Non esista dibattito e contestazione reale sull’evoluzionismo;
questa è la constatazione dei neodarwinisti italiani. La
realtà è ben diversa , sostanzialmente molto differente
da quello che ci viene raccontato da quasi tutti i media in Italia.
La preoccupazione per quanto si sta verificando nel mondo è
stata espressa dallo stesso R. Dawkins in una intervista rilasciata
11 settembre del 2009 al giornale sudafricano Mail&Guardian in
cui dichiarava: “quando la mia carriera accademica iniziò,
probabilmente c’era altrettanta ignoranza ma meno opposizione
attiva”. Cosa dice in sostanza l’ex divulgatore
scientifico di Oxford? Che oggi vi sono molte piu’ persone che
negano la storia dell’origine dell’uomo in senso
materialista, tra queste persone vi sono moltissimi scienziati tanto
che lo stesso Dawkins, recentemente, ha dovuto negare di essere un
ateo in quanto non gli è possibile negare l’esistenza di
Dio. Un bel passo indietro per chi ha scritto testi come “il
gene egoista” e “l’illusione di Dio”.
In tutto il mondo si stanno sviluppando studi e ricerche in ambito
creazionista con risultati sorprendenti che negano fortemente
possibilità di interpretazione dei dati scientifici tramite il
neodarwinismo. Vediamo un po’ cosa succede nel mondo: in Canada
si studiano le due tesi contrapposte, evoluzionismo e creazionismo,
e non vi sono impedimenti costituzionali. In Australia nessun
impedimento costituzionale e il creazionismo viene insegnato in molte
scuole pubbliche. Anche in Cina si è verificato una
grossa attività creazionista tanto che la casa editrice
comunista alla fine degli anni ’90 ha pubblicato due dei piu’
famosi saggi dell’Intelligent Designer: Processo a Darwin di P.
Johnson e La scatola nera di M. Behe. In America latina i movimenti
creazionisti sono molto forti e in continua crescita. Arrivando in
Europa le cose non cambiano, in Gran Bretagna vi è la più
anziana delle associazioni creazioniste e non vi sono
impedimenti istituzionali, nel 2008 il sondaggio Ipsos/ Mori ha
rivelato che il 29% dei professori di scienze pensa che
il creazionismo debba essere insegnato nelle ore di scienze come
evoluzionismo e teoria del Big Bang. In Germania l’attività
creazionista è molto fervente tanto che in Europa molte scuole
in cui si insegna il creazionismo usano il manuale di biologia dei
due professori tedeschi R. Junker e S. Scherer: Evoluzionismo,
trattato critico (tradotto anche in Italia e pubblicato da Gribaudi
editore). In Olanda nel 2005 il ministro all’istruzione M. van
der Hoeven cercò di promuovere il dibattito tra modello
neodarwinista e creazionista scatenando polemiche che vennero
riportate anche sulla rivista Science. Non vi sono restrizioni
specifiche e alcuni istituti insegnano il creazionismo nelle materie
di scienze. Anche in Belgio, Francia e Spagna negli ultimi anni
il movimento creazionista è cresciuto in tutti i campi: in
quello economico, di iscritti e soprattutto di professori in
materie scientifiche. In Russia è stato pubblicato un apposito
manuale di biologia per le scuole superiori: biologia 10-11, di Y.P.
Altuhov e S.Y. Vertjanov. In conclusione direi senza problemi che
come nel campo delle scienza anche in quello dell’attualità
scientifica gli evoluzionisti hanno paradigmi per cui la realtà
viene loro offuscata, in tutto il mondo l’evoluzionismo è
sotto attacco in ambito scientifico e proprio per questo motivo molti
professori, scienziati e studiosi credono che un dibattito libero e
serio sia auspicabile per il bene della scienza. I dati riportati
sono riferibili al mondo creazionista, se poi si considerano gli
attacchi al neodarwinismo derivanti da antievoluzionisti in generale
e dall’Intelligent Designer allora è evidente che
la situazione è ben differente da quello che ci raccontano in
Italia.
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