Domanda
posta da un lettore di AISO
Riguardo
all'articolo di Bertolini in risposta a Verolini, vorrei chiedere
chiarezza su due punti. Il primo riguarda una delle affermazioni
finali, quella in cui Bertolini dice che "l'imperfezione
subentrò nel creato (dopo la disobbedienza dell'uomo, chiamato
peccato)", perchè se l'uomo è "colpevole"
Dio punisce tutti gli esseri viventi con "degenerazione del
genoma, l'incremento delle mutazioni (che risultano in una perdita
d'informazione genetica) e cosi le gravi patologie"? Perchè
non solo l'uomo? L'altra affermazione su cui vorrei chiarezza è
questa: "Come già ampiamente dimostrato al livello
molecolare (comodamente ignorato dagli evoluzionisti), la selezione
naturale non aggiunge mai nuove informazioni genetiche"; a
questo riguardo cosa mi dice, ad esempio, del trasfermimento
orizzontale di geni? Sono solo gli evoluzionisti che ignorano
comodamante? Auguro buona giornata e spero in una Vostra risposta
Risponde
AISO
Gentile
Andrea
1)
Perché tutti gli esseri viventi sono in uno stato di
degenerazione?: Si, è vero che l'uomo ha peccato, e non gli
altri esseri viventii. Perché allora tutta la creazione
dovrebbe soffrire per una scelta dell'uomo? Sarebbe difficile
immaginare l'uomo in uno stato di degenerazione che vive in un mondo
perfetto - questa situazione non è concepibile. La terra è
stata creata esclusivamente come ambiente ideale per l'esistenza
dell'essere che Dio ha voluto creare a Sua immagine per avere un
rapporto di amicizia e di fiducia. Dio ha creato l'uomo con
un'inseparabile legame alla terra, come il suo custode. Quando l'uomo
ha deciso di disubbidire a Dio la conseguenza è stata la
morte. Non la considero una punizione, ma una consequenza naturale.
Possiamo considerare questa morte come Dio che ritira la Sua forza
sostenitrice - una forma di energia che sostiene la perfezione e la
vita eterna. Senza questa energia sostenitrice, la seconda legge
della termodinamica (entropia) inizia ad agire naturalmente. E'
proprio l'entropia l'autore della degenerazione. Da un punto di vista
teologico era necessario per l'uomo vedere e comprendere l'impatto
del suo atto di disubbidienza nella morte e sofferenza come
consequenza. Solo allora avrebbe capito il suo stato d'imperfezione e
il suo bisogno di redenzione. Una redenzione possibile solo
attraverso il sacrificio e l'amore di Gesù Cristo. Ho piena
fiducia in quello che la Bibbia dichiara per l'uomo e tutta la terra
in 2 Pietro 3:13 come evento futuro dopo il ritorno di Gesù:
"Ma, secondo la Sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova
terra, nei quali abiti la giustizia." Una terra restaurata al
suo splendore e alla perfezione originale.
2) Il
trasferimento orizzontale di geni: Alcuni evoluzionisti ora ripongono
le loro speranze nei virus per spiegare la varietà di forme di
vita sulla terra. Pensano che siano i virus ad essere responsibili
per eventi di trasferimento orizzontale di geni: portando geni da un
organismo vivente ad un'altro organismo completamente non
imparentato. Questa ipotesi in realtà sradica l'ipotesi
dell'albero della vita. Se ci fosse veramente un'albero della vita,
questo richiederebbe che in teoria ogni gene potrebbe avere la
proprio storia evolutiva. Quest'idea naturalmente è una via di
fuga: apertamente dichiarerebbe quello che i creazionisti hanno
sostenuto da sempre: mutazioni + discendenza da antenato comune non
riescono a spiegare le novità. Ora cercano di usare i virus
per far arrivare al volo nuovi geni. Questo suggerimento, che
potrebbe essere vero in un certo senso, porta con se molti problemi.
Pochissimi virus incorporanno il loro materiale genetico nel DNA
dell'ospite. Anche se lo facessero, il DNA quasi mai entra nella
linea germinale per essere passato a future generazioni. Inoltre, uno
lo deve postulare per geni che non mostrano di avere alcun origine
virale (nessuna sequenza virale accanto ai geni). Allora uno deve
postulare che ogni traccia del virus si sia anch'esso perso.
Questo sarebbe un ipotesi verificabile? Penso proprio di no.
Stefano
Bertolini
Presidente
AISO
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