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CREAZIONISMO IN CRESCITA IN TUTTO IL MONDO
di F. Fratus - 26/04/12
 



Non esista dibattito e contestazione reale sull’evoluzionismo; questa è la constatazione dei neodarwinisti italiani. La realtà è ben diversa , sostanzialmente molto differente da quello che ci viene raccontato da quasi tutti i media in Italia. La preoccupazione per quanto si sta verificando nel mondo è stata espressa dallo stesso R. Dawkins in una intervista rilasciata 11 settembre del 2009 al giornale sudafricano Mail&Guardian in cui dichiarava: “quando la mia carriera accademica iniziò, probabilmente c’era altrettanta ignoranza ma meno opposizione attiva”. Cosa dice in sostanza l’ex divulgatore scientifico di Oxford? Che oggi vi sono molte piu’ persone che negano la storia dell’origine dell’uomo in senso materialista, tra queste persone vi sono moltissimi scienziati tanto che lo stesso Dawkins, recentemente, ha dovuto negare di essere un ateo in quanto non gli è possibile negare l’esistenza di Dio. Un bel passo indietro per chi ha scritto testi come “il gene egoista” e “l’illusione di Dio”.

In tutto il mondo si stanno sviluppando studi e ricerche in ambito creazionista con risultati sorprendenti che negano fortemente possibilità di interpretazione dei dati scientifici tramite il neodarwinismo. Vediamo un po’ cosa succede nel mondo: in Canada si studiano le due tesi contrapposte, evoluzionismo e creazionismo,  e non vi sono impedimenti costituzionali. In Australia nessun impedimento costituzionale e il creazionismo viene insegnato in molte scuole pubbliche.  Anche in Cina si è verificato una grossa attività creazionista tanto che la casa editrice comunista alla fine degli anni ’90 ha pubblicato due dei piu’ famosi saggi dell’Intelligent Designer: Processo a Darwin di P. Johnson e La scatola nera di M. Behe. In America latina i movimenti creazionisti sono molto forti e in continua crescita. Arrivando in Europa le cose non cambiano, in Gran Bretagna vi è la più anziana delle associazioni creazioniste  e non vi sono impedimenti istituzionali, nel 2008 il sondaggio Ipsos/ Mori ha rivelato che il 29% dei professori di scienze pensa che il creazionismo debba essere insegnato nelle ore di scienze come evoluzionismo e teoria del Big Bang.  In Germania l’attività creazionista è molto fervente tanto che in Europa molte scuole in cui si insegna il creazionismo usano il manuale di biologia dei due professori tedeschi  R. Junker e S. Scherer: Evoluzionismo, trattato critico (tradotto anche in Italia e pubblicato da Gribaudi editore). In Olanda nel 2005 il ministro all’istruzione M. van der  Hoeven cercò di promuovere il dibattito tra modello neodarwinista e creazionista scatenando polemiche che vennero riportate anche sulla rivista Science. Non vi sono restrizioni specifiche e alcuni istituti insegnano il creazionismo nelle materie di scienze.  Anche in Belgio, Francia e Spagna negli ultimi anni il movimento creazionista è cresciuto in tutti i campi: in quello economico, di  iscritti e soprattutto di professori  in materie scientifiche. In Russia è stato pubblicato un apposito manuale di biologia per le scuole superiori: biologia 10-11, di Y.P. Altuhov e S.Y. Vertjanov. In conclusione direi senza problemi che come nel campo delle scienza anche in quello dell’attualità scientifica gli evoluzionisti hanno paradigmi per cui la realtà viene loro offuscata, in tutto il mondo l’evoluzionismo è sotto attacco in ambito scientifico e proprio per questo motivo molti professori, scienziati e studiosi credono che un dibattito libero e serio sia auspicabile per il bene della scienza. I dati riportati sono riferibili al mondo creazionista, se poi si considerano gli attacchi al neodarwinismo derivanti da antievoluzionisti in generale e dall’Intelligent  Designer allora è evidente che la situazione è ben differente da quello che ci raccontano in Italia.



 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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