Conferenza sul malthusianesimo e santificazione di
Darwin - Radio Globe One – Recensione 10/11:
Di Leonetto
Dopo due settimane torna in onda la
finestra sull’evoluzionismo di Radio Globe One con il
dott. Fabrizio Fratus ed il prof. Enzo Pennetta, reduce
dalla conferenza “La
Guerra Ambientale è in Atto“.
Conferenza di cui inizia a parlare introducendo
subito l’importante concetto di guerra. Il concetto di
guerra a cui siamo abituati è infatti riduttivo, e raffigura
su per giù uno scontro armato fra due fazioni avverse, ma non
è possibile oggigiorno restare ancorati a questo concetto, il
prof. Pennetta ricorda così una definizione fornita dal
gen. F. Mini, ossia qualsiasi mezzo mediante al quale una
parte costringere una seconda a fare qualcosa che non vuol fare
cercando di sottometterla a sé.
Ed è anche possibile ricordare la definizione
di Von
Clausewitz:
“La guerra non è
che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non è
dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della
politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione
con altri mezzi”
Pennetta si è occupato alla conferenza del
Malthusianesimo,un modo per sottomettere dapprima classi povere
poi paesi meno sviluppati e delle sue implicazioni oggi, delle
politiche appoggiate anche da USA, ONU, ONG,
tante organizzazioni che ponendosi di facciata come aiuto all’Africa
vanno ad impoverirla sempre più.. rappresenta dunque una vera
forma di guerra moderna.
Andando infatti ad imporre ad uno Stato
sovrano scelte che danneggino la sua popolazione, uno strumento in
grado di uccidere gli abitanti e depredarli delle loro risorse
impoverirli e renderli facilmente controllabili, sfruttabili, si
tratta di vere e proprie politiche coloniali di un colonialismo che
astutamente si fa credere non esista però… Si potrebbe
a tal fine aprire anche una finestra sulla dialettica hegeliana, una
una tecnica usata comunemente per ottenere un risultato desiderato.
Si tratta di un processo in tre fasi:
1- Tesi: Il problema viene
deliberatamente creato.
2- Antitesi: L’opposizione al problema
viene creata.
3- Sintesi Il risultato desiderato è
proposto come una soluzione.
Infatti alcune politiche che normalmente molto
mal verrebbero accettate dalla popolazione lo vengono invece di
buon grado se poste come soluzione. Ed anche l’ambiente è
stato usato per far sentire la gente colpevole, adescandola al fine
di far accettare certe politiche come necessarie. Il movimento
ambientalista è stato co-optato per strappare alla proprietà
privata il controllo e lo sfruttamento delle risorse,vedasi anche:
http://www.enzopennetta.it/2012/11/clima-il-vero-rischio-sono-le-iniziative-di-geoingegneria-contro-il-gw/
Si toglie l’opposizione e magari
si ricevono addirittura supporto e sovvenzione. Pennetta invitando ad
allargare la visuale sul neodarwinismo, come ha fatto nel suo libro
(http://www.enzopennetta.it/2011/11/inchiesta-sul-darwinismo/)
riflette su come tale teoria “scientifica” sia stata
fin da subito come strumento per determinate politiche coloniali e
sociali. A tal pro rimando alla scorsa puntata di “Evoluzionismo
un ipotesi al tramonto?”
(http://www.enzopennetta.it/2012/10/radio-globe-one-recensione-20-10-inchiesta-sul-darwinismo-un-anno-dopo/)
Si può anche far riferimento ad un’intervista di Jacques
Cousteau (UNESCO Courier) del 1991 in cui alla domanda Che cosa
dobbiamo fare per eliminare la sofferenza e la malattia risponde che:
“E’ una
splendida idea, ma forse non del tutto una beneficio nel lungo
periodo. Se cerchiamo di attuarlo questo potrebbe mettere a
repentaglio il futuro della nostraspecie. È terribile dover
dire questo. La popolazione mondiale deve essere stabilizzata e per
farlo dobbiamo eliminare 350 mila persone al giorno. Questo è
così orribile da considerare che non dovremmo nemmeno dirlo.
Ma la situazione generale in cui siamo coinvolti è
deplorevole. E’ una questione di costi. Abbiamo bisogno di 400
miliardi di dollari l’anno per quindici anni. Per fornire le
persone di acqua potabile. Per fornire scolarizzazione alle bambine e
delle pensioni basse per gli anziani. Con 4 miliardi di dollari in
quindici anni non si può solo ridurre la pressione
demografica, ma fermare la crescita della popolazione”.
Il neodarwinismo va infatti contestualizzato
come strumento di azione socio politico economica,forze “politiche”
si appropriarono e si appropriano di questa teoria e tale
impiego ha poi una sensibile ricaduta sulle neo-colonie. Darwin
vede in buona sostanza nelle civiltà del passato qualcosa di
funzionale all’avvento della civiltà inglese, se
infatti si tiene in mente quel celebre percorso che va dalla
scimmia all’uomo
(http://shop.thatslikewhoa.com/wp-content/uploads/2012/06/Screen-Shot-2012-06-30-at-2.22.50-PM.png)
si può constare che Darwin vede nella parte a destra la
civiltà inglese.
Fratus interviene dunque ricordando anche
l’implicazione razziste legate alla visione neodarwiniana,
ricorda anche l’intervento di J. Watson
(http://www.enzopennetta.it/2012/04/scoperto-il-gene-dellintelligenza/
) di qualche tempo fa in cui praticamente sosteneva che
gli africani sono meno intelligenti degli occidentali e invita a
riflettere che da un’analisi antropologica e sociale
popolazioni non così sviluppate tecnologicamente come le
Occidentali sono molto più civili del cosiddetto uomo
civilizzato.. che vuole imporre il suo modello impregnato di
neodarwinismo che toglie benessere e ne pregiudica qualsiasi
possibilità di raggiungerlo e di sviluppo. Il prof.Pennetta
coglie così l’occasione per introdurre l’argomento
“Darwinolatria”. Infatti dalle penne di Desmond
&Moore recentemente è uscito il libro “La sacra
causa di Darwin”, prontamente recensito sul sito di Pikaia e
del prof.Formenti, dove praticamente, illustra il prof.Pennetta, si
va a cercar di far credere, capovolgendo fatti facilmente
verificabili
(http://www.lastampa.it/2009/03/04/blogs/san-pietro-e-dintorni/darwin-l-avete-letto-tutto-djOtA7uh467LY8VX82aVXP/pagina.html)
che ciò che mosse Darwin verso la pubblicazione della sua
opera immortale non fu tanto l’occuparsi di scienza,
non fu la ricerca di gloria personale o altro ma bensì
il voler contribuire alla causa abolizionista ed anti razzista,
quella di combattere il razzismo e
spronare all’uguaglianza delle genti.. un
revisionismo che nemmeno la mente di Orwell avrebbe mai potuto
raccontare..
Il dott.Fratus si aggangia così al
discorso spiegando che i neodarwinisti sono maestri nel cercare di
far passare cose per altre e si arriva così poi a parlare di
un recente intervento del prof.Umberto Veronesi
(http://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Veronesi
) che dichiarò fra le altre cose:
“Sempre più
spesso si attenuano le differenze tra uomo e donna”, “l’uomo
produce meno ormoni androgeni e la donna meno estrogeni” e
ancora: “la bisessualità sará il prezzo da pagare
per l’evoluzione naturale della specie umana”
Che praticamente in tutto il suo intervento
va ad ipotizzare un futuro in cui si arriverà o al monosesso o
al bisessualismo. A tal pro si ricorda un recente articolo della
Dr.ssa Marrino (http://www.origini.info/articolo.asp?id=537
) dove tra le varie cose si propone una tabella tratta
da un testo di genetica per medici specialisti (T. Strachan
Genetica umana Molecolare edizione Utet) in cui vediamo una
cassandrica previsione, si dice infatti che l’Y maschile
scomparirà, dando luogo ad nuovo soggetto cromosomico
portatore di X0, che denota l’assenza del cromosoma, che
però esiste da sempre (lo sanno benissimo i genetisti che lo
diagnosticano con l’amniocentesi (che però si vede amano
costruire favole)), ed è una femmina con piccole ovaie che
necessita di terapia sostitutiva ormonale (la terapia con estrogeni,
gli ormoni prodotti dalle ovaie che non sono sviluppate) ma che ha
vita normale, a parte essere sterile. Fratus così con vena
satirica spiega che ciò che noi stolti ed ingenui non abbiamo
capito è che ciò che si sta mobilitando a livello
sociale e culturale con le vicende legate all’omosessualità
(si ricordano le recenti novità adottate anche
dalla Francia parrebbe di “genitore 1 e 2” e
“sposo 1 e 2”)
(http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1064269/in-francia-al-posto-di-mamma-e-papaci-saranno-il-genitore-1-e-il-genitore-2.shtml
)(
http://www.vanityfair.it/f#news/mondo/12/10/18/legge-francia-genitore-madre-padre-adozioni-matrimonio-gay
) non sono altro che il passaggio naturale che precede ed accompagna
l’evoluzione biologica del nuovo sesso verso una società
“alveare” che neanche nelle serie di romanzi
fantascientifici Urania di un po’ di anni fa..
E’ sempre Umberto Veronesi a spiegare
infatti che i gay sarebbero “più evoluti”, ovvero
l’amore gay forma d’amore più evoluta,scrive fra
l’altro:
“Avere qualcosa di
chimico dentro, vorrebbe dire che una persona e’ predisposta,
che geneticamente nasce gia’ cosi’. Questo non lo
penso[…] l’omosessualita’ si diffonde in rapporto
agli stili di vita, alla cultura del momento: in molti ambienti e’
molto frequente e si scopre che e’ una forma di amore che puo’
essere interessante esplorare[…] l’amore gay è
più puro ed evoluto”.
Pennetta si aggancia così, essendo stato
tirato in ballo Veronesi, ad un recente articolo apparso
sull’Espresso
(http://www.corriereuniv.it/cms/2012/11/cancro-obiettivo-mortalita-zero/)
di cui si era parlato anche su
CS (http://www.enzopennetta.it/2012/11/il-vero-pericolo-del-neodarwinismo/) dove
con il titolo, come accaduto altre volte, si lascia intendere una
cosa ma poi leggendo l’articolo ci si accorge (se ci si riesce)
che le cose invece sono un po’ diverse..
Riguardo l’argomento si potrebbe citare George
Johnson (The New York Times):
“La
ricerca si sta sempre più concentrando sul fatto che un
tumore non è una massa omogenea di cellule cancerose”.
Infatti la cellula cancerosa non si formerebbe
come portatrice di malattia, ma come prodotto secondario
derivante da una reazione di difesa delle cellule sane, il che è
decisamente diverso dalla conclusione a cui si era giunti
applicando il modello neodarwinista.
Nell’ultimo decennio però
su l’inee guida neodarwiniane la ricerca
sui tumori è stata guidata da una visione comune sul come una
singola cellula, in competizione con quelle vicine, si evolva in un
tumore maligno… ed oggi sono ancora rimasti ossessionati dalla
loro “visione comune”.
Inoltre bisogna far attenzione dove si parla di
guaribilità poiché l’oncologia elabora le sue
statistiche sulla sopravvivenza, non sulla guarigione, e che grande
importanza in realtà l’ha la prevenzione e la diagnosi
precoce non la cura in quanto tale.Veronesi è infatti chiaro:
“Se però
per vittoria” sul cancro intendiamo il cancellare
la malattia come è avvenuto per le grandi epidemie
del passato, quali la peste o il colera, allora la riposta alla
domanda iniziale”stiamo vincendo la guerra contro il cancro è:
no.”
Ma su CS ci si era già occupati dei danni
che il neodarwinismo ha provocato e provoca anche nel campo
medico e dell’ostacolo che rappresenta per la ricerca
(http://www.enzopennetta.it/2011/12/i-danni-dellapproccio-darwiniano/)
e degli organi vestigiali che oggi sappiamo hanno una precisa
utilità, come le tonsille, che combattono le infezioni, o
l’appendice che funge da serbatoio di batteri utili a
ricolonizzare l’intestino dopo un’infezione etc.e non
residui dell’evoluzione in quanto assolvono una ben precisa
funzione, però si continuano comunque a chiamare “organi
vestigiali”. Fratus ricorda poi che intanto anche quello
dell’immortalità appare un miraggio infatti studi
scientifici riportano che l’età massima di possibilità
di vita si aggira sui 120 anni
(www.diegodecastro.it/lastampa/decastro_lastampa_210365.pdf)
come hanno confermato anche quelli del San Raffaele
(http://www.corriere.it/politica/10_luglio_12/berlusconi-verze-150-anni_2e584034-8da0-11df-a602-00144f02aabe.shtml)
Prosegue poi ricordando che come gli suggerì
M.Georgiev se si vuole comprendere bene ciò che c’è
dietro al cancro è bene leggere “Anticancro” un
libro di David Servan-Schreiber, un ricercatore trentunenne
con un brillante futuro nelle neuroscienze, che scoprì
per una casuale circostanza di avere un cancro al cervello che
vinse dopo 15 anni di lotta. Con acume e tenacia, Servan-Schreiber ha
potuto accedere a informazioni preziose sui metodi naturali che si
sono rivelati utili nel prevenire lo sviluppo delle neoplasie o nel
facilitarne il trattamento con approcci convenzionali quali la
chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia.
Sempre con l’avallo delle ultimissime
ricerche, propone in questo volume un nuovo approccio integrato al
tumore e un vero e proprio stile di vita preventivo, con l’intento
di dare un aiuto concreto a ognuno per accumulare tutte le
opportunità possibili di una vita migliore. Tutti abbiamo
delle cellule cancerogene nel nostro corpo. E tutti possiamo evitare
che si attivino.Questa la conclusione del ricercatore.
Che poi è un approccio “creazionista”
per così dire, infatti co si chiede quali danni abbia mai
fatto chi avesse osservato un approccio creazionista.. ossia tradotto
nella ricerca pratica” finalistico”, che tutto serva a
qualcosa.. che poi è ciò che si osserva in natura..
Eppure si ricorda che dopo l”affaire Moratti” che
Pennetta ricorda che poi in verità poi non fu proprio
come fu fatto passare, infatti ciò che si voleva
realmente fare era mettere in risalto le magagne del neodarwinismo
(http://www.enzopennetta.it/2012/02/caro-augias-facciamo-tornare-darwin/
) infatti la riforma della scuola è proprio quello di creare
coscienze libere, sviluppando il senso critico degli allievi sin dai
primi anni del percorso scolastico.
Vogliamo assicurare ai nostri ragazzi, sotto la
guida degli insegnanti, una pluralità di fonti e di opinioni,
in modo che attraverso il confronto possano formarsi una propria
coscienza critica.Ma come si vide con una sorta di avvertimento
“mafioso”(
http://www.enzopennetta.it/2011/10/avvertimenti_ideologia/)
Pennetta,Fratus,RadioGlobeOne,chi segue il blog
di CS,il sito di Antidarwin o di AISO sono (siamo) considerati dal
Consiglio d’Europa, dei nemici della democrazia.
Tornando all’approccio “creazionista”
Fratus spiega che se l’organismo fu creato
perfetto ma si trova in fase degenerazione allora poi si
va ad individuare una logica della prevenzione volta a migliorare la
qualità della vita e a preservarla. A tal pro, come ricordato
altre volte durante un’audizione sull’insegnamento
dell’evoluzione nelle scuole europee presso il Parlamento
Europeo indetta da Maciej Giertych intervenne anche Prof.
Giuseppe Mastropaolo, un fisiologo umano dalla California
State University,che nell’occasione spiegò che
non si assiste affatto alla formazione di “nuove specie”,
Il carico genetico, cioè il numero di difetti genetici in una
popolazione, è in crescita in tutto il mondo vivente. Ha
presentato i dati relativi alla temibile crescita esponenziale dei
difetti genetici nella popolazione umana che mettono in pericolo
l’esistenza stessa della nostra specie. Il processo che va
nella direzione opposta all’evoluzione è dimostrabile.
L’involuzione esiste e andrebbe considerata, ma come si può
se si considera che esiste l’esatto opposto?
(http://www.enzopennetta.it/2012/05/levoluzione-umana-continua/).
Mastropaolo menzionò i vari meccanismi
con cui i difetti sono corretti in natura, come la guarigione, la
ricrescita dei tessuti o degli organi andati perduti, la resistenza
immunologica ai parassiti, la formazione di cisti per rendere innocui
corpi estranei, ecc. il potenziale correttivo è grande, sia
per i singoli che per la popolazione, ma non ha nulla a che fare con
i postulati processi evolutivi.
Insomma una puntata dove è stato possibile
fare un punto sui danni e gli errori commessi e possibili
dall’approccio neodarwinista in campo della medicina e delle
politiche socio-economiche, fra le altre cose proprio di recente
su CS si è parlato di un articolo apparso sulla rivista “Le
Scienze”(
http://www.enzopennetta.it/2012/11/il-lattosio-e-levoluzione-umana/)
dove Pennetta conclude scrivendo:
“Questo significa
che è nella collaborazione e l’altruismo, e non nella
competizione, il vantaggio della specie. Quanto basterebbe per
seppellire le idee di Adam Smith e tutte quelle teorie socio
economiche basate sulla “mano invisibile”, sulla
competizione e sul primato del libero mercato. Di spunti dunque dal
caso della tolleranza al lattosio ne potrebbero derivare molti. Ma
nessuno a favore della teoria neodarwiniana.”
Si invitano pertanto gli ascoltatori a seguire CS
(http://www.enzopennetta.it),il
sito di AISO (www.origini.info)
e del Comitato antievoluzionista (www.antidarwin.it)
e si dà l’appuntamento alla prossima settimana.
La registrazione della puntata è
disponibile al seguente link:
https://www.dropbox.com/s/8jenm02wc768syr/10_11_12.mp3
L’archivio completo è
disponibile: Radio
Globe One – Archivio audio
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