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STEFANO BERTOLINI RISPONDE ALLE 22 QUESTIONI DI ALDO PIOMBINO - QUESTIONE 6 DI 22 - DNA FOSSILE
di Stefano Bertolini - 07/04/11 -
 



Aldo Piombino ha posto 22 questioni in seguito alla pubblicazione del libro curato dal prof. Roberto de Mattei “Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi”. Queste 22 questioni sono state promosse entusiasticamente in internet fra i vari blog evoluzionisti come un’ottima sfida al creazionismo. Va considerata l’esperienza di Piombino che si è laureato in Scienze Geologiche, ma secondo la sua biografia “non ho fatto il geologo”. Le questioni vengono riprodotte per intero, corredate delle relative risposte.


Premessa A.Piombino: E' vero. Non sono un ricercatore universitario, come lo sono invece tanti blogger scientifici. Proprio per questo mi sento libero di rivolgere alcune domande al Vice Presidente del CNR, il Professor Roberto De Mattei, che non solo è un antievoluzionista, ma ha organizzato, come ho già scritto, un convegno contro il darwinismo nella sede del CNR (convegno di cui peraltro non c'è traccia nel sito di questa organizzazione). Sono curioso di sapere come è possibile che oggi, quando l'evoluzionismo regge alla prova dei fatti "al dì là di ogni ragionevole dubbio," un vicepresidenza [sic] del Consiglio Nazionale delle Ricerche, continui a contestarlo usando allo scopo i locali di questa organizzazione pubblica, che gli ha pure concesso 9.000 euro per stampare gli atti del suo workshop. Ammetto di essere molto lungo, ma la capacità di sintesi evidentemente non è il mio forte, e gli argomenti da toccare sono troppo vasti. Quindi, Caro Professor De Mattei, La prego di rispondermi o qui direttamente o inviandomi una E-mail al mio indirizzo aldo.piombino@tiscali.it per sapere dove mi ha risposto in modo che i miei 24 lettori ne siano informati.


6. DNA FOSSILE: come saprà il nostro corpo funziona grazie al DNA che controlla i processi biochimici che ci permettono di crescere e vivere. Ma non tutti i geni funzionano: abbiamo sempre, sia pure modificati (basta una sostituzione fortuita di una base) dei geni che in altri esseri viventi funzionano. I biologi li chiamano “geni fossili”. Faccio un paio di esempi: anche Lei ha molti geni che sovrintenderebbero all'odorato ma che non funzionano più: gli evoluzionisti sostengono che le mutazioni dannose sono potute sopravvivere nel momento che l'odorato così fine non serviva più, con l'avvento della visione a colori (è facilmente dimostrabile tramite lo studio delle opsine che anche questa conquista sia avvenuta per mutazioni genetiche... )

Inoltre possediamo 3 geni, non più funzionanti, che a rettili ed uccelli servono per produrre la vitellogenina, la proteina che sovrintende alla formazione del tuorlo dell'uovo. La spiegazione più ovvia è che nei mammiferi la comparsa del latte ha reso meno necessario l'uovo con il tuorlo (che è stato reso definitivamente inutile dalla gestazione). Pertanto nei mammiferi questi geni si sono disattivati in quanto una femmina di uccello o di rettile portatrice di una mutazione che disattiva un gene della vitellogenina non può avere uova funzionali, mentre tale mutazione non ha conseguenze in una di mammifero. Di geni disattivati per mutazioni se ne trovano a migliaia in tutte le creature viventi, dai lieviti ai batteri, agli animali superiori.



Come spiega in un quadro creazionistico la presenza di questi geni nel suo corpo e in quello di tutti gli uomini, dato che qualsiasi cosa pensi il suo amico Hugh Owen, le cui conoscenze scientifiche di base mi sfuggono, non è provato che questi geni abbiano altre funzioni?


Negli insetti (api) la vitellogenina svolge importanti funzioni endocrine e di controllo del comportamento. Una serie di proteine - Apolipoforina II/I, apolipoproteina B, vitellogenina e la proteina microsomie di transfert dei trigliceridi – sono codificate da geni molto simili dei quali si crede provengano da un antenato comune non identificato. Nei pesci la vitellogenina ha una funzione per reazioni alla resistenza alle infezioni e nell’uomo probabilmente funge da portatore per molecole apolari e forse come enzima. Però a questo punto noi siamo altrettanto vicini ai crostacei e agli insetti quanto agli uccelli. I processi biochimici sono universali e alcune molecole proteiche sono uguali per molti viventi, come ad esempio il citocromo C. È normale che la loro sintesi sia regolata da geni uguali o molto simili.


Nell’uomo i geni che codificano proteine costituiscono solo il 3% del genoma.

Il rimanente è stato chiamato “DNA spazzatura” (presunta reliquia dell’evoluzione). Ricerche più recenti hanno dimostrato che invece il “DNA spazzatura” svolge importanti funzioni di direzione e coordinamento dello sviluppo dell’organismo e attivazione di altri geni. Il progetto ENCODE ha scoperto che quasi tutto il 97% del “DNA spazzatura” ha una funzione (Birney, E., et. al., Identification and analysis of functional elements in 1% of the human genome by the ENCODE pilot project, Nature 447: 799–816, 2007).

Le UTRs (zone non codificate) sono molto più importanti dei geni (zone codificate).


Una funzione sconosciuta non significa nessuna funzione! Prendiamo l’esempio degli organi vestigiali. Partendo da 180 organi vestigiali nell’uomo, verso la fine degli anni ’800 siamo scesi a ZERO organi vestigiali con la scoperta nel 1999 di un funzione per l’ultimo organo. Cosi va scartato anche questa icona dell’evoluzione.


(Si riconosce il lavoro di Mihael Georgiev, Capo redattore AISO, deceduto nel 2010.)




Stefano Bertolini

Presidente AISO


Le prime 5 risposte:

http://www.origini.info/articolo.asp?id=398 http://www.origini.info/articolo.asp?id=397 http://www.origini.info/articolo.asp?id=395 http://www.origini.info/Articolo.asp?id=402

http://www.origini.info/Articolo.asp?id=401


 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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