ECO CREAZIONISTA
Articoli
Recensioni
Rassegne Stampa
Lettere
Eco dei Lettori
Eventi, Interviste
Bibbia & Scienza
Archivio
 
 
 
 
SVILUPPO EMBRIONALE E PROGRAMMA GENETICO
di Jonathan Wells - 17/02/12 -
 




Molti biologi ritengono che lo sviluppo embrionale è controllato da un programma genetico codificato nel DNA. Altri biologi sostengono che lo sviluppo non può essere ridotto a un programma genetico. Anche se il DNA è coinvolti nello specificare le sequenze di aminoacidi delle proteine, altre fonti di informazioni sono necessarie per specificare la struttura tridimensionale dell'embrione. Una di queste fonti è un sistema di coordinate spaziali comunicati, in parte, da un campo elettrico endogeno - che è, un campo elettrico generato dallo stesso embrione.

Nel 1950, il chimico danese Jens Skou scopri’ che le membrane delle cellule viventi contengono canali complessi per pompare fuori tre ioni di sodio per ogni due ioni di potassio pompato. Dal momento che gli ioni di sodio e potassio sono entrambi portatori di una carica elettrica di +1, l'interno della cellula diventa elettricamente negativa rispetto all'esterno, risultando in un campo elettrico endogeno.

Nel 1970, Lionel Jaffe e Richard Nuccitelli dell’ American biofisici Inventarono una sonda in grado di misurare i campi elettrici endogeni. Jaffe, Nuccitelli e altri hanno continuato a dimostrare che i campi endogeni sono generati nella rana e negli embrioni di pollo (tra gli altri), e che tali campi possono controllare il comportamento delle cellule durante lo sviluppo. Nel 1995, gli ingegneri biomedici Richard Borgens e Riyi Shi hanno proposto che i campi elettrici endogeni potessero fornire coordinate spaziali per la creazione di pattern embrionale.

Recentemente, il biologo Dany S. Adams  insieme a suoi colleghi della Tufts University  hanno scoperto un modello mai visto prima, segnali bioelettrici in embrioni di rana che gioca un ruolo nello sviluppo volto. Quando il biologo Michael Levin Tufts University e i suoi colleghi hanno manipolato artificialmente questi segnali, gli embrioni colpiti negli occhi hanno avuto risposte molto contrastanti.

Sebbene i sostenitori del programma genetico potrebbero sostenere che tali campi elettrici endogeni sono completamente specificate da informazioni nel DNA, io credo non lo siano. Esperimenti in organismi unicellulari indicano che i modelli a membrana sono determinate dalla pre-esistente membrane e non dal DNA. Quindi, anche se i componenti molecolari dei singoli canali di sodio-potassio possono essere codificati in sequenze di DNA, la disposizione tridimensionale di quei canali - che determina la forma del campo elettrico endogeno - rappresenta una fonte indipendente di informazioni negli embrioni.





 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

Contatto | Links | Informazioni | Iscrizione | Contributi