Articolo
scritto da un lettore di AISO
Probabilita'
della nascita spontanea della vita.
Viviamo perché migliaia di
proteine diverse, organizzate in modo molto complesso, funzionano
opportunamente insieme. Pensando ai foglietti illustrativi delle
medicine, sappiamo quanti guai puo' causare una singola proteina. Per
parlare di vita, bisogna utilizzare i grandi numeri. Pochi hanno il
tempo e la voglia di farlo. Per chiarirci le idee, propongo un
esempio.
Immaginiamo l'Universo conosciuto
pieno d'acqua. Con la potenza del pensiero comprimiamo tutta questa
acqua nella punta di una biro. Otteniamo una sferetta d'acqua
superdensa. Riempiamo tutto l'universo di queste sferette superdense.
Otterremo un "Universo superden-so", che conterrebbe circa
10 elevato a 200 molecole d'acqua. Supponiamo che un nostro amico
abbia perso un oggetto in questo universo compatto. Avrebbe qualche
probabilità di ritrovarlo?
Immaginiamo ora di avere a
disposizione i venti amminoacidi che formano la vita. Decidiamo di
costruire tutte le possibili proteine contenenti 190 amminoacidi.
Quante sarebbero? E' sempre il numero descritto in precedenza, 10
elevato a 200. Sarebbero tuttavia proteine spaghetto, inutili.
Bisognerebbe avvolgerle in modo opportuno, per trasformarle in
proteine funzionanti. Consideriamo ora un ipotetico essere vivente
primordiale, che per sopravvivere ha bisogno, fra molte altre cose,
di una proteina specifica, fatta da centonovanta amminoacidi. Si
trova nella situazione di uno che cerca l' oggetto perso
nell'Universo superdenso. Sbagliando proteina, poi, potremmo avere il
veleno del cobra al posto dell'emoglobina.
Le nostre conoscenze attuali sono
queste e mai saranno smentite:
1) la vita si basa su reazioni e
organi molto complicati;
2) piccoli errori (proteina errata),
portano alla morte;
3) il caso non può aver
prodotto meccanismi o molecole molto complessi con pochi tentativi;
4) quindi per moltissimo tempo i
meccanismi erano perlomeno balordi.
Non ci sono allora grandi difficoltà
al formarsi spontaneo e casuale della vita?
I calcoli precedenti sono molto
sfavorevoli al caso. Tuttavia la realta' e' ancora piu' complessa.
Non di universo superdenso bisogna parlare, ma di multiverso
superdenso. Esistono infatti proteine costituite da ... 200, 201,
202,..... 1000...proteine. Per ognuna di esse si puo' ripetere il
ragionamento. La cosa si complica ulteriormente.
Passando da una proteina a quella che
ha un amminoacido in piu', la grandezza del nuovo universo e' 20
volte piu' grande del precedente. Invito a pensare all'universo delle
proteine costituite da 1000 amminoacidi. Questo per quanto riguarda
le probabilita'.
Leggo da sempre una rivista
scientifica, che pubblica regolarmente articoli sugli esseri viventi.
Ogni articolo contiene valutazioni piene di ammirazione .
Se grande e' la difficolta' di
produrre una nuova proteina, enormemente piu' difficile e' produrre
un organo. Pensiamo per esempio le ali per volare. Uno dei massimi
geni dell'umanita', Leonardo da Vinci, voleva arrivare a questo. Ha
studiato il volo di molti uccelli, molti ne ha sezionati per capire
come fare. E' riuscito solamente a produrre dei trabiccoli. Perche'?
Perche ogni organo richiede intelligenza conoscenze e capacita'
tecniche enormi.
Se pensiamo ad una mosca, dobbiamo
ammettere che e' una meraviglia tecnologica. Parte istatntaneamnete,
vola in silenzio, atterra in un punto qualunque. E' comandata da un
cervello di 1 mmc, capace di dirigere tutte le funzioni biologiche di
cui ha bisogno. Questo piccolo essere sarebbe una umuliazione per
noi, se prodotto dal Caso. Riconosciamo giustamente una grande
intelligenza a Rita Levi Montalcini, premio Nobel per avere
individuato una proteina. Non inventato, ma individuato. Credo che
inventare una proteina, senza copiare l'esistente, sia un compito al
di fuori di qualunque intelligenza umana. Ogni essere vivente e'
portatore di un numero enorme di soluzioni geniali a problemi
complicatissimi. I sostenitori dell'evoluzione casuale fanno salti
mortali per negare l'evidenza di un Creatore.. Devono sostenere che
il Caso produce casualmente ( nella realta' un numero immenso di
volte ) effetti meravigliosi. La terna Caso Necessita' Selezione
impressiona, ma bisogna ricordare che e' invertita.Bisogna dire
NECESSITA' CRITICA E IMPELLENTE, CASO, SELEZIONE. Un essere che ha
bisogno ( IMPELLENTE ) di emoglobina, non puo' aspettare qualche
milione di anni Parlando dell'occhio arrivano a dire (ultimo numero
di Le Scienze ) che non e' un progetto intelligente, e che
l'eventuale ingegnere progettista sarebbe da bocciare. Un grave
errore sarebbe la posizione invertita dei coni. Credo non sia un
errore, ma la necessita' di proteggerli da luce eccessiva, e
mantenerli al''interno di un tessuto nutritivo.Comunque l'importante
e' il suo ottimo funzionamento. Molte volte si e' parlato di errori,
ma poi si e' scoperto che non lo erano. Si e' parlato addirittura di
DNA spazzatura, ma poi...Ho letto che, l'inutile appendice, serve per
conservare la flora batterica utile all'intestino. Dopo una infezione
intestinale, a guarigione avvenuta, la flora sana contenuta
nell'appendice riforma una flora normale nell'intestino. Tutti gli
esseri sani funzionano perfettamente, ma l'evoluziosta deve cercare
qualche errore, e lo trova dove non capisce. I grandi progettisti
migliorano le loro macchine attraverso difetto-correzione. La natura
non puo' fare questo, un errore distrug-gerebbe il lavoro precedente.
Credo che i biologi, istruiti dagli errori fatti, dovrebbero essere
piu' umili. Se vogliono credere che il Caso riesce a fare cose
miracolose, lo credano. Dovrebbero pero' essere meno arroganti, con
quelli che credono in una Intelligenza Creatrice. Per chiudere,
ricordo che le loro ricerche procedono a tentativi, guidati dalle
conoscenze acquisite, ma pur sempre tentativi.
Piccola precisazione finale: "
il DNA di ogni essere vivente non e' fatto,come le proteine, da
qualche centinaio di amminoacidi, ma da qualche miliardo di giuste
proteine.
Prof.Renzo Busti
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