Su Sette (il settimanale del
Corriere della Sera), Rosa Alberoni nella sua consueta rubrica intitolata
Lettere... con domanda, risponde ad un quesito di un lettore sull'origine
dell'uomo, dando una risposta che ci trova in profonda sintonia.
da "Sette" ("Corriere
della Sera") n. 42, del 19/10/2000, p. 299.
Monod sostiene che l'uomo
è emerso per caso dall'universo, e Paul Davies che l'universo ha generato degli
esseri umani coscienti e la nostra esistenza è stata voluta. Lei ritiene che
siamo qui "per caso" oppure che qualcuno ci ha messo "di proposito"?
Nicola
Discenza
[...] Nulla nasce per
caso. Noi uomini i nostri oggetti dobbiamo costruirceli partendo da un progetto,
da un'idea. La scienza ha utilizzato il concetto di caso e di probabilità. Monod
spiega l'evoluzione con la combinazione casuale di molecole. [...] Le ricerche
più recenti, però, mostrano che, con questi meccanismi, il tempo necessario
sarebbe stato enormemente maggiore. [...] Davies rifiuta l'ipotesi del caso e
pensa che tutto sia frutto di una volontà. Idea che aveva anche Albert Einstein
il quale affermava, contro la teoria quantistica e probabilistica di Max Planck
che "Dio non gioca a dadi". [...] Molti filosofi e molti scienziati cercano di
scacciare Dio dicendo che impedisce il progresso. Ma Dio è rimasto e il
progresso è continuato. La scienza si occupi di scoprire le leggi della natura.
Se deborda da questo compito è arrogante.
Rosa
Alberoni rosa.alberoni@alberoni.it
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