Ieri
pomeriggio, dopo la consueta trasmissione radiofonica con Enzo
Pennetta ricevo un sms in cui mi si invita ad andare sul sito di
Pikaia, che io mi ostino a chiamare il suo sito. Appena ho trovato il
tempo sono andato a visionare l’home page e ho trovato subito
la sua "lettera aperta ad Enzo Pennetta". Aprendo la
lettera ho avuto, sono sincero, un po’ di paura, 12 pagine. O
mamma mia, cosa avrà mai da scrivere così tanto? Dalle
prime righe si scorge subito il tono, lei parte con una minaccia che
poi rinnoverà durante tutto il suo scritto: attenzione, darò
mandato ai miei avvocati per quello che i suoi commentatori si
permettono di scrivere sul mio conto. Bene, è evidente che
dalle prime righe si capisce dove è realmente il nervo
scoperto. Continuando la lettera vi si trovano molteplici nomi di
scienziati a cui lei testimonia reverenza e accredita un sapere
assoluto sull’argomento in discussione, è un suo
giudizio, e nulla vuol significare che la maggioranza degli
scienziati siano d'accordo con lei, si può certamente
sbagliare in molti.
Interessante
è il fatto che lei cerchi di accreditare le sue tesi con l’uso
di questi nomi prestigiosi, questo tentativo di accreditamento non
porta nulla di più di ciò che realmente è
la teoria di Darwin e di ciò che è stato provato
sperimentalmente ed empiricamente. Le sue considerazioni, come tutte
quelle a cui fa riferimento, sono interpretazioni di dati scientifici
e non prove oggettive. Anche l’esperimento di Lenski, come ha
dimostrato benissimo M. Giorgiev nel suo ottimo libro, non conferma
nulla di quello che lei fa supporre nella sua lettera. Lei lo
conosceva Georgiev e se ricorderà, nell’occasione che
avete avuto di un confronto, non ha mica fatto passare Mihael
Giorgiev per un “cialtrone”, tutt’altro. Giorgiev
era un creazionista bello e finito ma, come è facilmente
dimostrabile, molto preparato e conoscitore dell’argomento.
Continuando
la sua lunga lettera trovo interessante il suo invito al prof.
Pennetta di andare ad informarsi presso una facoltà di
biologia evoluzionista; le debbo dire che qui sono scoppiato a
ridere, di gusto, lei è simpatico. Io la invito ad andare in
parrocchia a chiedere al prete sull’esistenza di Dio. Penso
abbia compreso la metafora. Anzi ne sono sicuro perché la
leggo spesso quando scrive su giornali che nulla hanno a che fare di
politica, repubblica, Micromega etc. Nello scritto fa anche anche
riferimento alle interviste sul quotidiano on-line la Voce d’Italia
il cui direttore, evoluzionista, ateo e laico, ha dato spazio ad un
confronto. E’ tutto pubblico e tutti possono verificare chi ha
menzionato fatti oggettivi e chi ha solamente offeso e ridicolizzato,
se ha letto sa bene che il Ferdinando Boero ha pure detto che J.
Sanford è in pensione, come se uno scienziato che è in
pensione fosse un rimbambito. Inoltre, le comunico, ma penso lei so
sappia da se, Sanford non è in pensione ha contratti con
università (due nello specifico) e coordina un suo gruppo di
ricerca. Nei diversi interventi è stata anche lanciata una
sfida al prof. Marco Ferraguti in quanto nel suo intervento, ci è
sembrato, si fosse dimenticato di una ricerca molto importante. E’
tutto pubblico e tutti possono giudicare chi è trasparente e
chi ha qualcosa da nascondere.
Vi
sono molti scienziati evoluzionisti che hanno espresso dubbi sul
neodarwinismo, l’elenco l’ho postato sul mio blog, può
consultarlo quando vuole ma so che sa bene di cosa parlo. Vi è
anche chi ha espressamente denominato il neodarwinismo come
religione, si chiama M. Ruse, e non è certamente un
creazionista ma al contrario uno dei più accreditati zoologi
americani ed è un ex credente.
Le
dico, sinceramente, che lei non è credibile nelle accuse che
fa al Pennetta sull'insegnamento dell'evoluzionismo a scuola, lo
sarà, forse, una volta che avrà condotto una battaglia
per “pulire” le balle che vi sono sui libri di testo e
cioè le diverse forme di ipotetiche transizioni tra una specie
e d un’altra, il fossile di Lucy che rappresenterebbe l’anello
mancante tra uomo e scimmia, la teoria della ricapitolazione con
tanto di immagini, l’elenco di organi residuali etc. Forse solo
dopo portrà essere persona che si può permettere di
fare certe accuse al mondo antievoluzionista, dell’ID o
creazionista.
Sono
stato breve, al contrario di lei, e le ho scritto questa lettera
aperta in quanto le sue parole scritte erano rivolte a tutto un mondo
che è convinto del fatto che non vi siano prove oggettive a
testimonianza del neodarwinismo, anzi vi siano maggiori prove che lo
confutano. Ho diverse e-mail di professori suoi colleghi, nel senso
che sono evoluzionisti, in cui ad un certo punto mi specificano che
non vi è altra possibilità, la teoria di Darwin è
l’unica accettabile. Questa affermazione è assolutamente
la conferma di ciò che sosteniamo, non si parla di scienza ma
di un dogma e come tale non va discusso. Ecco quale è la
Vostra oggettività.
Nel
2014 sarà in Italia J. Sanford, credo che la sua conoscenza
della genetica non sia discutibile; abbiamo invitato il prof.
Ferraguti ad un confronto pubblico con Sanford, invitiamo anche lei e
qui, caro Pievani, non può certo dirci che il confronto è
con un cialtrone. Sappiamo che il confronto non ci sarà e
sappiamo il perchè, è un fatto facilmente dimostrabile
ogni qualvolta vi è un contraddittorio non sono gli
antievoluzionisti ad uscire con la testa china ma sono i suoi
colleghi, è sempre stato così e sempre sarà così
perchè Voi non parlate di scienza ma di una religione che al
contrario di ciò che scrive ha fatto molti danni sia in campo
sociale che in quello medico.
Fabrizio
Fratus
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