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STEFANO BERTOLINI RISPONDE ALLE 22 QUESTIONI DI ALDO PIOMBINO - QUESTIONE 8 DI 22/addendum - ORNITORINCO
di Stefano Bertolini - 09/05/11-
 

Un nostro lettore non ha trovato adeguata la nostra risposta sulla questione dell'ornitorinco, perciò forniamo qualche elemento in più.

Gli evoluzionisti considerano che l'ornitorinco, insieme al suo compagno monotreme l'echidna, si siano evoluti in isolamento quando la Gondwana si è divisa a formare il continente d'Australia circa 225 millioni di anni fa (Moyal, A., Platypus, Allen and Unwin, New South Wales, Australia, p. 192, 2001). Questo concetto dell'evoluzione in casi d'isolamento risulta da l'ipotesi di Darwin che avrebbe studiato l'ornitorinco durante il suo viaggio sulla nave Beagle. Comunque, la scoperta nei primi degli anni 90 di 3 denti di platypus in Sud America da parte del paleontologo autraliano Dott. Michael Archer ha ribaltato quell'ipotesi perché sono quasi identici a denti fossili d'ornitorinco trovati in Australia (Creation 15(3):8, 1993; Creation 14(1):13, 1991). Una volta si pensava che pure i marsupiali fossero esclusivi dell'Australia, ma anche i loro fossili sono stati trovati su ogni continente. L'ornitorinco adulto non ha i denti, ma la scoperta di fossili d'ornitorinco in Australia conferma che i loro antenati avessero denti molto particolari. Vediamo qui l'espressione di un tratto tipico che è quello della perdita di informazione genetica, proprio il contrario di quanto richiesto dall'ipotesi dell'evoluzione che necessita della creazione di nuove informazioni genetiche. Il paleontologo evoluzionista Dott. Archer si è espresso dicendo che l'ornitorinco odierno è una forma degenerata del suo antenato, il quale era più grande e più robusto (The Weekend Australian, 23–24 January 1993 p. 10).

Originalmente consideravano l’ornitorinco come primitivo finchè hanno scoperto la complessa tecnica di elettrolocazione del suo cibo. Per gli evoluzionisti ciò lo ha fatto diventare una creatura molto evoluta e non più una forma di transizione primitiva fra rettili e mammiferi (Moyal, A., Platypus, Allen and Unwin, New South Wales, Australia, p. 191, 2001).

L’ornitorinco ci offre un’altra sorpresa: è stato avvistato in acque marine intorno a Kangaroo Island (Littlely, B., The platypus with a taste for the sea, The Advertiser, 19 July 2003, p. 11), rendendolo non più limitato all’acqua dolce.



















L'echidna ha l’aspetto simile ad un riccio ed è un'altro mammifero oviparo. Viene comunemente chiamato formichiere spinoso.



















Al contrario di quanto proposto nella questione sull'ornitorinco, non esiste alcuna prova nella storia dei fossili che l'ornitorinco sia mai stato diverso da come è.. Questo non ci sorprendente perché il meccanismo dell'evoluzione non ha mai mostrato di poter creare una situazione d'aumento d'informazione che viene sempre associato ad un'intelligenza come autore di quest'informazione.



L'ornitorinco non è una forma di transizione vivente. E' semplicemente una creatura unica che continua a lasciare perplessi chi insiste ad inserirlo a stento nell'albero evolutivo della vita. Perché non lo apprezziamo per quello che è: una creatura straordinaria creata come frutto di un disegno intelligente.

Stefano Bertolini

Presidente AISO



LE PRIME 8 RISPOSTE:

http://www.origini.info/articolo.asp?id=395 http://www.origini.info/articolo.asp?id=397 http://www.origini.info/articolo.asp?id=398 http://www.origini.info/articolo.asp?id=401 http://www.origini.info/articolo.asp?id=402 http://www.origini.info/articolo.asp?id=403 http://www.origini.info/articolo.asp?id=410 http://www.origini.info/articolo.asp?id=412

 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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