Aldo
Piombino ha posto 22 questioni in seguito alla pubblicazione del
libro curato dal prof. Roberto de Mattei “Evoluzionismo: il
tramonto di una ipotesi”. Queste 22 questioni sono state
promosse entusiasticamente in internet fra i vari blog evoluzionisti
come un’ottima sfida al creazionismo. Va considerata
l’esperienza di Piombino che si è laureato in Scienze
Geologiche, ma secondo la sua biografia “non ho fatto il
geologo”. Le questioni vengono riprodotte per intero, corredate
delle relative risposte.
Premessa
A.Piombino: E' vero. Non sono un ricercatore universitario, come lo
sono invece tanti blogger scientifici. Proprio per questo mi sento
libero di rivolgere alcune domande al Vice Presidente del CNR, il
Professor Roberto De Mattei, che non solo è un
antievoluzionista, ma ha organizzato, come ho già scritto, un
convegno contro il darwinismo nella sede del CNR (convegno di cui
peraltro non c'è traccia nel sito di questa organizzazione).
Sono curioso di sapere come è possibile che oggi, quando
l'evoluzionismo regge alla prova dei fatti "al dì là
di ogni ragionevole dubbio," un vicepresidenza [sic] del
Consiglio Nazionale delle Ricerche, continui a contestarlo usando
allo scopo i locali di questa organizzazione pubblica, che gli ha
pure concesso 9.000 euro per stampare gli atti del suo workshop.
Ammetto di essere molto lungo, ma la capacità di sintesi
evidentemente non è il mio forte, e gli argomenti da toccare
sono troppo vasti. Quindi, Caro Professor De Mattei, La prego di
rispondermi o qui direttamente o inviandomi una E-mail al mio
indirizzo aldo.piombino@tiscali.it per sapere dove mi ha risposto in
modo che i miei 24 lettori ne siano informati.
17.
PAPA WOJTILA, L'ALLORA CARDINALE RATZINGER E L'EVOLUZIONISMO. Le
riporto testualmente, il punto 63 del documento “Comunione e
Servizio" del 2004 reperito nel sito wwww.vatican.va e di cui
l'allora Cardinale Ratzinger dovrebbe esserne il supervisore, se non
l'ispiratore:
“Secondo
la tesi scientifica più accreditata, 15 miliardi di anni fa
l’universo ha conosciuto un’esplosione che va sotto il
nome di Big Bang, e da allora continua a espandersi e a raffreddarsi.
Successivamente sono andate verificandosi le condizioni necessarie
per la formazione degli atomi e, in epoca ancora successiva, si è
avuta la condensazione delle galassie e delle stelle, seguita circa
10 miliardi di anni più tardi dalla formazione dei pianeti.
Nel nostro sistema solare e sulla Terra (formatasi circa 4,5 miliardi
di anni fa) si sono create le condizioni favorevoli all’apparizione
della vita. Se, da un lato, gli scienziati sono divisi sulla
spiegazione da dare all’origine di questa prima vita
microscopica, la maggior parte di essi è invece concorde
nell’asserire che il primo organismo ha abitato questo pianeta
circa 3,5-4 miliardi di anni fa. Poiché è stato
dimostrato che tutti gli organismi viventi della Terra sono
geneticamente connessi tra loro, è praticamente certo che essi
discendono tutti da questo primo organismo. I risultati convergenti
di numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche inducono sempre
più a ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per
spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita sulla Terra,
mentre ci sono ancora divergenze di opinione in merito ai tempi e ai
meccanismi dell’evoluzione. Certo, la storia delle origini
umane è complessa e passibile di revisioni, ma l’antropologia
fisica e la biologia molecolare fanno entrambe ritenere che l’origine
della specie umana vada ricercata in Africa circa 150.000 anni fa in
una popolazione umanoide di comune ascendenza genetica. Qualunque ne
sia la spiegazione, il fattore decisivo nelle origini dell’uomo
è stato il continuo aumento delle dimensioni del cervello, che
ha condotto infine all’homo sapiens. Con lo sviluppo del
cervello umano, la natura e la velocità dell’evoluzione
sono state alterate per sempre: con l’introduzione di fattori
unicamente umani quali la coscienza, l’intenzionalità,
la libertà e la creatività, l’evoluzione
biologica ha assunto la nuova veste di un’evoluzione di tipo
sociale e culturale".
Noto
poi come Papa Giovanni Paolo II ha affermato alcuni anni fa che
“nuove conoscenze conducono a non considerare più la
teoria dell’evoluzione una mera ipotesi. È degno di nota
il fatto che questa teoria si sia progressivamente imposta
all’attenzione dei ricercatori, a seguito di una serie di
scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere” (Messaggio
alla Pontificia Accademia delle Scienze sull’evoluzione, 1996).
E'
vero poi che il messaggio del Papa riconosce che esistono “diverse
teorie dell’evoluzione” che sono “materialiste,
riduzioniste e spiritualiste” e quindi incompatibili con la
fede cattolica. Ma il punto fondamentale è che nel 2004 la
Chiesa aveva lanciato un messaggio molto chiaro: occorre adeguare la
teologia alle scoperte o, meglio, che la teologia faccia presente a
se stessa che le nuove scoperte pongono dei grossi problemi e deve
risolverli. A questo punto cito testualmente le sue parole: "d'altra
parte, nel campo cattolico, non manca chi rifiuta l’evoluzionismo
filosofico, ma accetta sul piano scientifico la teoria
dell’evoluzione. Tali posizioni, ieri ed oggi, nascono da un
complesso di inferiorità nei confronti della cultura laica,
caratteristico di chi non si sente sicuro delle proprie idee
cattoliche". Wojtila e Ratzinger appartengono forse a questa
categoria? Perchè il magistero della Chiesa si è
pronunciato così?
Non
posso rispondere per lui. Posso rispondere solo per me stesso e le
mie conclusioni a seguito di una lettura della Genesi ed un studio
approfondito nella scienza.
Non
si sente un po' sconfessato da queste parole?
No,
la mia posizione da credente è in perfetta armonia con quanto
scritto nella Genesi e quanto rivelato dalla scienza in ogni campo di
studio.
Perchè
ci sono eminenti scienziati credenti che sono convinti evoluzionisti,
come Padre George Coyne?
Un
credente che aderisce all’evoluzione, o alle sue molteplici
varianti, dovrebbe porsi alcune domande fondamentali:
Se
non crediamo nella Genesi, perché credere in tutto ciò
che segue nella Bibbia?
Se
la morte e la sofferenza ci sono state per milioni di anni prima
dell’esistenza dell’uomo e prima del peccato originale,
come possiamo attribuire la morte alle conseguenze del peccato?
Segue
una citazione testuale che dovrebbe far riflettere:
"È
chiaro che la comprensione della vita di Gesù e la Sua morte
sono la conseguenza dell’esistenza di Adamo e del frutto
proibito che lui ed Eva mangiarono. Senza il peccato originale, chi
ha bisogno di essere redento? Senza la caduta di Adamo in una vita di
costante peccato, culminata nella morte, quale ruolo rimane per la
Cristianità? Nessuno.” G.R. Bozarth, "The
Meaning of Evolution", American Atheist, 20 Sep 1979, p. 30
Perchè,
studiando le Scienze senza paraocchi ideologici, ma attenendosi ai
dati, tutti arrivano alle stesse conclusioni, cattolici, protestanti,
musulmani, buddisti, atei o altro che siano?
“senza
paraocchi ideologici” ????? TUTTI hanno preconcetti e
pregiudizi, e sono prevenuti, incluso i creazionisti ed gli
evoluzionisti. Siamo prevenuti perché siamo italiani e non
inglesi, e gli inglesi sono prevenuti perché cresciuti in
Inghilterra e non l’Italia. Sicuramente Piombino riesce ad
afferrare questo concetto? In un dialogo personale con Piombino dopo
il dibattito del 22 ottobre a Roma, si è espresso così:
“Se vedo un coniglio in una roccia so che non è del
Cambriano”; in questo ha espresso un pregiudizio. Uno
scienziato imparziale che vuole conoscere la verità e vuole
fare buona scienza avrebbe detto: “Se vedo un coniglio in una
roccia dovrò cercare di capire perché si trova nella
roccia.” Quod erat demonstrandum.
I
dati sono sempre gli stessi: cambia l’interpretazione.
“tutti
arrivano alle stesse conclusioni.” ????? I musulmani credono
che Allah ha creato il mondo. Moltissimi cattolici e protestanti
credono in un Dio Creatore.
Es.:
Comunità Cattolica Ecclesiae Domus, 55% degli Americani. Gli
atei per definizione non possono credere in un Dio Creatore. Esiste
il timore di controbattere il pensiero attualmente dominante presente
nell’ambito universitario.
Stefano
Bertolini
Presidente
AISO
Le
prime 13 risposte: http://www.origini.info/articolo.asp?id=395
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