ECO CREAZIONISTA
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ANIMALI CRUDELI
Feedback da Valfredo - 09/09/11-
 

Domanda posta da un lettore di AISO


Spett.le redazione AISO:
Desideravo, se possibile avere una risposta su questo argomento:
Mi è capitato oggi di ascoltare il Sig. Pievani su RAI3 , stava pubblicizzando un suo libro ed ovviamante attaccava Dio definendolo cinico e crudele per il fatto che diversi animali ed insetti hanno comportamenti crudeli e addirittura sadici per procurarsi il cibo o far crescere la loro progenie , portando nella fattispecie a testimonianza l'esempio della  vespa che con il veleno immobilizza il bruco per poi depositare le larve dentro di esso etc. etc , forse tra i vostri articoli avevo letto una risposta a qualcosa del genere ma non riesco a trovarlo,ad ogni modo se poteste gentilmente dirmi il vostro pensiero in proposito
vi sarei davvero grato, perché alcune volte anche io faccio fatica a darmi una spiegazione su alcuni comportamenti animali apparentemente crudeli.

Ringrazio sentitamente.

 


Aiso risponde


Molti si sono posti questa domanda, partendo da Charles Darwin: “…non avevo alcun’intenzione di dare un’impronta atea al mio scritto. Ma confesso che non riesco a vedere,  chiaramente come altri e come desidererei, prove di un progetto e di benevolenza tutto attorno a noi. Mi sembra ci sia troppa miseria nel mondo. Non riesco a convincermi che un Dio benevolo e onnipotente avrebbe creato di proposito le Ichneumonidæ con l’espressa intenzione che si alimentassero all’interno dei corpi vivi dei vermi, o che un gatto dovesse giocare con i topi.”, Charles Darwin, lettera ad Asa Gray, 22 Maggio 1860. Da questa lettera si evince che questa riflessione era uno dei fattori che spinse Darwin a cercare una spiegazione che escludesse qualsia intervento divino per l'origine della vita su questa terra.

Dopo Darwin diversi hanno fatto la stessa rifllessione, incluso il famosissimo Sir David Attenborough Per decenni voce e protagonista dei più belli documentari sulla natura della BBC. Lui non accetta l'esistenza di un Dio che crea delle creature crudel1: "Quando creazionisti parlano di Dio che ha creato ogni specie come un atto distinto, citano sempre i colibrì, orchidee, girasoli ed altre belle cose. Io invece considero un verme parassita che sta forando l' interno dell'occhio di un bambino seduto sulla riva di un fiume nell'Africa occidentale, che lo porterà alla cecità. Gli chiedo, 'Mi state dicendo che il Dio in cui credete, detto da voi come un Dio misericordioso, che vuole bene ad ognuno di noi, state dicendo che Dio ha creato questo verme che non può supravvivere al di fuori del globo dell'occhio di un bambino innocente?' Questo non mi sembra coincidere con un Dio colmo di misericordia." , Buchanan, M, Wild, Wild Life, Sydney Morning Herald, The Guide, p. 6, 24 March 2003.  In un'altra occasione Attenborough ha affermato che il movimento ID (Disegno Intelligente) riguarda la teologia, mentre l'evoluzione riguarda la scienza. Nell' esempio dell'occhio del bambino, Attenborough usa un'argomento puramente teologico per screditare il creazionismo dimostrando una palese incongruenza nelle sue argomentazioni, come fanno molti evoluzionisti nel tentativo di screditare il creazionismo. Iniziando il suo discorso con l'atto creativo di ogni specie da parte di Dio, Attenborough costruisce un avversario di comodo per screditare il creazionismo. Dio non ha creato la fissità delle specie, ma specie con un patrimonio genetico sufficentemente ampio da consentire la variazione e la speciazione. La specie biblica non si può paragonare alla specie biologica secondo la definizione di specie di E.Meyer, perché si troverebbe più al livello fra genere o famiglia nella classificazione lineana.

Quello che Darwin, Attenborough e molti altri hanno fattto è di ignorare o non comprendere l'effetto che il peccato (la disubidienza dell'uomo a Dio) ha avuto su ogni forma di vita su questa terra, cioè la degenerazione di ogni specie, sia nel genoma, che nel fenotipo che nel comportamento. In principio quando Dio creò la terra ed ogni specie, non esisteva ne la morte, ne la sofferenza. Con l'avvenimento del peccato, dovuto ad una scelta dell'uomo, Dio è stato costretto a ritirare la mano sostenitrice, permettendo all'entropia di iniziare ad agire. Con questo inizia la degenerazione del genoma, l'accumulo delle mutazioni e l'adattamento all'ambiente (che può portare anche alla speciazione) secondo il meccanismo della selezione naturale. Ribadisco che i creazionisti accettano pienamente la selezione naturale come sostenuto dalla scienza, le prove empiriche e l'osservazione, ma questo non può portare mai all'evoluzione di nuove forme di vita al di fuori dei limiti della specie. La selezione naturale risulta sempre in una perdita del contenuto genomico, proprio come le mutazioni anche loro risultano sempre in una perdita di informazine genetica. L'evoluzione è un meccanismo radicalmente diverso che presume la creazione d'informazione genetica dal nulla, ma è privo di sostegno scientifico e rimane una mera ipotesi. Come concetto l'ipotesi dell'evoluzione necessità della sofferenza nel suo percorse di selezione degli esemplari più adatti alla sopravvivenza. La sofferenze e la morte sono strumenti fondamentali ed i “compagni intimi” dell'evoluzione.

Il mondo odierno sta vivendo e subendo le consequenze del peccato. La sofferenza e la crudeltà nel mondo vivente non sono voluti da Dio, ma sono il risultato della scelta dell'uomo. Come cristiani crediamo che Dio non ci ha abbandonati a questa crudeltà ma ha trovato una soluzione. Gesù Cristo ha sofferto ed è morto per noi cosiché noi non dovremmo più subire la pena della morte come conseguenza dei nostri peccati. Nella Bibbia troviamo la promessa che un giorno non ci sarà più ne la sofferenza ne la crudeltà. Apocalisse 21: 1 - 4:  Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi, e il mare non c'era più. E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». Quando vedo che la scienza sostiene il modello creazionista  per le nostre origini, come presentato nel racconto della creazione, allora posso avere fiducia che anche su quanto detto sulla terra ricreata. E' una bellissima promessa di speranza.

Stefano Bertolini

Presidente A.I.S.O.


 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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