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MA COSA CENTRA DARWIN?
di A-. Bartelloni - 01/03/13 -
 
 

 

 

 

 

 

Tipo: Libro
Autore: Robert C. Newman & John L. Wiester
Lingua: Italiano
Casa Editrice: Alfa & Omega e AISO
Link Internet: 
Numero pagine: 153

Un dialogo amichevole sull'evoluzione

Per la scheda del libro clicca qui

L’editore Alfa & Omega di Caltanissetta e l’AISO, Associazione Italiana per lo Studio delle Origini di Milano si stanno dedicando da molti anni a fare chiarezza sulle teorie evoluzioniste con la stampa  di testi che affrontano il tema in modo chiaramente  critico, ma con  argomenti logici e scientifici assai convincenti. Al ricco catalogo sul dibattito evoluzionista, consultabile sul sito www.alfaomega.org, si è aggiunta in questi giorni una nuova pubblicazione  Ma che c’entra Darwin?  un dialogo amichevole sull’evoluzione di Robert C. Newman & John L. Wiester con Janet & Jonathan Moneymaker – (revisione di Stefano Bertolini), pp.158, €12,50. Il libro è una novità editoriale perché gli argomenti sono trattati quasi interamente a ‘fumetti’ integrati da note esplicative e richiami ai principi logici per discutere le varie problematiche. I disegni sono molto piacevoli e calzanti come i due principali protagonisti, il prof. Tuttodire, sostenitore del darwinismo e la professoressa Facciodomande, che propone prove a favore della progettazione intelligente della natura. A questi si aggiungono i famosi investigatori Holmes e Watson simpaticissimi nel risolvere ‘il mistero dei fossili mancanti’, un episodio  esilarante e insieme  istruttivo. “…E’ un errore enorme – ammonisce Holmes ad un certo punto -  formulare ipotesi prima di conoscere i fatti, altrimenti si inizia a distorcere i fatti per farli rientrare nelle ipotesi invece di cambiare le ipotesi per combaciare con i fatti”. L’impostazione di metodo è  logica fin dall’inizio del dibattito. Infatti la professoressa Facciodomande molto opportunamente  chiede che prima di tutto ci sia una definizione e un accordo  sul significato del termini che saranno utilizzati. In proposito ci sia consentito fare un’appunto sull’uso del termine ‘microevoluzione’: questo, seppur assimilato nella spiegazione a variazione, richiama un evoluzionismo temperato non rispondente ai fatti.

Nelle pagine successive  la professoressa Facciodomande  usa il termine variazione che è  più appropriato e non è ideologicamente fuorviante. Ma a parte questo piccolo rilievo critico, il testo merita ampia diffusione anche per l’approccio simpatico e veramente  rispettoso. Si presta bene alle discussioni scolastiche che avrebbero l’opportunità cosi di affrontare temi controversi con educazione e logica. Forse per qualcuno potrebbe essere occasione di un cammino nuovo verso la Verità e la libertà.

Per sottolineare l’importanza delle ‘chiavi di logica’ può essere utile ricordare queste parole del  Card. Giuseppe Siri: «Tutte queste ossa (nelle quali il grande naturalista Cuvier non volle mai riconoscere dei dati favorevoli all'evoluzionismo), supposto che con esse e con oneste illazioni si possa arrivare a costruire lo scheletro di un vertebrato di poco dissimile dall'"homo sapiens", dimostreranno che nella scala degli esseri esiste un numero di più, ma non è affatto dimostrato che, essendoci un A, A sia diventato B. Che si deve dimostrare è il passaggio, nessuna grande rassomiglianza autorizza ad affermare la trasformazione. Qui si tratta di logica. Qui abbiamo l'altro grande punto critico dell'evoluzionismo, che ha fondato la sua dimostrazione sedicente scientifica proprio su questo salto di natura illogica. La logica va applicata egualmente in tutte le scienze in modo che un non qualificato in una determinata scienza, non può aprire bocca nelle affermazioni che la riguardano, ma può accorgersi, se è istruito in logica, quando una determinata premessa è o non è in grado di generare quella conseguenza o conclusione. La prima regola di qualunque ragionamento resta sempre: "Latius hos quam praemissae conclusio non vult". (cit. in Cristianità, Anno XI, n.95, 1983).

Andrea Bartelloni

 




 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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