Domanda
posta da un lettore di AISO
vi ringrazio per la vostra battaglia
contro la menzogna evoluzionista.
Nel complimentarmi, chiedo cortesemente un chiarimento
in ordine alle osservazioni a mezzo telescopio, che proverebbero,
nell'esaminare la formazione di galassie lontanissime, le diverse
fasi di evoluzione cosmologica...
ringrazio anticipatamente
saluti
Aiso
risponde
In
relazione alla domanda posta circa l'evoluzione dell'universo ritengo
di dover chiarire che non ci sono – a mio parere –
elementi di contraddizione tra l'evoluzione dell'universo a partire
dal Big Bang e il racconto biblico della Creazione.Nel merito
quest'ultimo introduce il racconto con “ In principio Dio
creò i cieli e la terra... (Gen. 1,1)
Pertanto il racconto
parla di un principio, di un inizio di tutte le cose, senza però
collocarlo temporalmente.
I dati cosmologici
più recenti ( calcolo della costante di Huble) permettono di
stabilire che l'universo si sia formato circa 14,5 miliardi di anni
fa.
Ulteriori
conferme circa l'origine remota dell'Universo ci giungono dal
cosiddetto “ red schift” (spostamento delle righe
spettrali verso il rosso , cioè effetto Doppler
elettromagnetico) e dalla radiazione cosmica di fondo a 3 °K che
rappresenterebbe l'eco fossile del Big Bang.
Le osservazioni
astronomiche attraverso i radiotelescopi o i telescopi ottici
consentono di ipotizzare il processo di evoluzione dell'universo
dall'istante iniziale sino alla sua configurazione attuale.
Rimane tuttavia
inaccessibile alla nostra conoscenza l'evoluzione dell'universo al di
sotto del tempo di Planck ovvero nell'intervallo 0 -
sec.
Questo limite
imposto dalle leggi della fisica, riduce a mere speculazioni
matematiche tutte le più recenti teorie sull'origine
dell'universo attraverso le fluttuazioni del vuoto quantistico.
Ferdinando Catalano
Nota
Aiso
specifica che il Big Bang non è scienza Galileiana e che molti
scienziati non la ritengono adeguata per spiegare l’origine
dell’universo. A tale proposito presentiamo un interessante
articolo di Mihael Gerogiev:
http://www.origini.info/Articolo.asp?id=70
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