Aldo
Piombino ha posto 22 questioni in seguito alla pubblicazione del
libro curato dal prof. Roberto de Mattei “Evoluzionismo: il
tramonto di una ipotesi”. Queste 22 questioni sono state
promosse entusiasticamente in internet fra i vari blog evoluzionisti
come un’ottima sfida al creazionismo. Va considerata
l’esperienza di Piombino che si è laureato in Scienze
Geologiche, ma secondo la sua biografia “non ho fatto il
geologo”. Le questioni vengono riprodotte per intero, corredate
delle relative risposte.
Premessa
A.Piombino: E' vero. Non sono un ricercatore universitario, come lo
sono invece tanti blogger scientifici. Proprio per questo mi sento
libero di rivolgere alcune domande al Vice Presidente del CNR, il
Professor Roberto De Mattei, che non solo è un
antievoluzionista, ma ha organizzato, come ho già scritto, un
convegno contro il darwinismo nella sede del CNR (convegno di cui
peraltro non c'è traccia nel sito di questa organizzazione).
Sono curioso di sapere come è possibile che oggi, quando
l'evoluzionismo regge alla prova dei fatti "al dì là
di ogni ragionevole dubbio," un vicepresidenza [sic] del
Consiglio Nazionale delle Ricerche, continui a contestarlo usando
allo scopo i locali di questa organizzazione pubblica, che gli ha
pure concesso 9.000 euro per stampare gli atti del suo workshop.
Ammetto di essere molto lungo, ma la capacità di sintesi
evidentemente non è il mio forte, e gli argomenti da toccare
sono troppo vasti. Quindi, Caro Professor De Mattei, La prego di
rispondermi o qui direttamente o inviandomi una E-mail al mio
indirizzo aldo.piombino@tiscali.it per sapere dove mi ha risposto in
modo che i miei 24 lettori ne siano informati.
13.
DATAZIONI RADIOMETRICHE: sempre Berthault sostiene che le [sic]
“le più moderne ricerche tolgono qualsiasi significato
cronologico alle datazioni radiometriche". Ci potrebbe citare
queste moderne ricerche, perchè nella letteratura scientifica
a mia disposizione non le ho trovate?
Questo
tema non era nemmeno da presentare perchè la risposta è
già presente nel libro “Evoluzionismo: il tramonto di
una ipotesi” curato da De Mattei; Piombino, onestamente,
durante il dibattito del 22 ottobre 2010 a Roma ha ammesso di avere
letto i riassunti e non il testo. Come spesso accade, gli
evoluzionisti, pieni di pregiudizi e molto presuntuosi, non leggono i
testi ma procedono per “sentito dire”. Il libro presenta
numerosi studi e richerche che evidenzano un grave problema di
incongruenze ed errori clamorosi nelle misure radiometriche, ed in
particolare quelle sulle roccie. Ogni dato nel libro do DeMattei
viene sostenuto dalla bibliografia.
Va
notato che i metodi radiometrici si riferiscono alle misure sulle
rocce basaltiche, che tipicamente risultano in milioni di anni per il
loro esteso tempo di dimezzamento, come i metodi K-Ar, Rb-Sr. Fra i
metodi radiometrici esiste un metodo specifico, chiamato metodo
radiocarbonio C-14 che va eseguito su resti organici ed arriva ad
un’età massima di 50.000 anni.
Seguono
alcuni esempi in cui i metodi radiometrici sulle rocce sballano di
milioni o addirittura di miliardi di anni, dimostrando che i dati non
hanno valore assoluto:
Datazione
K-Ar delle rocce dall’eruzione del Monte Sant’Elena
(1980): 0,35 Ma - 2,8 Ma. La roccia: meno
di 20 anni! (Austin, S.A., Excess argon within mineral concentrates
from the new dacite lava dome at Mount St Helens volcano, TJ
10(3):335–343, 1996).
Datazione
K-Ar di 5 flussi di lava, Monte Ngauruhoe (NZ): da < 0,27 Ma a
3,5 Ma. Date dei flussi: (1) 1949, (3)
1954, (1) 1975 (Andrew A. Snelling, andesite flows at Mt Ngauruhoe,
New Zealand, and the implications for potassium-argon "dating”,
Proceedings of the 4th International Conference on Creationism,
Pittsburgh, PA, August 3-8, 1998).
Datazioni
con vari metodi sulla stessa roccia: Rocce basaltiche, Uinkaret
Plateau, Grand Canyon (riconosciuto anche dai geologi evoluzionisti
avendo solo migliaia di anni): (Austin, S.A. (ed.) 1994. Grand
Canyon: Monument to Catastrophe. Institute for Creation Research,
Santee, California, pp. 120–131).
Metodo Età
6
misure potassio-argon 10.000 anni – 117 Ma
5
misure rubidio-stronzio 1.270 Ma – 1.390 Ma
Isocrona
rubidio-stronzio 1.340 Ma
Isocrona
piombo-piombo 2.600 Ma
Legno
immerso in roccia basaltica del terziario, Australia. Il legno aveva
45.000 anni (metodo C-14), la roccia di basalto aveva 45 Ma (metodo
K-Ar) (Andrew A. Snelling, Conflicting ‘ages’ of
Tertiary basalt and contained fossilised wood, Crinum, Central
Queensland, Australia, TJ 14(2) 2000). I segni delle bruciature
ancora evidenti sul legno, indicano senza alcun dubbio l’origine
della roccia di basalto come un flusso di lava.
Sempre
nel suo convegno viene sostenuto che i fossili di dinosauri hanno
60.000 anni sulla base di analisi al radiocarbonio sul collagene.
Non
è scritto in alcuna parte del libro che i fossili hanno 60.000
anni, evidenziato anche dal fatto che Piombino non ha letto nè
il testo nè le conclusioni. L’atto di J.Holzschun et
al., datazione recente al C-14 di fossili comprendenti collagene
provenienti da ossa di dinosauro, inizia a p.125 e riassume a p.150
che “l’esecuzione di test su differenti ossa di dinosauro
dal 1990 ad oggi ha dimostrato la presenza di significative quantità
di C-14 sia per il collagene osseo sia per la bio-apatite ossea con
una variabilità da 22.000 a 33.000 anni radiocarbonio.”
Quello che probabilmente è completamente sfuggito a Piombino
(perché non l’avrà letto) è il
ritrovamento di parti molli all’interno del femore solo
parzialmente fossilizzato di T-Rex, con ancora globuli rossi visibili
al microscopio! (M.Schweitzer and I. Staedter, The Real
Jurassic Park, Earth, pp. 55–57, June 1997. M.Schweitzer et
al., Soft-tissue and cellular preservation in Tyrannosaurus rex,
Science, 307, 2005, pp. 1952-1955). Gli
evoluzionisti hanno veramente capito il significato di parti molli
all’interno di un osso di T-Rex, completo di globuli rossi?
Parliamo al massimo di qualche migliaio di anni e dei 65 milioni non
ci pensiamo nemmeno.
Al
numero di 60.000 anni sparato da Piombino si trova una corrispondenza
ad analisi paleoidrauliche applicate a formazioni geologiche.
Prendendo questi dati ed applicandoli alla scala dei tempi per la
deposizione di tutti gli strati sedimentari, questi arriverebbero al
massimo a 60.000 anni. p. 149.
Come
mai allora usate le datazioni radiometriche?
Le
incongruenze dei metodi radiometrici sulle rocce li rendono poco
affidabili e inutili come misure assolute. Il metodo C-14 rimane più
corrispondente all’età reale della vita organica sulla
terra di migliaia di anni, nonostante questa abbia le sue
incongruenze ed incertezze. Comunque, quello che rimane certo, è
che la presenza di C-14 in un reperto lo rende più giovane di
50.000 come valore assoluto (massimo 80.000 se applicata la tecnica
radiocarbonio AMS).
Per
la datazione dei dinosauri è stato usato il metodo
radiocarbonio. Non è per niente follia datare collagene di
dinosauro se crediamo che non può avere più di qualche
migliaio di anni, come rivendicato dalla presenza di C-14 ed una età
certa di meno di 50.000, come verificato sia da misure di collagene
che da bio-apatite. La presenze di C-14 nei seguenti test sono
nuovamente una testimonianza alla veridicità del racconto
biblico:
Il
carbone più giovane ha milioni di anni. La maggior parte ha
10 – 100 Ma. TUTTO il carbone
testato contiene C-14! (Baumgardner, J. et al., Measurable 14C in
fossilized organic materials: confirming the young earth
creation-flood model,
<www.icr.org/research/icc03/pdf/RATE_ICC_Baumgardner.pdf>, 16
October 2003).
8
Diamanti Paleozoici del Brazile, uno strato di centinaia di Ma.
Datati col C-14 (AMS): 64.900 – 80.000 anni! Il nono diamante
fu diviso in 6 pezzi: 69.400 – 70.600 anni, cioè il
C-14 era omogeneo escludendo il dubbio per campioni in sistemi che
non sono chiusi (R.E. Taylor and J. Southon, “Use of Natural
Diamonds to Monitor 14C AMS Instrument Backgrounds,” Nuclear
Instruments and Methods in Physics Research B 259 (2007): 282–287).
Campione
di legno della metà del triassico: lo strato, conosciuto come
Hawkesbury Sandstone, (arenaria), Sydney è datato 230 Ma per
la scala stratigrafica. Datato col C-14,
il legno ha 33.720 ± 430 anni! (P.J. Conaghan, ‘The
Hawkesbury Sandstone: gross characteristics and depositional
environment,’ NSW Geological Survey Bulletin 26:188–253,
1980).
Al
di là della follia di usare il C14 per un fossile di
dinosauro,
E
gli evoluzionisti dicono di non essere prevenuti? E’ follia
solo per chi ha i paraocchi del dogma evoluzionista.
come
sarebbe possibile che in 60.000 anni si formi un sedimento, venga
coinvolto in una orogenesi, le rocce sovrastanti vengano erose e
quindi questo sedimento affiori di nuovo? Che velocità di
sedimentazione, deformazione tettonica ed erosione sarebbero
necessarie per fare tutto ciò?
Questa
domanda viene ampiamente spiegata nel libro curato da De Mattei. Che
gli evoluzionisti si prendano l’onere di leggere prima di
criticare.
Come
mai ora il mondo geologico procede così più lento oggi?
Il
diluvio universale è stato un evento catastrofico universale,
che fortunatamente non si ripete più. Eventi catastrofici
locali che confutano il concetto dell’attualismo, sono
purtroppo assai frequenti.
Stefano
Bertolini
Presidente
AISO
Le
prime 12 risposte: http://www.origini.info/articolo.asp?id=395
http://www.origini.info/articolo.asp?id=397
http://www.origini.info/articolo.asp?id=398
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http://www.origini.info/articolo.asp?id=402
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