È in po’ strano quello che in questi ultimi
anni sta avvenendo, l’obiettivo della scuola positivista nata
dal celebre sociologo Auguste Comte si è praticamente
realizzato. In occidente la maggioranza delle persone fa riferimento
alla scienza come VERITA’ abbandonando sempre più
facilmente ogni conoscenza che non sia “certificata”
dalla scienza. E’ così che si è sviluppata una
deriva deterministica e utopica in perfetta linea con la società
moderna. Il razionalismo ha preso il sopravvento e tutto sembra
essere compreso solo sotto forma di materialismo. Tutto questo grazie
alla scienza.
Nulla ci sarebbe da dire se fosse realmente così, ma
al contrario, quanto descritto sopra, si è realizzato a causa
di un uso interpretativo della scienza e spesso, molto spesso, sono
interpretazioni sbagliate e contraddittorie. Nel caso specifico della
teoria di Darwin, di cui ci occupiamo su questo blog, è
evidente come vi è un tentativo di manipolazione dei dati
effettivi che si riscontrano grazie alla ricerca. In realtà,
quello che si risulta dalle ricerche sulle fonti primarie,
contraddice quasi sempre, per non dire sempre, ciò che ai più
viene fatto credere. Torna forte e prepotente la famosa frase di un
vero grande scienziato, Louis Pasteur, che spiegò:
«Poca scienza può allontanare da Dio, ma
molta scienza avvicina a Lui»
Sembra proprio che abbia ragione e che la scienza, quella vera,
neghi ogni visione deterministica della vita. Se ne è accorto
anche il famoso darwinista americano D.C.DENNETT che nel suo
libro "L'idea pericolosa di Darwin" spiega che
l’ipotesi neodarwinista non è in grado di spiegare
l’origine della specie.
La scienza è una materia utilissima per la conoscenza di
ciò che possiamo osservare ma deve restare sempre e solo nel
suo ambito e soprattutto non deve essere manipolata da chi ha
interessi che nulla hanno a che vedere con la ricerca scientifica.
Fabrizio Fratus.
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