Sul
sito Lo Sgamato
(http://www.losgamato.it/2012/02/12/intervista-a-telmo-pievani-per-il-darwin-day-2012/)
è possibile leggere l’intervista a Telmo Pievani sul
Darwin day; come sempre il nostro professore pecca di arroganza e
presunzione per giungere a giudizi senza mai dare risposte a domande
a cui gli evoluzionisti arrancano da sempre: da dove nasce la vita?
dove sono gli anelli di congiunzione tra le diverse specie? Quali
sarebbero le mutazioni positive che sviluppano nuove informazioni?
Etc. etc. Già alla prima risposta Pievani omette la verità,
l’importanza di Darwin in confronto a Wallace è data dal
fatto che il primo era uno studioso di teologia che voleva farsi
pastore, il suo lavoro, quindi, era più consono allo sviluppo
del pensiero post rivoluzione industriale e culturale avvenuta
tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800. Darwin è
stato l’uomo giusto al momento giusto.
Durante
l’intervista Pievani parla di falsità da parte di coloro
che negano validità alla teoria di Darwin, è molto
singolare questa sua dichiarazione visto che il passato è
pieno di errori e di vere menzogne create ad hoc da parte di
scienziati evoluzionisti. Pievani esalta la figura di Darwin come
illuminato cha ha contribuito a dare luce al mondo intero,
dimenticando che proprio nelle parti in cui esalta la capacità
di Darwin “…fu
anche molto pronto ad ammettere i suoi punti deboli e a tenere in
considerazione seriamente le obiezioni degli avversari.”
nega che oggi proprio lui e gli evoluzionisti non sono in grado di
fare la stessa cosa arrivando a falsificare la teoria della
complessità irriducibile nei contenuti e nella spiegazione
(http://antidarwin.wordpress.com/2012/02/09/pikaia-e-le-sue-baggianate/);
la visione dogmatica degli evoluzionisti è un male assoluto
nella scienza.
Alla
terza domanda il professore Pievani cade nel ridicolo, gli viene
chiesto cosa intendeva Darwin per “mutazioni casuali”. Il
nostro professore risponde seriamente e ovviamente in modo convinto
che Darwin intendeva che erano casuali. La sua spiegazione è
di sostanza e rivelatrice, Darwin riteneva che le mutazioni sono
casuali, una spiegazione molto scientifica ed esaustiva.
Continuando
la nostra lettura ci sovvengono sempre maggiormente sorrisi
sconfortanti per la spiegazione sul neodarwinismo: “è
in fase di profonda e feconda revisione ed estensione, come è
bene che sia per ogni programma di ricerca scientifico in salute. La
spiegazione evoluzionistica è diventata più pluralista:
circa i modi e i tempi delle speciazioni (a volte graduali, a volte
punteggiate);” insomma, è una teoria che non ha un
inizio in quanto non si sa da dove abbia origine la vita, nulla
su cui appoggiarsi in quanto le prove paleontologiche non esistono,
si sviluppa in diversi filoni che si contraddicono (esempio è
la teoria graduale con quella degli equilibri punteggiati) ma resta
un fatto tanto certo quanto inspiegabile.
Continuando
si legge: “Sostenere che la teoria darwiniana sarebbe
diventata un’ideologia è una totale imbecillità.”
Qui Pievani diviene lui stesso ciò che accredita ad altri
visto che basta leggere le citazioni di diversi autorevoli scienziati
evoluzionisti per confermare che il dogma evoluzionista è
ideologia, uno per tutti:
“Noi
difendiamo la scienza nonostante l’evidente assurdità di
alcune delle sue affermazioni e la tolleranza della comunità
scientifica per delle favole immaginarie... perché abbiamo un
impegno materialista aprioristico... Non è che i metodi e le
istituzioni della scienza ci obbligano ad accettare una spiegazione
materialista dei fenomeni, ma al contrario, siamo costretti dalla
nostra adesione aprioristica alle cause materiali... Questo
materialismo è assoluto, perché non possiamo permettere
l’accesso a Dio.”
Richard
Lewontin
Non
è una posizione ideologica caro Pievani? Hai difficoltà
a comprendere cosa dicono i tuoi “soci”? Riporto anche
ciò che ha dichiarato Todd Scott, biologo dell’Università
di Kansas: “Anche se tutti i dati indicano un progettista
intelligente, una tale ipotesi è esclusa dalla scienza perché
non è naturalista”.
Queste
sono solo due delle molteplici dichiarazioni in cui si esprime un
sostanziale concetto e cioè che la teoria di Darwin è
valida in quanto è materialista. Questa è una posizione
ideologica, quindi chi sono gli imbecilli?
Pievani
ci dice poi che l’evoluzione è un fatto, ma ci fornisca
una vera prova empirica e sperimentale e non aprioristiche certezze
basate su interpretazioni di dati, sono gli evoluzionisti che
continuano a sbagliare. L’ultimo caso è quello
riguardante la resistenza dei batteri agli antibiotici:
http://www.origini.info/Articolo.asp?id=452.
L’atteggiamento
di Pievani è assolutamente da incompetente quando scrive: “Ma
vedo che ormai la tesi del darwinismo come ideologia è
sostenuta soltanto da qualche frangia di estremisti, dai
fondamentalisti religiosi e da qualche poveraccio isolato in cerca di
visibilità sul web”. Potrei fare un elenco di scienziati
che sono molto più autorevoli di lui e hanno un nome di
livello mondiale, tra loro si trova un certo Dr.
J. C. Sanford, inventore del ‘gene gun’ e autore di
Genetic Entropy & The Mystery of the Genome. Lo legga Pievani e
comprenda così che vi sono eminenti scienziati a sostenere che
la teoria di Darwin è una stupidata. J. C. Sanford, come
Antony Flew, era ateo e proprio grazie alla scienza si è
ricreduto e ha pubblicamente affermato che l’evoluzione della
specie non è scienza…
Per
concludere: “L’evoluzione darwiniana –
quali che siano le altre sue virtù – non fornisce
un’euristica vantaggiosa alla biologia sperimentale”
Philip S. Skell, Professore Emerito della Pennsylvania State
University e membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze
Fabrizio
Fratus
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