ECO CREAZIONISTA
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MA QUALE SELEZIONE NATURALE?
di N.Nobile Migliore - 25/01/13 -
 

Esiste una osservazione che tutti possono constatare facilmente e che ,a mio avviso, mette in crisi la teoria della selezione naturale come motore della
macroevoluzione. In quasi tutti gli ambienti naturali, le cosiddette nicchie ecologiche convivono insieme tranquillamente i più svariati organismi. Per
esempio nelle foreste , nelle praterie, negli stagni ecc. Sono presenti insieme gli organismi unicellulari procarioti come i bacteri, i protozoi
unicellulari, gli organismi pluricellulari invertebrati, i vertebrati rettili che vivono insieme ai mammiferi e nel mare i pesci che vivono insieme ai
mammiferi marini come balene o delfini, per non parlare degli insetti che negli ambienti terrestri vivono insieme agli altri vertebrati terrestri e
alle piante. Ora se la selezione naturale fosse la causa della diversificazione e della progressiva complicazione e perfezionamento degli
organismi questo non sarebbe possibile in quanto la selezione naturale avrebbe eliminato gli organismi cosiddetti inferiori a vantaggio di quelli
superiori; questo invece non accade e quindi non è certamente la selezione naturale cieca la responsabile della diversificazione degli organismi. A mio
avviso è il disegno intelligente creativo la causa vera della straordinaria varietà degli organismi.
Esiste un altro studio riportato recentemente da "Nature" e riportato dalle "scienze" che afferma che negli ultimi 5-10.000 anni c'è stato negli
esseri umani un progressivo deterioramento del genoma,con aumento delle malattie genetiche, con aumento in generale delle mutazioni dannose; questo è
avvenuto di meno nel gruppo etnico afroamericano e questo è avvenuto perchè questo gruppo deriva dai negri d'africa che sono stati soggetti maggiormente
all'azione della selezione naturale. Questo studio dimostra due cose: la selezione naturale ha un'azione stabilizzante la specie e non mutativa, e
inoltre le mutazioni casuali aumentano l'entropia genetica ,cioè deteriorano il genoma .L'autore conclude però omaggiando il darwinismo perchè spera che
questa variabilità genetica alla fine migliorerà la specie umana.A mio avviso questa speranza è solo una speranza ,i fatti sono ben diversi.





 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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