Domanda posta
da un letttore di AISO
Ho
sentito una tua conferenza ad Alessandria due o tre anni fa ed ho
apprezzato il tuo modo di presentare le cose. Vorrei
anche complimentarmi per il tuo ultimo documento SMENTIAMO
L’EVOLUZIONE per la sua ampiezza ed organicità.
D’altro canto, vorrei, però, manifestarti
il mio dissenso (per quel che vale) sulla tua risposta “Prima
la luce e poi il sole?” apparsa un mese prima nella rubrica
Lettere. Ad una domanda sostanzialmente di tipo scientifico è
stata data una risposta soprannaturale, puramente ipotetica, senza
alcuna base nemmeno nel testo biblico di riferimento. Sono certo che
anche tu ti renda conto della sua debolezza. Con questo metodo
possiamo spiegare qualunque stranezza e trovare una soluzione
(sovrannaturale) a tutti i problemi, passati e futuri. Ma, in realtà,
non diamo spiegazioni, anzi dimostriamo che il racconto biblico preso
alla lettera non si accorda con quel poco che possiamo ipotizzare sui
fenomeni fisici avvenuti. Mi sembra che sia persino peggio del
tentativo di spiegare tutti i fossili con un solo diluvio. Da
ingegnere qual sei, se tu non avessi letto Genesi 1, ti verrebbe mai
in mente di spiegare la creazione in questo modo, con la terra che
gira su se stessa illuminata da una luce fissa diversa dal sole il
quale viene creato soltanto dopo la generazione di tutti i vegetali?
Se non fosse scritto nella Bibbia ma nei testi buddisti ne staremmo
ridendo tranquillamente. Io non riesco a darmi ragione di come,
dopo aver criticato (giustamente!) le ipotesi neo darwiniste, ci si
possa sentire autorizzati, non a proporre delle alternative basate
sulle stesse premesse scientifiche, ma a proporre una spiegazione che
di scientifico ha veramente poco. Nel documento
SMENTIAMO L’EVOLUZIONE le critiche sono tutte giuste: i dati
contrastanti sono enormi, il neodarwinismo è in crisi, ci
credono soltanto quelli che, per motivi ideologici, hanno bisogno di
una spiegazione naturalistica, una purchessia (dicono che è la
migliore disponibile). Ma cosa siamo in grado di proporre noi in
alternativa? La tua risposta mi pare che, oggi, sia: il Progetto
Intelligente. Bene anch’io ci vedo un progetto, ma, a parte
l’affermazione di principio, non ho trovato ipotesi su come
esso possa essere stato implementato. Ed inoltre, non mi pare proprio
che esso sia compatibile con una interpretazione letterale della
Genesi. Quindi siamo ancora in alto mare. Ho di recente
terminato un Master universitario su “Scienza e Fede”
presso la Facoltà Teologica cattolica di Torino ed ho discusso
la mia tesina proprio sull’Intelligent Design. Sono
arrivato a conclusioni non molto diverse da quelle di venti anni fa,
ma un poco più fondate e con una punta di originalità.
Mi permetto di inviarti il file della mia tesi. Ti
ringrazio in anticipo se troverai la voglia di leggerla.Non nego che
mi piacerebbe ricevere dei commenti da te e/o dagli altri validi
collaboratori di AISO, per un onesto scambio di opinioni. Con
affetto fraterno
Risponde
AISO
Carissimo
Marcello,
Come
chiaramente presentato nella tua tesi, i proponenti dell'ID nei loro
studi, laddove riconoscono il progetto intelligente, non cercano chi
o cosa sia questa intelligenza che ha dato origine al progetto. Fra i
loro esponenti si trova una larga banda di pensieri: da chi
riconosce il progetto intelligente ma non è proprio
interessato nell'autore, a chi cerca l'autore nella panspermia fino a
l'altra parte che è strettamente creazionista. Anche
nell'assegnazione di un'età della terra e della vita si
va dai classici milliardi/millioni di anni alla creazione recente di
migliaia di anni, e da un'evoluzione fino a certi livelli a
variazione solo per selezione naturale entro i limiti del baramino.
Chi fa parte del movimento ID non ci aderisce per convinzioni
personali/religiose sull'autore ma per lo studio scientifico
della complessità della vita e della cellula. Assolutamente il
movimento non va associato a convinzioni teologiche e
secondo me ha una base scientifica proprio perché chi ne fa
parte non ne fa parte per una particolare posizione religiosa. Esiste
una grande confusione su quello che è l'ID e secondo me questo
è dovuto ad un f raintendimento generato dagli
evoluzionisti, in parte dovuta dall 'ignoranza. Fra i
creazionisti puri (vita recente) non esiste alcun dubbio: l'ID non va
per niente associato al creazionismo. Secondo i creazionisti ,
coloro dell'ID che sostengono una certa eioluzione di millioni
di anni, come Dembski, si mettono in una posizione compromettente per
certe incongruenze e problemi che si auto creano. La visione del
mondo di Dembski non è sostenibile quando si considera la sua
teologia, ma questo non rende meno valido il suo lavoro scientifico
sull'ID. Molti creazionisti nonostante la dissociazione
dall'identificarsi con l'ID riconoscono il beneficio per la scienza
ed usano gli studi fatti dall'ID per sostenere alcune delle
loro posizioni.
Va ribadito che i creazionisti sono i primi a
riconoscere che il creazionismo, come l'ipotesi dell'evoluzione o
qualsiasi altro studio delle origini non può essere
riconosciuto come scienza operativa, perché non rispetta i
semplici criteri di una teoria scientifica, indipendente da quali
criteri si voglia applicare: quella della falsificabilità di
Popper (1), i 3 criteri dell'osservabilità, testabilità
e ripetibilità o i 3 livelli di credibiltà scientifica
di Zichichi (2). Gli evoluzionisti per i loro preconcetti rifiutano
di riconoscere il fatto che la loro ipotesi e solamente un'ipotese
ancora da verificare. Io preferisco usare i termini modelli per
cercare di collocare le evidenze e valutare le predizioni del
modello, come tu hai presentato nella tua tesi.
Nella tua
tesi fai riferimento a due argomenti ripetutamente a cui mi sentivo
di rispondere.
1) L'esperimento di Miller-Urey (si riconosce
solo Miller) del 1953 ha dimostrato niente, ZERO, a sostegno dell
'evoluzione con l'eccezzione che erano in grado di produrre catrame e
qualche amino acido. Perché dico questo? i) Le materie
prime erano sbagliate. Hanno escluso l'ossigeno nella loro miscela
'primordiale' di metano ed ammoniaca, perché con la loro
intelligenza sapevano che la presenza di ossigeno nell'ambiente
avrebbe distrutto le molecole che cercavano di creare. Si sa senza
dubbio che l'ossigeno era presente nell'atmosfera "primordiale".
ii) Le condizioni erano sbagliate. Usando la loro intelligenza
sapevano che le scintille, come la fonte di energia per la creazione
delle molecole, avrebbero a loro volta distrutto le molecole. Cosi
con un'intelligenza hanno creato un sistema circolatorio per
rimuovere le molecole create prima che le successive
scintilli potessero distruggerle . iii) I
risultati erano sbagliati. Hanno creato catrame (tossico per la vita)
e aminoacidi sia destrogiri che levogiri. Peccato che la presenza di
anche solo un aminoacido destrogiro avrebbe distrutto la vita perché
essa è composta esclusivamente da catene di aminoacidi
levogiri. Verso la fine della sua vita anche Miller stesso ha
amesso che il suo esperimento non ha provato un bel nulla a sostegno
dell'evoluzione.
2) Le cosidette imperfezioni delle forme di
vita create dall'intelligenza che sta dietro il progetto non è
un argomento utile agli evoluzionisti. Non è neanche un
avversario di comodo perché la loro posizione riflette una
certa ignoranza del progetto intelligente ed una arroganza per quello
che riguarda la propria posizione. i) Dio non ha creato gli
esseri viventi con delle imperfezioni al momento della creazione. Il
loro stato imperfetto attuale è il risultato di una
degenerazione dallo stato originale dovuto all'entropia sia al
livello genetico che dell'ambiente. ii) Alcuni disegni nel creato
sono stati classificati come "imperfetti" dagli esperti in
scienza. Sono imperfetti perché l'uomo è in grado di
produrre e ha effettivamente realizzato dei disegni più
perfetti o più efficaci? O forse perché l'uomo non ha
ancora capito la funzione del disegno a causa della sua
ignoranza? Prendiamo l'occhio del mammifero che viene esaltato ad
nauseam come esempio per eccellenza dell'organo che un essere
'intelligente (se esistesse) non avrebbe mai disegnato in
questo modo. Anche il Richard Dawkins da 20 anni lo cita
continuamente a sostegno della sua posizione non solo atea ma
anti-creazionista. Secondo Dawkins l’occhio (retina) invertito
preclude l’argomento a favore di un progettista. Non solo
l'uomo non ha mai realizzato un disegno che superi l'occhio nella sua
meraviglia (con l'associata funzione di lavorazione immagine e
interpretativa del cervello) ma è stato mostrato recentemente
senza alcun dubbio che il disegno dell'occhio e stato progettato
meravigliosamente. E' stato mostrato che le cellule Muller
trasmettono l’immaagine con minima distorsione come un pannello
di fibre ottiche. Solo nel 2010 è stato scoperto che le
cellule Muller riducono aberrazioni cromatiche e secondo McAlpine
“Sembra sbagliato, ma la strana struttura inversa della retina
dei vertebrati effettivamente migliora la vista.” (3).
Similmente Dr. Marshall (4), Oftalmologo dichiara che “L’idea
che l’occhio è connesso all’inverso risale da una
lacuna nelle conoscenze del funzionamento e l’anatomia
dell’occhio.” Da un'altro studio molto recente: “In
questo studio, metodi di propagazione di onde ci hanno permesso di
mostrare che la luce guidata nel volume retinale è un metodo
efficace e adatto per migliorare la resoluzione dell’occhio e
ridurre aberrazioni cromatiche." (5) Cosi uno dei argomenti più
importanti di Dawkins (che non è neache un esperto
sull'occhio) ora è crollato completamente.
Come ultimo
rispondo al tuo commento sulla mia risposta "Prima la luce e poi
il sole?". La scienza empirica ha ampiamente mostrato che
l'evoluzione è defunta, lasciando come unica alternativa il
modello creazionista. La scienza invece mi ha convinto ampiamente che
la selezione naturale, genetica, ed altri campi scientifichi ricadono
molto meglio nel modello creazionista per quello che riguarda la
scienza empirica. Questo mi da fiducia nell'interpretazione
creazionista delle nostre origini e con questo il racconto della
creazione della luce prima del sole. Mi spiace che non posso proporre
un quadro scientifico per questa sequenza, ma questa è la
realtà. Non sempre si può spiegare tutto con la
scienza. Tutto quello che segue dopo l'atto della creazione rientra
nel modello creazionista e si puo dare delle spiegazioni logiche e
scientifiche, ma l'atto della creazione necessità una fede nel
intervento supernaturale di Dio. Non necessità ricorrere al
supernaturale per spiegare ogni ignoto ed il creazionista serio non
lo fa - per questo gli scienziati creazionisti persistono
nelle loro ricerche all'avanguardia della scienza. Questa fede
nell'atto della creazione è molto diverso dal grande passo di
fede degli evoluzionisti per quanto riguarda la abiogenesi? In un
certo senso non cambia molto perché entrambi sono
posizioni di fede. In un'altro senso sono molto diversi perché
è stato chiaramente dimostrato che l'evoluzione non
spiega i fatti osservati dalla scienza empirica e cosi il modello
evoluzionista crolla e con questo l'abiogenesi diventa un enorme
passo di fede attraverso un vasto abisso - al punto che la scienza
non cerca nemmeno più di spiegare l'abiogenesi. Per questo
alcuni cercano l'origine della vita nella panspermia (cosi spostando
il problema della abiogenesi su'un altra pianta ) o comodamente
dichiarano che l'uomo è la dimostrazione dellì
l'abiogenesi . (principio antropico). Con il modello creazionista che
invece regge molto meglio all'indagine scientifica , l'atto
della creazione richiede solo un piccolo passo di fede. Alcuni
creazionisti prendono una posizione per cui l'universo e
la materia sono state create prima della vita sulla terra (anche
millioni di anni prima), ma rimangono fermi sulla vita recente e
creata nei sei giorni della creazione sulla terra. In questo caso il
problema della luce prima del sole della nostra galassia non esiste
più. Personalmente non prendo una posizione ferma su questo
punto perché non impatta in alcun modo il modello creazionisti
della vita recente a seguito del atto creativo di Dio.
Da una
posizione inizialmente evoluzionista ed ateo lo studio delle origini
mi ha portato a scartare l'ipotesi dell'evoluzione a favore del
creazionismo. Per me è stata la scienza che mi ha convinto
della veracità del racconto Bibblico (con anesso modello
creazionista), e con questo ho imparato a credere in quanto racconta
la Bibbia e sopratutto ad accettare e credere nel Dio della Bibbia.
Per me la Bibbia si è mostrata affidabile non solo per quello
che dice sulla creazione ma su Dio, su Gesù Cristo sul
peccato, sulla redenzione e per la salvezza che Gesù mi offre.
L'insieme della scienza e la fede per me è sufficiente per
accettare quello che ho scritto sulla sequenza della luce ma mi rendo
conto che per alcuni questo non è sufficiente e rispetto la
loro obiezione. Quanto ti scrivo sul modello creazionista e la mia
convinzione personale sul Dio della Bibbia mi convince che quanto
proposto dagli altri scritti religiosi non regge. E' solo la visione
del mondo cristiano dalla Bibbia che per me adeguatamente spiega
l'esistenza della vita, l'origine della morte, il perché della
sofferenza e le forme di vita su questa terra.
Grazie ancora
per il tuo interesse in AISO che si pone l'obbiettivo di continuare
ad informare il grande pubblico sulle questioni delle origini.
(1) Sono arrivato alla conclusione che il Darwinismo non è
una teoria testabile, ma un programma di ricerca metafisica.
K.Popper, Unended Quest: An Intellectual Autobiography [1974], Open
Court: La Salle, Ill., Revised Edition, 1982, p.168 (2)
“L’evoluzione della specie umana rimane quindi al di
sotto del 3º livello di credibilità scientifica.”
(Antonino Zichichi, “Perché io credo in colui che ha
fatto il mondo”, pag. 84) (3) McAlpine, K., Evolution gave
flawed eye better vision, New Scientist 206(2759), 8 May 2010. (4)
Dr George Marshall, Oftalmologo, B.Sc. (Hons.), M.Med.Sci., Ph.D.
Ophthalmic Science, C.Biol., M.I.Biol., docente di scienze oftalmiche
Sir Jules Thorn. (5) Labin, A.M., Ribak, E.N., Retinal
glial cells enhance human vision acuity, Physical Review Letters 104,
16 April 2010 | DOI:10.1103/PhysRevLett.104.158102.
Stefano
Bertolini Presidente AISO
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