Domanda posta da un lettore
di Aiso:
Salve, complimenti anzitutto per il lavoro “apologetico”
che fate. Io credo che Bibbia debba essere presa alla lettera in
quanto inerrante, ma solo nei testi originali. Molti cattolici
tendono ad adattare le Sacre Scritture ai giorni nostri, quando
dovrebbe essere il contrario. Ad esempio, quando nella Genesi (ma
anche in molte altre parti) si parla di “giganti”, i
cattolici credono che ci si riferisce a persone mediamente più
alte rispetto agli ebrei. Invece chiaro che la Bibbia si riferisce a
giganti nel vero senso del termine dato che vengono riportate le
misure del “letto” di un gigante ucciso (se non sbaglio)
da Mosè; o anche le misure in cubiti di Golia. Poi, nel libro
di Giobbe si parla di Behemoth...sulla versione della C.e.i. viene
usato il termine “ippopotamo”...ma cè scritto che
il behemoth “rizza la coda come un cedro”! quando si sa
che gli ippopotami hanno code molto piccole...io penso che si
trattasse di un dinosauro. La stessa cosa succede con il Leviatan. E
se questo fosse vero, se cioè si trattasse di dinosauri,
questo dimostra che uomini e dinosauri convivevano.Infine, nel libro
di Daniele si parla perfino di un drago, ucciso da Daniele stesso con
delle “polpette”. Io sono convinto che questi animali non
sono il frutto dell'esagerata fantasia degli autori biblici, ma la
descrizione di creature realmente esistite, a partire dai giganti,
stirpe dell'unione tra angeli decaduti e figli degli uomini, ad
arrivare ai dinosauri e ai draghi. Voi come la pensate?
Risponde AISO
Gentile Sig. Emiliano,
la ringraziamo per il suo continuo interesse in A.I.S.O. e le sue
frequenti domande. Concordo pienamente con il suo pensiero che il
Leviathan e Behemoth sono dinosauri. La Bibbia fa riferimento 30
volte nel vecchio testamento ad una parola ebraica ( con le sue
variazioni come tan, tannin, tannim, tannoth) che si traduce come
dragone. Es. Geremia 51:34, Salmo 74:13. Molti creazionisti credono
che quando la Bibbia si riferisce a dragoni, in effetti sta parlando
di dinosauri. Ci sono diverse prove della convivenza degli uomini sia
nell'arte che nella storia, come:
Il libro scientifico Europeo, Histroia Animalium dei 500
anni.
Antichi geroglifici indiani raffiguranti un sauropede sono
stai trovati nel River Canyon, Utah, U.S.A.
Antiche sculture degli Amerindian Acambaro che
rappresentavano dinosauri di terraccotta.
Vaso Cariana (Turchia), 530 A.C. Mosasaurus con altre
creature marine conosciute.
Arte Mesopotamica: un sigillo colindrico, 3300 A.C.: una
rappresnetazione di un Apatasaurus.
Mosaico Romano, 200 D.C., 2 dragoni marini: rappresentazioni
di Tanystropheus.
Jungla di Cambodia, Tempio buddista Ta Prohm, civiltà
Khmer, - 200 D.C.. Il tempio è ricoperto di animali familiari
come scimmie, lucertole, pappagalli, bufali e uno Stegosaurus.
Cattedrale di Carlisle, 1496, tomba del Cardinale Richard
Bell. Nell'ottone intarsiato si trovano animali come uccelli, un
cane, un'anguilla e due dinosauri.
La storia del drago ucciso da Daniele si trova nei libri
apocrifi. Come protestanti non riconosciamo i libri apocrifi come
libri ispirati perciò non vengono inclusi nella nostra Bibbia.
Per quanto riguarda il giganti non concordo che sono stirpe
dell'unione tra angeli decaduti e figli degli uomini. Ho varie
motivazioni per la mia posizione:
Nella creazione delle varie forme della vita Dio ha stabilito
dei limiti molto ben definiti per la variazione possibile
all'interno di una specie Biblica (baramino). Non è possibile
incrociare specie che provengono da baramini diversi. Questo non è
molto diverso dalla definizione di specie più comune che è
quello di E. Myer dove due esseri viventi sono delle specie diverse
se non riescono ad incrociarsi. Semplicemente la specie Biblica è
più estesa di quanto lo è la specie biologica di Myer.
Così anche gli angeli e l'uomo sono specie diverse e
riproduttivamente non compatibili. In realtà gli angeli sono
ancora più diversi che semplicemente una specie divera,
perchè sono esseri creati in una dimensione diversa, non
fisicamente limitati alle nostre dimensioni.
Gli specifici riferimenti a giganti come figli nati da un
accoppiamento fra angeli e donne umane, si trava anch'essa solo nei
libri apocrifi ( Giubilei e Enoch). Escludendo questi libri non
riconosciuti come ispirati, non è possibile arrivare ad una
simile conclusione per i Nefelim. Quando la Bibbia parla dei figli
di Dio ( come Genesi 6), si riferisce agli uomini che temevano e
riconoscevano Dio (alcuni lo interpretano come discendnei della
linea di Set) e le figlie degli uomini coloro che non erano credenti
(pagani, o linea di discendenza di Caino). Troviamo altri
riferimenti come figli di Dio, es. Osea 1:10, Giovanni 1:12, Romani
8:14, Galati 4:6, Filippesi 2:15, 1 Giovanni 3:1.
Per quanto riguarda il gigante re Og (il cui letto era di 9
cubiti) ucciso da Mosè, chiaramente sarà stato un uomo
molto alto di statura (come lo era Golia), ma questi giganti saranno
stati semplicemente uomini alti. E' la mia convinzione che l'uomo
crato da Dio al principio era di gran lunga superiore all'uomo
moderno , sia per le capacità mentali che per la statura. Con
il peccato l'uomo ha iniziato a degenerare e anche la sua statura ha
iniziato a diminuire, come sembra evidente per tutte le forme di
vita. Sono stati trovati fossili di piante, libellule, etc.(che sono
antidiluviane) che erano identici ma molto più grandi di
esemplari moderni. Questo da sostegno al modello della creazione e
successiva degenerazione. Le evidenze degli esseri viventi che erano
più grandi nel passato, sono una forte sfida all'evoluzione.
La statura dell' uomo nel tempo è diminuita per una
degenerazione genetica, ma probabilmente ogni tanto qualche
espressione del phenotipo da geni giganti (che sarebbero considerati
geni “normali” al principio) si sarebbero manifestati.
Stefano Bertolini
Presidene AISO
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