Aldo
Piombino ha posto 22 questioni in seguito alla pubblicazione del
libro curato dal prof. Roberto de Mattei “Evoluzionismo: il
tramonto di una ipotesi”. Queste 22 questioni sono state
promosse entusiasticamente in internet fra i vari blog evoluzionisti
come un’ottima sfida al creazionismo. Va considerata
l’esperienza di Piombino che si è laureato in Scienze
Geologiche, ma secondo la sua biografia “non ho fatto il
geologo”. Le questioni vengono riprodotte per intero, corredate
delle relative risposte.
Premessa
A.Piombino: E' vero. Non sono un ricercatore universitario, come lo
sono invece tanti blogger scientifici. Proprio per questo mi sento
libero di rivolgere alcune domande al Vice Presidente del CNR, il
Professor Roberto De Mattei, che non solo è un
antievoluzionista, ma ha organizzato, come ho già scritto, un
convegno contro il darwinismo nella sede del CNR (convegno di cui
peraltro non c'è traccia nel sito di questa organizzazione).
Sono curioso di sapere come è possibile che oggi, quando
l'evoluzionismo regge alla prova dei fatti "al dì là
di ogni ragionevole dubbio," un vicepresidenza [sic] del
Consiglio Nazionale delle Ricerche, continui a contestarlo usando
allo scopo i locali di questa organizzazione pubblica, che gli ha
pure concesso 9.000 euro per stampare gli atti del suo workshop.
Ammetto di essere molto lungo, ma la capacità di sintesi
evidentemente non è il mio forte, e gli argomenti da toccare
sono troppo vasti. Quindi, Caro Professor De Mattei, La prego di
rispondermi o qui direttamente o inviandomi una E-mail al mio
indirizzo aldo.piombino@tiscali.it per sapere dove mi ha risposto in
modo che i miei 24 lettori ne siano informati.
4.
LA GENETICA: un suo amico, il prof. Maciej Giertych (che Lei sostiene
essere un genetista quando a me risulta essere un dendrologo),
sostiene che la formazione di razze o di varietà, fenomeno
molto ben studiato sulle specie domestiche, consiste in una riduzione
della diversità del genoma. Guarda caso è la stessa
preoccupazione dei biologi conservazionisti (che sono anche
evoluzionisti!): temono proprio per questo le conseguenze
dell'isolamento fra loro di varie popolazioni di una stessa specie.
Ma se questo è un aspetto molto importante ce n'è un
altro: l'isolamento (geografico, alimentare o di altro genere) non
Le sembra il sistema migliore per la speciazione perchè delle
variazioni genetiche si possano fissare meglio in una piccola
popolazione che in una grande?
Sicuramente
l’isolamento favorisce la selezione naturale e successiva
fissazione delle rimanenti informazioni genetiche, che sono ridotte
rispetto alla popolazione parentale. Più è piccola la
popolazione isolata, più va favorito la deriva genetica fino
ad arrivare all’effetto fondatore con solo una coppia o
un’animale gravida. A maggior ragione l’isolamento porta
ad una perdita di informazione genetica e l’impoverimento del
patrimonio genetico. Un esempio sarebbero le zanzare che sono rimaste
isolate nel metrò di Londra. Dopo solo 100 anni le zanzare
rimaste nei tunnel sotterranei riescono solo a stento ad incrociarsi
con quelle della popolazione parentale rimasta in superficie. Cosi
sono sull’orlo di essere una nuova specie, a tal punto che ora
vengono addirittura classificate come specie diverse: Culex
pipiens in superficcie, e Culex molestus sotto terra
(K.Byrne, R.Nichols, Culex pipiens in London Underground
tunnels: differentiation between surface and subterranean
populations, Heredity (1999) 82, 7–15). La rapidità
di speciazione spesso lascia gli evoluzionisti a bocca aperta per i
loro preconcetti di milioni di anni. Ci sono innumerevoli esempi di
speciazione in corsia di sorpasso che lasciano i biologi
evoluzionisti sbalorditi ma che sono perfettamente congrue ad una
speciazione recente come proposta dalla posizione creazionista.
A
proposito, lo sa che sono stati proprio i genetisti a dimostrare che
nella nostra specie non si possono biologicamente separare delle
razze distinte dal punto di vista genetico [non ndr] esistono
le razze, con ciò dando un messaggio di uguaglianza fra gli
uomini di cui la Chiesa dovrebbe appropriarsi?
Finalmente
gli evoluzionisti sono arrivati a quello che la Bibbia ha sempre
dichiarato: siamo tutti fratelli, figli di una sola coppia di
genitori. Dio “ha fatto d’un sangue tutta la generazione
degli uomini, per abitare sopra tutta la faccia della terra,”
Atti 17:26.
Per
un reportage sull’origine di queste “scoperte” da
parte degli evoluzionisti possiamo fare riferimento al progetto Eva
Mitocondriale (Newsweek Magazine, Gen 11, 1988, “La ricerca di
Adamo ed Eva”): “Questa scoperta porta un profondo
messaggio di fratellanza biologica”, Science Magazine, 1998:
“Introducendo nuove procedure forensi, il DNA mitocondriale
sembra mutare molto più velocemente delle aspettative,
sollevando delle questioni preoccupanti rispetto alla datazione degli
eventi evoluzionisti... Usando il nuovo orologio, Eva dovrebbe avere
solo 6000 anni.” Accecata dalle proprie prevenzioni, la
giornalista indossa i suoi occhiali tinte dal preconcetto di milioni
di anni e scrive: “nessuno pensa che sia così…”
Tale data è perfettamente in linea con quella proposta dai
creazionisti.
Esempio
di aumento di entropia e perdita di informazioni? Non potrebbe essere
che fra i vari cambiamenti la mosca potrebbe aver sviluppato
meccanismi di alimentazione o riproduzione più complessi
(quindi, nella sua accezione, meno entropici) per ovviare alla
perdita delle ali che le limitano, muovendosi solo al suolo, a
territori più ristretti?
Le
prime 3 risposte
http://www.origini.info/articolo.asp?id=398
http://www.origini.info/articolo.asp?id=397
http://www.origini.info/articolo.asp?id=395
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