Darwin Day, parliamone un po’!
Di Leonetto
Cosa
c’entrano Gesù di Nazareth e il ricordo della Shoah con
Charles Darwin?
Lo
scopriamo in questa nuova puntata con il dott. Fabrizio Fratus e il
prof.Enzo Pennetta.
Questa volta infatti, essendo periodo, si parla del, o
sarebbe meglio dire dei Darwin days. Evento, o quindi meglio
serie di eventi che di anno in anno è accompagnato da sempre
crescenti celebrazioni e quindi su Radio Globe One non viene
lasciata scappare l’occasione per parlarne un po’. I
Darwin days sono una manifestazione che, nel campo della scienza, non
ha eguali né precedenti,la nascita di uno scienziato viene
ricordata talvolta e accompagnata da celebrazioni certo, avviene di
solito nel caso di ricorrenze particolari come il centenario o i 150
anni o gli anniversari secolari o l’anniversario sempre di
centinaia d’anni di una sua eventuale scoperta invenzione
rivoluzionaria. Qui va notato che i 150 anni (2009) dalla
pubblicazione de “On the Origin of the Species
by Means of Natural Selection: Or, The Preservation of Favoured Races
in the Struggle for Life” (titolo per intero molto
importante che un fedelissimo di Darwin non ricordò
(http://www.uccronline.it/2012/02/26/dawkins-imbarazzante-si-dimentica-il-titolo-dellopera-di-darwin/
).
(
http://www.lescienze.it/news/2009/02/11/news/150_anni_di_origine_delle_specie-576245/
)
In quell’anno, il 2009,nell’almanacco
di “scienze” Micromega si trova un articolo del prof.
Carlo Alberto Redi, professore dell’Università di
Pavia, il cui primo paragrafo inizia con la dicitura “150
a. D: necessaria premessa”. Quello che apparentemente, ma
ci si rende conto presto che non possa essere, possa sembrare “annus
Domini” in realtà sta per anno Darwiniano!
Eh già, fin ora l’unico infatti fra
personaggi storici nel mondo della scienza e non di cui ogni anno
venisse celebrata la nascita (che sia da traslate di 7-11 anni
indietro non ha importanza per la cosa) è proprio Gesù
Cristo ed è proprio in virtù di ciò che si è
introdotto il sistema di conteggio temporale. La figura di Darwin va
divenendo sempre più una sorta di idolo, tant’è
che Rosa Alberoni (http://www.rosaalberoni.it/)
coniò un termine che ora viene spesso utilizzato:
Darwinolatria. Si tratta dell’applicazione del progetto
di Comte, di quella “Nuova religione dell’umanità“,
che come già notava G.K. Chesterton in “Eretici“,
del 1905, aveva bisogno di celebrare le sue festività, tra le
quali Chesterton indicava proprio il “Natale” dei
Darwin Days.
Ed è una cosa di cui si era già
anche parlato
(http://www.enzopennetta.it/2012/12/radio-globe-one-recensione-1512-la-fede-evoluzionista-come-lateismo-prega-la-scienza-neodarwinista/
) come anche della straordinaria pensata della santificazione di
Darwin http://www.enzopennetta.it/2012/11/darwin-santo-subito/
).Come si può, a questo punto, facilmente arguire l’UAAR
(http://www.uaar.it/
) si trova coinvoltissima nei Darwin Days. A tal proposito
il prof. Pennetta in radio ricorda anche un aneddoto di come quando
decise di intraprendere la campagna antidarwinista. Trovandosi con
delle classi a Venezia vide un volantino in cui l’UAAR invitava
a diversi incontri su Darwin. La cosa catturò l’attenzione
di Pennetta che volle capire bene perché l’UAAR si
volesse impadronire di Darwin e lo usasse. L’UAAR fu infatti
chi per primo portò in Italia il Darwin Days, infatti nelle
pagine del Darwin Day (dell’UAAR) dal 2005 al 2007 vi è
un’altra versione del testo che inverte i meriti tra uaar
e librerie Feltrinelli:
“Nel 2003 il Darwin Day è
finalmente arrivato anche nel nostro Paese grazie alle Librerie
Feltrinelli che, in collaborazione con l’UAAR, hanno
organizzato in tutta Italia diversi incontri con scienziati, docenti
e giornalisti scientifici.”
Tuttavia nella pagina del 2003, come
specificato anche in quella del 2008, le librerie Feltrinelli non
vengono menzionate (in quanto non ancora coinvolte), l’unico
incontro descritto è moderato dall’uaar. Nelle pagine
del Darwin Day dal 2010 al 2012 troviamo:
“Nel 2003 il Darwin Day è
finalmente arrivato anche nel nostro Paese grazie all’UAAR che,
spesso in collaborazione con le Librerie Feltrinelli, organizza in
tutta Italia diversi incontri con scienziati, docenti e giornalisti
scientifici.”
Nella pagina del 2008, tuttavia, vi è scritto più
precisamente e inequivocamente:
“Nel 2003 il Darwin Day è
finalmente arrivato anche nel nostro Paese grazie all’UAAR. Dal
2004 l’UAAR, in collaborazione con le Librerie Feltrinelli,
organizza in tutta Italia diversi incontri con scienziati, docenti e
giornalisti scientifici.”
La collaborazione con le librerie Feltrinelli è
quindi subentrata un anno dopo che l’UAAR portò il
Darwin Day in Italia, la propaganda iniziale è stata
organizzata interamente dall’UAAR, ad ogni modo chi si fatto un
giro nelle librerie Feltrinelli dovrebbe facilmente comprendere
perché abbiano prontamente aderito. Questi legami non
piacquero molto a Pikaia racconta Pennetta ai microfoni di Salvatore,
infatti dopo aver parlato di connessioni UAAR-Pkiaia su CS
(http://www.enzopennetta.it/2012/02/pikaia-uaar-connection/)
si assistette ad una scena che Pennetta dice ricordare la scena del
bambino che nasconde il risultato della marachella dietro la
schiena:
(http://www.enzopennetta.it/2012/02/scandaloso-pikaia-nasconde-i-suoi-legami-con-luaar/).
Cosa avrebbe mai dovuto importare a Pikaia se
eventi simili fossero patrocinati, organizzati, sponsorizzati
dall’UAAR? Chi si fosse recato ad uno di tali eventi forse
non avrebbe visto subito, o presto, i legami con l’UAAR? Tanto
più che, essendo un ente l’UAAR che si propone
sostenendo di promuovere scientificità e razionalità,
trovarlo a promuovere un evento scientifico dovrebbe importare
relativamente poco. O forse si vuole nascondere quella propaganda,
seppur duale, che si contesta a certe frange religiose con il
Creazionismo? Se uno fosse in buona fede, qualora sapesse che
stessero venendo mosse accuse, critiche, sul suo operato, gli sarebbe
sufficiente mostrare chiaramente come stiano le cose, dire la sua
ragione sulla cosa e mostrare perché quelle critiche sono
ridicole o non hanno comunque ragione di esistere. Ed anche
qualora invece si fosse in qualche modo in malafede, delle scusanti
sarebbero state in questo caso preciso facili da creare e
difficilmente contestabili. Ma l’agire in questo modo invece dà
proprio una brutta immagine, ricorda un ‘furbacchione’
che avvisato di un controllo della finanza disperatamente cerca di
distruggere tutti gli incartamenti, formattare gli Hard Disk etc..
etc.. E tempo dopo anche l’UAAR stesso prese provvedimenti in
tal senso
(http://www.enzopennetta.it/2012/03/uaar-il-grande-burattinaio-dei-darwin-day/
).
Fabrizio Fratus racconta anche del suo ingresso
in questo campo e spiega che dovendo preparare un incontro sul
tema proprio durante i primi Darwin Days si rivolse all’AISO,
il cui allora presidente si prodigò a far partecipare uno
scienziato bulgaro esperto nel settore: Michele Georgiev, una
delle figure di spicco del Creazionismo. Recentemente Pennetta ha
parlato di un convegno in cui si è parlato dei NOMA
(http://www.enzopennetta.it/2013/02/cronaca-di-una-conferenza-su-creazionismo-ed-evoluzione-tra-i-noma-e-lelefante-nella-stanza/
)di cui si parlerà meglio prossima nella puntata, ed è
proprio Georgiev che sviluppò seppur in modo leggermente
differente ma preciso e chiaro questo punto.
Georgiev riconoscendo tranquillamente alla
scienza di essere materialista in tutte le accezioni note del
termine spiegò come questo non potesse venir detto per la
storia naturale dove un fedele, un credente ed un ateo avranno
visioni differenti delle cose, visioni che possono differire, entro
certi termini, da credente a credente e da ateo a ateo.
Papa Leone XIII, nell’Enciclica
Providentissimus Deus, raccomanda “di non allontanarsi per
nulla dal senso letterale e ovvio” delle Scritture, tranne nel
caso che “vi sia una qualche ragione che non permetta di
tenerlo, o una necessità che imponga di lasciarlo”. E
così, sulla base di ciò, laddove uno non veda nelle
teorie scientifiche della storia del mondo una ragione, una
necessità, che imponga di abbandonare il senso ovvio,
”storico” delle Scritture allora lo mantiene. Questo vale
per qualsiasi cristiano ed anche per i
cattolici. http://www.origini.info/articolo.asp?id=308 http://vaticaninsider.lastampa.it/recensioni/dettaglio-articolo/articolo/evoluzione-creazione-vita-sgreccia-agazzi-13441/
Aber, Facchini, Molari considerano valida
la spiegazione darwiniana come spiegazione scientifica, poi
nel campo della storia naturale hanno una visione da credenti e
cattolici. Così come altri atei sono atei senza dover
tranquillamente fare professione di fede neodarwinista (Margulis,
Palmarini etc..). Il prof. Pennetta riporta un’analogia, ossia
fa presente che è come spiegare come sia avvenuto uno sparo,
gittata, velocità, inclinazione, resistenza dell’aria,
etc.. E poi concludere affermando: “Il colpevole è..”.
Ossia può la scienza dire sull’intenzionalità
di una cosa? Un “finalismo” nelle scienze, così in
senso generale è indimostrabile, non è neanche un vero
concetto scientifico. Il futuro influenzerebbe il presente.
L’effetto finale e causa primaria vanno a coincidere nel
finalismo. L’intenzione di raggiungere quel fine produce
l’azione il cui risultato è quindi (sarebbe) sia causa
che effetto. Facchini che è neodarwinista e creazionista vede
per esempio nella biologia prova di finalismo, Pievani che è
neodarwinista ma non creazionista vede invece nella biologia prova
dell’assenza di finalismo, ognuno porta le sue ragioni, il
Pievani sviluppa il concetto di contingenza, in particolare.
Conseguenze (o implicazioni) di tutto il ragionamento sulla
contingenza sarebbero che la ragione e la scienza ammetterebbero al
limite un Dio (riporta questo pensiero anche in alcune comparsate
televisive il Pievani) incapace di agire nella storia quindi nulla a
che vedere con il Dio Rivelato, e quindi il fatto che esista l’uomo
non sarebbe il frutto di un disegno divino ma una sorta di incidente,
di accidente fortuito ed inaspettato. E Georgiev si espresse proprio
a riguardo con estrema chiarezza
(http://www.origini.info/articolo.asp?id=280
).
Va quindi ricordato che non furono i
credenti a “imparare a dividere il sacro dal profano”,
ma bensì questi hanno inventato il metodo scientifico (primi
tra tutti Copernico e Keplero e Galileo e Newton ecc. ecc.),
insegnando quella separazione a tutti gli altri, separazione che ha
faticato inizialmente a farsi strada, come ovvio che fosse in
un mondo che da sempre, dall’inizio della civiltà, in
tutte le culture, aveva mescolato i due ambiti. E qui torno a
consigliare l’ottimo “Scienziati dunque credenti”
(http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788882728236/scienziati-dunque-credenti.html)
di F. Agnoli. Ed oggi dovrebbe quindi far riflettere il fatto che
siano spesso atei oltre a frange religiose a mescolare in modo
non consono i due aspetti.
Libri come “Creazione senza Dio” e “la
scienza non ha bisogno di Dio” ne sono un chiaro esempio.
Fratus ricorda Odifreddi, M. Hack, Boncinelli ed
Omodeo e riporta alcuni pensieri di questi espressi durante
appunto i primi Darwin Days..:
“[A Darwin]si deve una grandissima
scoperta, la concezione secondo la quale la vita si sia
originata a partire da forme semplici a complesse senza ricorrere a
Dio per qualunque spiegazione quindi Darwin è un corretto
simbolo ateista ed antiteista” –M.Hack-
“Di tutte le teorie
immaginabili il darwinismo è quella che cozza di più
contro le teorie religiose
e dunque è giusto fare di Darwin
il simbolo di questa posizione.” -E. Boncinelli.
Ma possiamo riportare altri pensieri famosi:
“Questo Darwin che sto leggendo è
formidabile. Un certo aspetto della teologia non era ancora stato
liquidato. Adesso è cosa fatta”.-
Engels- “Queste ultime settimane ho letto il libro
di Darwin. Nonostante il suo modo di procedere un po’ pesante,
questo libro contiene il fondamento scientifico per la nostra
causa”-K.Marx-
“Che le specie siano derivate le une dalle
altre non è deduzione che si fonda sopra i fatti (sic),
perché i fatti possono essere contestati e soprattutto
interpretati in modo diverso, ma è una nozione che si
impone al nostro spirito come la sola accettabile dal
momento che abbiamo abbandonato la teoria della creazione
soprannaturale”.- M. Goldsmith –
“L’evoluzionismo del XIX secolo porta
nuove vigorose acque alle correnti meccanicistiche e
materialistiche”.- Giuseppe Montalenti-
Lasciatemi riassumere le mie vedute su ciò
che la moderna biologia evolutiva ci dice in modo forte e chiaro… Non
ci sono dèi, fini, forze guida di nessun tipo. Non
c’è vita dopo la morte… Non c’è
un fondamento ultimo per l’etica, la vita non ha
significato, e non c’è neppure nessuna libertà
di scelta per gli umani”.- William Provine-
“Non c’è ragione di
supporre altra origine, per i nuovi processi di riproduzione e di
mutazione se non quella materialistica”. -George
Simpson-
“… soltanto il Caso è
all’origine di ogni novità, di ogni creazione nella
biosfera. Il Caso puro, il solo Caso, libertà
assoluta ma cieca, alla radice stessa del prodigioso
edificio dell’evoluzione.”- Jaques Monod-
E molti altri, in particola modo: “La scienza
moderna deve escludere la creazione o la guida divina. Il darwinismo
ha rimosso dalla sfera della discussione razionale qualsiasi idea di
Dio come creatore degli organismi”.- Sir Julian Huxley-.Come
riporta il prof. Pennetta:
“ la sua frase non è in favore di
una separazione tra scienza e fede ma è un vero attacco alla
fede; quello che Huxley dice è che l’idea di Dio viene
rimossa dalla sfera razionale. Un concetto molto chiaro e che non è
liberatorio ma apertamente ostile alla religione, tanto da relegarla
nell’irrazionalità. Quanto manca alla dichiarazione che
la religione è un disturbo mentale? Poco, infatti è
quello che andrà dicendo qualche decennio dopo Richard
Dawkins. Con buona pace della vera scienza”
E non è tutto, infatti una vecchia conoscenza,
un sito dal nome che dice tutto ”evolve or die” ,sito
amico di Pikaia assieme alla chiesa dello spaghetto volante,
propone quest’anno un articolo
(http://wwwevolvedie.blogspot.it/2012/11/per-non-dimenticare-mai.html
) dall’altisonante titolo “per non dimenticare
mai”,cosa che richiama alla Shoah, alle Twin Towers a molte
cose.. Ma mai se ne trova traccia, ovviamente, per cose del genere. E
pennetta non poteva non dire alcune cose a riguardo
(http://www.enzopennetta.it/2013/02/darwin-day-per-non-dimenticare/
)
Quello che con un po’ di buon senso si
deduce da questa vicenda, è una decisa conferma che la teoria
neodarwiniana è stata, ed è tuttora, fortemente
sostenuta al di là delle motivazioni scientifiche perché
viene impiegata per fini ideologici e propagandistici.
Anche quest’anno l’UAAR l’ha fatta da padrone
(http://www.enzopennetta.it/2013/01/darwin-day-uaar-day/
) ,ma quest’anno “c’è una grossa
novità”(cantava Lucio Dalla).Infatti ci saranno i Mendel
Days (http://www.enzopennetta.it/2013/01/20-febbraio-mendel-day/
) di cui si è parlato qui
(http://www.enzopennetta.it/2013/01/spallanzani-e-mendel-due-grandi-scienziati-non-amati-dagli-scientisti-approfondimento/
)
L’incontro del 20 verrà trasmesso in
diretta anche da Radio Globe One e annuncio che ne metterò poi
online la registrazione, quindi per chi non potesse andare o
ascoltare la puntata potrà poi trovare il link su CS.
.La puntata
è disponibile al seguente link:
https://www.dropbox.com/s/c2aap9d95j2jsrj/02_02_13.mp3
.
Le puntate precedenti sono
disponibili al seguente link:
http://www.enzopennetta.it/radio-globe-one-archivio-con-tutte-le-puntate-audio-e-recensioni/
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