalle media fino ad
addirittura livello universitario.
Ecco
le reali fotografie:8
Somiglianze
nelle proteine
Il
sito di riferimento suggerisce che “Alcune proteine sono
presenti in tutti gli organismi viventi … Queste osservazioni
confermano l’idea che un moscerino, una farfalla, un cane e un
tulipano siano tutti imparentati tra loro seppure con gradi
differenti di parentela.” Una dichiarazione molto ampia ma
troppo vaga, senza alcun specifico a sostegno. Cioè esseri
viventi con un simile fenotipo avranno una più elevata
somiglianza fra di loro anche a livello delle proteine e del DNA
rispetto ad esseri con un fenotipo molto diverso. E’ sempre
molto pericoloso citare delle somiglianze in isolamento a tutte le
altre considerazione. Per esempio il DNA di un cavallo è più
simile a quello di un pipistrello che della mucca!9
Il lisosoma umano è più simile a
quello del pollo che quello di un scimpanzé! Il cromosoma-Y
dell’uomo è sorprendentemente diverso da quello del
scimpanzé nonostante la “parentela molto stretta”:
“Il rapporto tra il cromosoma Y dell’uomo e quello dello
scimpanzé è stato ridotto in briciole”.10
Non
dovrebbe essere difficile pensare che un progettista abbia usato
strutture simili per diverse creature che vivono nello stesso
ambiente. Questo però non implica che siano necessariamente
parenti di diverso grado!
Prove
biogeografiche
Grazie
ad esempi come l’ornitorinco e i marsupiali possiamo mettere a
tacere subito la dichiarazione che troviamo sul sito di riferimento
dove la biogeografia viene citato come l’evidenza
dell’evoluzione, perché le stesse specie non si trovano
in aree geografiche con condizioni climatiche simili. “Se la
distribuzione geografica delle specie non fosse in qualche modo
determinata dall’evoluzione dovremmo aspettarci di trovare una
determinata specie ovunque essa possa adattarsi e sopravvivere.”
Il marsupio sarebbe il frutto dell’evoluzione nell’area
isolata dell’Australia. Come mai allora sono stati trovati
fossili di ornitorinco e marsupiali su ogni continente?
Gli
evoluzionisti considerano che l'ornitorinco, insieme al suo compagno
monotreme l'echidna, si siano evoluti in isolamento quando la
Gondwana si è divisa a formare il continente d'Australia circa
225 milioni di anni fa.11
Questo concetto dell'evoluzione in casi
d'isolamento risulta da l'ipotesi di Darwin che avrebbe studiato
l'ornitorinco durante il suo viaggio sulla nave Beagle. Comunque, la
scoperta nei primi degli anni 90 di 3 denti di ornitorinco in Sud
America da parte del paleontologo australiano Dott. Michael Archer ha
ribaltato quell'ipotesi perché sono quasi identici a denti
fossili d'ornitorinco trovati in Australia.12
Una volta si pensava che pure i marsupiali fossero
esclusivi dell'Australia, ma anche i loro fossili sono stati trovati
su ogni continente. L'ornitorinco adulto non ha i denti, ma la
scoperta di fossili d'ornitorinco in Australia conferma che i loro
antenati avessero denti molto particolari. Vediamo qui l'espressione
di un tratto tipico che è quello della perdita di informazione
genetica, proprio il contrario di quanto richiesto dall'ipotesi
dell'evoluzione che necessita della creazione di nuove informazioni
genetiche. Il paleontologo evoluzionista Dott. Archer si è
espresso dicendo che l'ornitorinco odierno è una forma
degenerata del suo antenato, il quale era più grande e più
robusto.13
1Wise,
K.P., The origin of life’s major groups; in: Moreland, J.P.
(Ed.), The Creation Hypothesis: Scientific Evidence for an
Intelligent Designer, InterVarsity Press, Downers Grove, pp.
211–234, 1994; esp. p. 227., Ichthyostega spp., Devonian
Times, 11 April 2006.
2Niedzwiedzki,
G., Szrek, P., Narkiewicz, K., Narkiewicz, M and Ahlberg, P.,
Tetrapod trackways from the early Middle Devonian period of Poland,
Nature 463(7227):43–48, 2010.
3L.Sunderland,
Darwin’s Enigma, Master Books, Arkansas, USA, pp. 101–102,
1998.
4Alan
Feduccia, evoluzionista, è un’autorità mondiale
sugli uccelli dell’Università della North Carolina di
Chapel Hill. Citato in V.Morell, Archaeopteryx: Early
bird catches a can of worms, Science 259(5096):764-765, 5
February 1993.
5de
Beer, S.G., Homology, An Unsolved Problem, Oxford University Press,
London, p. 13, 1971.
6Stephen
J. Gould, Natural History, 89:144, Aprile 1980.
7M.
Richardson, The Times (London), p. 14, 11 Agosto 1997.
8M.K.
Richardson et al., ‘There is no highly conserved embryonic
stage in the vertebrates: implications for current theories of
evolution and development’, Anatomy and Embryology,
196(2):91–106, 1997, © Springer-Verlag GmbH & Co.,
Tiergartenstrasse, 69121 Heidelberg, Germany.
9Proceedings
of the National Academy of Sciences, DOI: 10.1073/pnas.0603797103
10Buchen,
L., The fickle Y chromosome, Nature 463(7278):149, 14 January
2010.
11Moyal,
A., Platypus, Allen and Unwin, New South Wales, Australia, p. 192,
2001.
12Creation
15(3):8, 1993; Creation 14(1):13, 1991.
13The
Weekend Australian, 23–24 January 1993 p. 10.
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