Antievoluzionisti in convegno a Viterbo
L'iniziativa organizzata dal sociologo Fabrizio Fratus
Viterbo
- Dopodomani si svolgerà a Viterbo un convegno scientifico
sulla teoria di Charles Darwin.
Per quanto infatti la teoria evoluzionista sia data per scontata
dai libri di testo e dalla coscienza collettiva, e ritenuta unico
strumento valido per comprendere l’apparizione degli esseri
viventi, un gruppo eterogeneo di scienziati e persone interessate
all’argomento, in graduale aumento e diffusione globale,
propone da alcuni anni dibattiti sul tema dell’evoluzionismo
per dimostrare che non si tratta di una teoria scientifica ma di
un credo: qualsiasi teoria necessita infatti di prove concrete e
sperimentali a suo sostegno, mentre in questo caso le prove sono
pure ipotesi. Inoltre, gli antievoluzionisti chiedono un dialogo,
quel dialogo che i sostenitori di Darwin negano. Ma se la tesi è
vincente, da dove nasce il timore di dimostrarla? Se fosse verità,
andrebbe difesa e resa ancor più conoscibile.
Le
iniziative volte a dimostrare la fallacia del darwinismo sono
osteggiate dai sostenitori di questa teoria, i quali sono
particolarmente ostili al dialogo, come sempre accade nel caso in
cui appaiano teorie innovative, che vogliono rompere con la
tradizione consolidata e che dopo gli sberleffi e le accuse si
rivelano, il più delle volte, vincenti.
Poiché
l’antidarwinismo in Italia è stato promosso
all’interno di Alleanza nazionale dal sociologo Fabrizio
Fratus, i più pensano che si tratti di un
movimento politicamente schierato. In realtà, per quanto la
sinistra di ponga come una forza rivoluzionaria, dimostra anche in
questo frangente la sua anima reazionaria, di contro a una destra
libera di pensare al di fuori degli schemi precostituiti. Si
tratta dunque di una questione di apertura mentale, dove
l’appartenenza politica è un fattore contestuale ma
non determinante. Pensiamo ad esempio al mondo hippy,
che non è certamente legato alla destra ma che rifiuta il
materialismo proprio del pensiero evolutivo di Darwin.
A
Viterbo il gruppo eterogeneo che presenterà il convegno è
composto da un ingegnere presidente dell’unica associazione
italiana creazionista, Stefano Bertolini, da un
professore di fisica, Ferdinando Catalano e
inoltre da un medico di fede islamica facente parte dell’oramai
famoso gruppo di Harun Yahya studioso dalle otre 300 pubblicazioni
e sviluppatore di un forte movimento creazionista in tutta
Europa.
L’appuntamento è presso la sala del
consiglio di Viterbo in cui il consigliere Maurizio
Federici, moderatore dell’incontro, ha specificato
che l’invito e il convegno patrocinato dal comune è
nato in quanto molte informazioni riguardanti la teoria
dell’evoluzione della specie sono alquanto contraddittorie.
Non sappiamo se gli antievoluzionisti hanno qualche ragione ma
sicuramente l’incontro di Viterbo è occasione per
scoprirlo.
Barbara Leva
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=68712&ab=0
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