Lo
stesso Hoyle sostenitore della panspermia che
in una intervista pubblicata nella rivista Nature il 12 novembre
1981,e ricordiamo è un evoluzionista, affermò che
la possibilità che forme di vita superiori potessero essere
emerse in questo modo è comparabile
alla possibilità che un tornado che spazza una discarica di
rifiuti possa assemblare un Boeing 747 dai materiali in essa
contenuti.
Insomma,dopo
che Pennetta propose nel dibattito gli studi di Wickramasinghe non
arrivarono critiche ai suoi calcoli o contro argomentazioni,ma si
andò semplicemente a screditarli poiché erano frutto
della mente di un “credente”(fra l’altro ricordo
evoluzionista, al limite un poco new age e comunque non credente nel
‘Dio rivelato’, non islamico, non ebreo, non
cristiano,non cattolico,non ortodosso, non battista, nulla di tutto
ciò..) Fratus ricorda che tuttavia se è un professore
come Odifreddi
a sbagliare i calcoli nessuno
(da ‘quella’ parte) ha da dire nulla però.
Dietro
alle riflessioni di Hoyle e altri c’è
il portare alle logiche estreme conseguenze ciò che sostiene
il neodarwinismo, il problema sta poi nel fatto che queste
conseguenze sono comunque scomode come la critica e quindi non vanno
dette.
Quindi
in trasmissione si sviluppa il tema sulla discriminazione,
perché di questo si tratta,degli scienziati ”
credenti”(o creazionisti purchè si intenda con la giusta
accezione). A proposito dei creazionisti propriamente detti Fratus
tuttavia ricorda che essi partendo dal presupposto, che motivano
argomentandolo, che il neodarwinismo (e l’evoluzione a seconda)
sia una credenza, una vera fede, contrappongono a questa la loro fede
mostrando che fra le due la loro ha più motivi di credibilità,
ed anzi che l’altra non ne ha proprio. Quindi uno scontro fra
fedi. Il prof.Pennetta a tal riguardo ricorda di quanto detto in un
articolo su CS, sempre facente parte degli articoli relativi
al convegno
farsa del CICAP tenuto
dalla dott.ssa
Mautino (che ne è uscita come tutto
il CICAP malissimo, ma sottolineo malissimo, serie di articoli che si
consiglia vivamente di leggere) in cui ci si domandava se il
neodarwinismo non fosse da inserire
negli insegnamenti dell’ora di religione.. poiché non
ha corroborazioni ed è in verità fondato su atto di
fede.
Viene
ricordato anche che secondo calcoli matematico statistici il
tempo trascorso dall’origine dell’Universo ad oggi non
consentirebbe la formazione della vita come la conosciamo oggi,quindi
si tratterebbe in buona sostanza di un miracolo, quindi c’è
un duplice atto di fede nell’ipotesi neodarwiniana.
Fratus
sottolinea poi come questi pregiudizi, queste
discriminazioni riservate a tutti coloro, di una qualche fede,
critichino il neodarwinismo è un atteggiamento razzista,
razzismo che (quello scientifico) come c’è stato modo di
osservare diverse volte sorse e si sviluppo fortemente poggiando
sulla teoria darwiniana dell’evoluzione, ricordiamo per esempio
queste parole di darwin:
“La
frattura fra l’uomo e i suoi più prossimi affini sarà
allora ancor più vasta, poiché sarà frattura fra
l’uomo, ad uno stadio ancor più civilizzato, speriamo,
di quello caucasico, ed alcune scimmie inferiori come il babbuino,
invece che tra il negro o australiano e il gorilla”.
Ma
ricordiamo anche la brutta
uscita di uno
degli scopritori del DNA, J.Watson che
dichiarò che gli africani sono meno intelligenti degli
occidentali.. cose come questa sono ormai scientificamente baggianate
da tempo, perfino Focus
lo riporta con correttezza.
L’altro scopritore del DNA, fra le altre cose rappresenta un
altro caso di “dietrofront”, infatti dopo l’aver
inizialmente abbracciato la panspermia si è detto troppo
pessimista ed è tornato all’ipotesi dell’RNA-World da
“Alice in the
Wonderland” cara a CICAP e Piero Angela..
A
questo punto si arriva ad una domanda che
spesso viene posta da chi legge dibattiti sul neodarwinismo e legge
le tesi, ovviamente,discordanti di neodarwinisti ed antidarwinisti.
Ossia se tutti quei professori, nobel, ricercatori, professionisti,
dottori neodarwinisti siano in malafede sempre e comunque
andando a sostenere certe cose che sembrerebbero contro logica e non
scientifiche o addirittura degli ignoranti.
Fratus
a tal pro, ricorda gli studi di P.Watzlawick, ipotizzando
che si vada talvolta sicuramente a creare, nelle menti dei
neodarwinisti, quello che si vuol vedere e trasformandolo in
una verità, in un certo qual modo, qualcosa di vicino
alla nietzschiana “volontà
di potenza” del “credo
perché voglio credere”. Una delle
cose che fra l’altro vanno a condannare a diversi credenti.
Pennetta
interviene ricordando che P.Angela parla spesso della selezione
positiva dei ricordi,e che questa potrebbe essere
benissimo usata per spiegare la posizione dei neeodarwinisti.
Infatti, catalogati tutti i vari problemi come dettagli che saranno
chiariti in futuro, ma comunque dettagli (pur in realtà
essendo esattamente l’opposto) si procede alla loro
‘rimozione’, pertanto quel che poi resta funziona.. può
anche andare.. però essendo quello che è stato tolto il
motore, le fondamenta la posizione è molto sbagliata.
Fratus
si aggancia allora parlando del rapporto CICAP-fede religiosa,
domandandosi in primis se dietro al movimento non ci sia
comunque l’interesse a mantenere sempre e comunque una visione
atea a prescindere e una negazione a prescindere di qualsiasi
mistero, creando sempre e comunque una spiegazione anche scadente a
qualsiasi cosa evitando sempre e comunque di dover dire un “non
lo so”, o parlare di mistero che non può al momento
essere spiegato o altre cose del genere. In Dawkins e Dennet,
Fratus nella trasmissione lo ricorda, c’è una pesante
strumentalizzazione del neodarwinismo pro-ateismo e questa posizione
scorretta è stata denunciata da un biologo evoluzionista,anche
estimatore del “Gene Egoista” di Dawkins, H.
Allen Orr, che
si oppose al concetto espresso da Dennet nel suo libro “Darwin’s
Dangerous Idea”, ossia che la selezione naturale è un
processo cieco che è ad ogni modo sufficientemente
potente per spiegare l’evoluzione della vita. Visione che si
ritrova anche in “the God illusion”, anch’esso
criticato fortemente da Orr.
Prima
che per irrisolvibili problemi di connessione la trasmissione si
interrompa anzi tempo si fa tuttavia in
tempo a concludere il discorso CICAP ricordando che “Aiutaci
a tenere acceso il lume della ragione” recita la pubblicità
per il 5×1000 al CICAP, ma nelle vicende che lo hanno trovato
coinvolto parlando di neodarwinismo, più che il “lume
della ragione”, si intravede il ‘lumicino’ di una
ragione sempre più flebile
NB:
la registrazione della trasmissione è disponibile al seguente
link: http://depositfiles.com/files/hc32lld1c
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