Radio
Globe One – Recensione – 29/09
Quella
di questo sabato è stata
una puntata speciale , infatti,
prendendo spunto dal recente episodio di Query,
si è parlato delle dinamiche che sembrano sempre essere una
costante nei vari dibattiti (quando si riescono quantomeno ad
iniziare)con i neodarwinisti.
Fratus
introduce così questo ultimo paradigmatico caso che
coinvolge il Cicap e la dott.ssa B. Mautino che ha dato
l’occasione per parlare di queste tematiche. Tutto iniziò
qualche tempo addietro,quando, in si tenne
l’ultimo Convegno
di Rimini, organizzato
da CL (Comunione
e liberazione).
In
quest’occasione partecipò fra
gli altri Ian
Tattersall, un insigne
paleo-antropologo statunitense, che, recentemente ha presenziato
anche al Festival
delle scienze 2012,
dove nella lectio
magistralis arriva ad
ipotizzare,a fronte del quesito su come mai le manifestazioni
dello spirito moderno appaiano in ritardo rispetto all’arrivo
della specie Homo sapiens anatomicamente riconoscibile, che
le basi neurali del pensiero moderno (che, come dimostra l’esempio
di Neanderthal, non erano solo le conseguenze passive dell’aumento
delle dimensioni del cervello spiega Tattersall) sarebbero nate
dall’evento che ha dato origine all’anatomia
caratteristica dell’Homo sapiens
Quindi
in qualche modo un po’ su una linea di pensiero differente da
quella di A.R.
Wallace che vedeva nell’evoluzione
dell’uomo qualcosa di incompatibile con i meccanismi
darwiniani, un qualcosa che andava in qualche modo confutando la
teoria e non avvalorandola, e questo già a pochi anni
dalla sua pubblicazione. Ma, quando poi il
dott.Tattersall si trovò a presenziare al meeting di Rimini
espresse un pensiero molto in
linea con quello di Wallace.
Infatti, per
prima cosa, Tattersall affermò che la
paleontologia (ma anche la biologia ) da sola non può spiegare
quella complessa realtà che è l’essere umano.
Poi spiegò che la
comparsa dell’ Homo sapiens avvenne
con l’ improvvisa apparizione di una nuova e straordinaria
capacità, l’elaborazione simbolica, che disse essere il
punto di partenza, la svolta, in grado di cambiare la storia
dell’uomo, una differenza fondamentale rispetto a tutti
gli altri esseri viventi.
Per
ben comprendere la posizione di Tattersall (sicuramente non”
neodarwinisticamente ortodossa”) consiglio la lettura di
‘ Il
Cammino dell’uomo’,
del quale si possono leggere qui le
conclusioni….
in buona sostanza,sinteticamente,una discontinuità sostanziale
tra l’essere umano e qualsiasi altro animale. Non
c’era veramente margine per equivoci di qualsivoglia genere ,
ripetutamente ed in più punti si diceva che l’Uomo
si differenzia dagli altri esseri viventi per una qualità
diversa e non per un “grado”, e che
questa caratteristica è comparsa in modo praticamente
improvviso.
Tanto
più che,nel 2009 (anno denso di
accadimenti vista la ricorrenza in quell’anno dei 150 anni
dell’origine delle specie) Tattersall su Micromega
scriveva che l’origine della coscienza simbolica nell’uomo
sembra dunque implicare un processo di emergenza, più che
una selezione naturale…ribadendo quello che era il suo
pensiero.
Per
queste sue posizioni tuttavia Tattersall ebbe diversi ‘problemi’
in patria, con sospetti di essere anche un
“crypto-creationist”
e così quando gli è stato fatto intendere che le sue
dichiarazioni avessero alimentato tesi creazioniste, per
l’orrore di vedersi attribuire l’etichetta di
“creazionista”,
quindi di un “eretico”
di un qualcuno antitetico alla scienza, Tattersall abiura in una
intervista su Query.
In
buona sostanza, spiega il prof.Pennetta in trasmissione,
si è trattato di una sorta di aggressione psicologica quella
che ha spinto Tattersall a rimettersi in linea,a riaccodarsi e a fare
dietrofront. Un’abiura in piena regola. E’ un modus
operandi che non è comunque la prima volta che si vede
apparire, e se ne era già parlato nelle precedenti puntate
su RadioGlobeOne.
Quando qualcuno dalla propria parte della barricata esce dal
seminato crea il panico, ed allora, spiega il prof.Pennetta,
per farlo ritornare sui suoi passi lo si va a paventare con la
minaccia, lo spauracchio dell’etichetta squalificante di
“creazionista”.
Si
cerca di limare tutte le posizioni o di
allontanarle se non sia possibile una limatura, in perfetto stile di
guerra fredda, quasi come si invitasse al silenzio perché
altrimenti “il nemico” ne approfitta…
Etichetta
(quella di creazionista) che è
toccata anche allo stesso proff.pennetta proprio in questo articolo a
firma della dott.ssa
Mautino, motivo primo per il quale pennetta si
recò su Query per replicare.
Ci
sono state diverse discussioni sul creazionismo su CS,
e qui ripropongo un mio sunto
sull’argomento.
Il
proff. Pennetta spiega che con creazionismo (nell’accezione con
cui si va ad etichettare) si intende un atteggiamento che nega il
neodarwinismo (e in buona parte anche l’evoluzione)
unicamente a favore di un’altra spiegazione e che
partendo dalla fede va a fare scienza. Pertanto rifiuta l’etichetta
che gli è stata data, spiega bene infatti che, purtroppo,
poiché sul termine “creazionismo” si è
generata una tal confusione (e non crede in modo del tutto
involontario), adesso per “creazionista” si intende, non
colui che crede nella creazione, ma colui che rifiuta le spiegazioni
scientifiche. Pennetta ricorda che la sua azione è quella di
denunciare il fatto che la teoria darwiniana è proprio un’atto
di fede che si spaccia per scienza, mentre al contrario, in modo
onesto, il credente dichiara il suo atto di fede per quel che è.
E
bisogna anche precisare che nell’articolo della Mautino non
si faceva in verità il nome del prof.Pennetta sempre nelle
dinamiche di cui si era parlato nella scorsa
puntata si
parlava di un insegnante creazionista ma
dalle citazioni etc.. poi era individuabilissimo, riconoscibilissimo,
però il nome dell’eretico “non si può fare”
e così è stato..
Ad
ogni modo all’intervento di Pennetta per
fare chiarezza, la Mautino replica con uno
dei cliché di quella che su antidarwin viene
spesso definita nomenklatura
evoluzionista, cioè si rivolge al
professore chiedendogli che cosa proporrebbe allora in alternativa al
neodarwinismo. A tale domanda la risposta è stata che per
iniziare a cercare un’alternativa bisognerebbe prima
riconoscere di essere su una strada sbagliata. Come
suggerivo io in un commento
posso anche tenere un’automobile che non ha tettuccio o il
tergicristallo o sedili.. mi accontento. .funziona male, magari
funziona male ,a seconda della mancanza, solo in particolari
situazioni , ma posso servirmene.
Ma
se non ci sono né motore né ruote…non va neanche
a spinta..neanche
così: http://www.gowithgo.net/wp-content/uploads/2011/07/Flintstone_Mobile.jpg
Diventa
qualcosa che non svolge la sua funzione, non
funziona per niente ed allora se ne può fare volentieri a
meno, vedendo magari di riuscire a trovare-costruire
qualcos’altro per adempiere quella funzione, altrimenti come
detto se ne può fare volentieri a meno. Quindi, Pennetta
ricorda della ‘Tavola
Alta’,per nulla
creazionista, quella sezione di CS nella quale si possono incontrare
persone qualificate per proporre idee per una “pars
construens”, dopo aver argomentato ampiamente sui motivi
per cui la teoria neo-darwiniana è insoddisfacente (la “pars
destruens”), ed avendo aspettato invano che qualcuno tra i
ricercatori cercasse una nuova strada.
Fratus
ricorda anche che il dott.F.Catalano,ospite della
scorsa puntata, assieme a Ulisse
Di Corpo, hanno proposto qualcosa di alternativo, una terza via al
neodarwinismo partendo dalle considerazioni di Fantappiè
e dalla sintropia.
La
dott.ssa Mautino a queste parole del prof. Pennetta reagisce dicendo
che quella che si presenta altro non è che la “teoria
del cuneo” della
quale il Cicap,
e Query,
si erano già più volte occupati.. che aveva offerto lo
spunto anche per un interessante articolo
su CS.
A
questo punto è inevitabile parlare della posizione del CICAP
riguardo l’evoluzione ed il neodarwinismo.
Il
CICAP ,a suo dire,non difende la teoria neodarwiniana,
ma occupandosi di paranormale e pseudoscienze va ad affrontare tutto
quanto concerne “creazionismo” (con l’accezione
detta sopra) ed ID (Intelligent
Design,che rientrerebbero
nell’ambito delle pseudoscienze. Anche riguardo
all’ID su Cs si è avuto modo di dire che non sia
scienza, e vorrei proporre riguardo questo ciò che
sintetizzavo in un mio
commento qua.
Il
punto ,quindi, sintetizza Pennetta, è
che il dubbio o è fondato o è infondato, e girarci
intorno è solo una “presa
per il cuneo”. Durante il
dibattito che è sorto in seguito a questo breve ma intenso
scambio fra la dott.ssa Mautino e il prof.Pennetta,
quest’ultimo afferma in trasmissione di aver trovato anche
(così come anche alcune volte in alcuni dibattiti su CS)
persone ragionevoli; tuttavia, come inevitabilmente accade, si
manifesta anche in queste una certa insistenza che necessita il dover
ripetere e approfondire sempre i medesimi concetti, gli stessi
argomenti senza che si arrivi alle conclusioni ed al nocciolo della
questione, ma si rimane impelagati in un continuo dettagliare e
ripetere che non porta oltre quanto detto nei primi scambi di
pensiero. Come da copione, racconta Pennetta, a porre fine a questo
“loop comunicativo “ sono arrivati gli “scassatori”,
i “guastatori” che, fra l’altro, pongono in verità
fine al dialogo propriamente detto. Si è arrivati così
a leggere tutta una serie di illazioni, offese, toni
inappropriati, scherni, clichè antidarwinisti e
quant’altro che nulla avevano a che fare con un dialogo serio
ne con la discussione e che in un sito, blog o altro di un certo
livello avrebbero avuto quantomeno un freno, cosa che su Query non
hanno avuto.
Ma
poi quando invece interviene il dott. Fratus, ciò che stava
degenerando, nonché l’intero “dibattito” si
arresta di colpo.
Fratus
nel suo unico commento chiede alla dott.ssa
Mautino:
quali
sarebbero le posizioni non scientifiche esposte dal dott. M. Georgiev
e dall’ing S. Bertolini che hanno rappresentato e rappresentano
il creazionismo in Italia.
A
tal domanda la mautino risponderà di non averli nominati, ma
Fratus ricorda in trasmissione che se si nomina il creazionismo in
Italia inevitabilmente si nominano quelle due figure che lo e l’hanno
rappresentato. Fratus continua poi nel suo commento domandando se
Jhon Sanford ,F.Catalano et al. non siano
scienziati, ed eventualmente
perché,visto che lo sono e collaborano con dei creazionisti.
ratus
prosegue poi ricordando come il neodarwinismo appaia,
si comporti,sia una vera ideologia, e non scienza, riportando
delle citazioni. A tutto ciò la
Mautino risponde invece con un invito a non uscire dalla discussione
dirottando su altri argomenti,cosa che avrebbe forse, dico forse,
dovuto fare prima all’arrivo dei “guastatori”.
A
questo punto si arriva allora a considerare se non vi sia della
discriminazione vera e propria verso chi critica il neodarwinismo.
Il prof.Pennetta ricorda infatti che,sempre nel corso di questo
dibattito su Query, ad un certo punto aveva proposto i calcoli, gli
studi e le conclusioni di
un professore
di matematica applicata e astronomia dell’University
College Cardiff, Chandra
Wickramasinghe, che commentò:
La
probabilità della formazione spontanea della vita dalla
materia inanimata è uno su un numero con 40.000 zero dopo
di esso… È grande abbastanza da seppellire Darwin
e tutta la teoria dell’evoluzione. Non c’era alcun
brodo primordiale, né su questo pianeta né su alcun
altro e, se l’inizio della vita non fu un caso, deve per
forza essere stato il prodotto di una intelligenza risoluta.
Che
collaborò con F.Hoyle fra
le varie cose,appunto nel libro ”“Evolution
from Space”, dove lo stesso F.
Hoyle apprezzato fisico ed
astronomo evoluzionista britannico,scrisse che:
In
verità, tale teoria (l’abiogenesi avvenuta non con
meccanismi neodarwiniani ma causa qualche “intelligenza”)
è tanto ovvia che ci si chiede perché non è
ampiamente accettata come evidente per se stessa. İ motivi sono
psicologici piuttosto che scientifici.
Segue
su parte 2
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