«Le persone intelligenti non
diventano cristiane». Così la famosa dottoressa
Holly Ordway professoressa alla University of North Carolina e alla
University of Massachusetts Amherst. Una frase che non desta sospetto
alcuno sul suo pensiero rivolto ai cristiani e a coloro che sono
credenti in senso lato. Semplicemente poco intelligenti. Poi però,
sulla strada della ragione, colei che ebbe modo di dire quanto
scritto sopra ha trovato la strada della conversione e nel suo libro
Un
accademico razionale trova una fede radicale (Editori Moody,
2010) si è ravveduta convertendosi dall’ateismo
militante alla fede in Gesù Cristo. Ho già avuto modo
di parlare della conversione di Antony Flew, il più famoso
ateo al mondo autore di svariati saggi a favore dell’ateismo
che nel 2004 annunciò la sua conversione durante un convegno a
New York,
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=29028,
http://antidarwin.wordpress.com/2009/12/09/elogio-ad-antony-flew/.
La professoressa, anche lei fervente atea, nonché sicura del
fatto che uno scienziato autorevole non potesse credere in Dio ha
dovuto ricredersi sino a testimoniare: «E’ una cosa
difficile da guardare la verità, sopratutto quando essa è
in contrasto con quello che hai sempre creduto. Non ero in cerca di
Dio, io non credevo che Lui esistesse. Sono un professore
universitario: logico, intellettuale, razionale e atea». A
31 anni però qualcosa ha cominciato a cedere: «La
mia visione naturalistica del mondo era insufficiente a spiegare la
natura della realtà in modo coerente: non potevo spiegare
l’origine dell’universo e non potevo spiegare la morale.
Ho dovuto riconoscere che la visione teistica del mondo è sia
razionalmente coerente che fortemente esplicativa, e soprattutto
spiega tutto ciò che una visione naturalistica non può
fare. Non c’è da stupirsi che gli atei siano così
ossessionati». Come per Flew anche
per la Ordway è proprio la spiegazione naturalista ad averli
condotti a Dio; non un semplice rimbambimento come sostenuto da
Dawkins per Antony Flew ma vera e propria consapevolezza nel fatto
che la visione materialista della nostra esistenza non è
soddisfacente. In Italia fa molto più notizia il fatto che
Piergiorgio Oddifreddi scriva un inutile libro come: Perché
Dio non esiste più che i maggiori atei al mondo si stiano
convertendo al cristianesimo; nel 2007 fu la famosa senatrice
socialista Mercedes
Aroz militante marxista ad
essersi convertita al cristianesimo, ma ancora più
interessante è il processo di conversione seguito dal filosofo
ateo Pietro Barcellona Docente di Filosofia del Diritto presso la
Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di
Catania, ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura e già
deputato PCI. Barcellona si è convertito in quanto la
filosofia naturalista e l’evoluzione della specie non sono
risposte soddisfacenti, non rispondono ad una logica razionale e
conducono l’uomo verso un nichilismo e un relativismo senza
ritorno, una sconfitta per l’uomo. In Italia, però,
si tace e un sereno dibattito sulla nostra esistenza, sulla teoria di
Darwin, su Dio e sull’uomo non è possibile. Le diverse
partigianerie non contribuiscono ad un normale dibattito. La
propaganda vince sulla discussione tralasciando il dovere oggettivo
di ricercare la verità. Mentre nel mondo cadono i dogmi
dell’800 e si promuove con diverse formule il ritorno ad una
scienza in cui il progetto è fattore principale nella ricerca,
in Italia si vietano convegni ed incontri televisivi per paura del
contraddittorio. Trincerarsi dietro ad una fantomatica autorità
accademica quando ormai l’Università italiana è
declassata in tutte le classifiche mondiali è solamente la
sconfitta della cultura e della scienza. Non dogmi ma reale
comprensione seguendo la logica razionale, non sterili paradigmi ma
volontà di ricerca della verità ecco la strada da
seguire per essere ancora, come in passato, la luce della conoscenza
e del sapere.
Fabrizio Fratus
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