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AFFINITA' PIANTE-CERVELLO UMANO
Feedback da anonimo - 23/05/12
 


Domanda posta da un lettore di AISO


Salve,mi rendo conto che l'argomento potrebbe essere in qualche misura oltre i confini di ciò di cui A.I.S.O. si occupa.

Di recente ho letto alcuni articoli sui neurotrasmettitori del cervello umano che mi hanno fatto riflettere.

In particolare mi ha colpito il fatto che il nostro cervello sia dotato di un sistema di "endocannabinoidi". Esistono cioè dei neurotrasmettitori, prodotti dal nostro stesso organismo, che sono estremamente simili, da un punto di vista molecolare, ai cannabinoidi di origine vegetale (cannabis).

I recettori CB1 e CB2 sono ricettivi quindi per tali molecole, sia endogene che esogene.

Il dato mi ha fatto riflettere sulla finalità di certe sostanze negli organismi vegetali.

E' un caso oppure no che in natura esistano sostanze prodotte da piante che agiscono come una sorta di "chiave" per delle "serrature" presenti nel cervello umano?

Da ciò che conosco di AISO, mi verrebbe da pensare che non siate molto inclini a concludere che il caso governi ciò che riguarda il creato.

Se non mi sbaglio, allora la conclusione più ovvia potrebbe essere che il Creatore abbia messo tali piante a disposizione dell'uomo per qualche ragione.

Che cosa pensate al riguardo?

Grazie,


Aiso risponde


Effettivamente nel cervello umano esistono dei ricettori dei cannabinoidi e precisamente il cb1 e cb2 ;essi sono delle proteine che unendosi ai cannabinoidi endogeni che derivano dall'acido arachidonico innescano delle reazion i enzimatiche a cascata che determinano alla fine degli effetti antiadrenalinici e quindi antistress provocando sedazione,stato euforico,azione antidolorifica ,azione ipotensiva ecc..Queste sostanze sono presenti anche in certi vegetali ed è noto che possono essere usati ed abusati dall'uomo con effetti anche negativi.Ma esistono in natura altri casi simili ;ad esempio il cervello umano secerne anche in caso di stress sia psichico o fisico anche le endorfine che sono sostanze morfino-simili che hanno anch'esse l'effetto di combattere lo stress.Le stesse sostanze sono prodotte da alcune piante come il papavero che produce l'oppio da cui si ricava la morfina che può essere usata in modo benefico e curativo dal medico per combattere i gravi dolori cronici ma può essere anche usato come stupefacente creando tossicodipendenza.Come si vede tutte queste sostanze testè descritte hanno un'azione ambivalente,possono fare male o fare bene aseconda dell'uso che se ne fa.Ci sono altre piante che producono sostanze medicamentose ,la più famosa per esempio è la digitale purpurea che produce la digitale che ancora oggi combatte lo scompenso cardiaco.In realtà gli esseri viventi,animali e piante non sono entità isolate ma collaborano tra loro anche nelle azioni benefiche

e ,per la verità anche nelle azioni dannose ,come per esempio funghi velenosi ,serpenti velenosi ,tossine batteriche .Come mai ci siano anche azioni dannose per l'uomo nella natura non mi sembra che sia un problema scientifico ma semmai teologico e in questo io non sono in grado di entrarci.Però una cosa è sicura ,anche gli organismi che sono dannosi per l'uomo sono altamente progettati e rivelano in modo lampante una intelligenza progettuale.

Cari saluti Nunzio Nobile medico-chirurgo





 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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