Trovato su Wikipedia ed
altri siti, alcuni bachi che dimostrerebbero la fantasia incredibile
degli evoluzionisti e della loro incredibile capacità nel
servirsi dei diorami per “babbare” la gente e convincerla
che l’evoluzione da risposte a molte domande.
Ecco il primo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Triceratops#Un_giovane_Torosaurus.3F
Per la serie “chi
cerca trova” ecco a voi un articolo che parla di specie
inventate di sana pianta.
Questa volta tocca al
genere Torosaurus il quale purtroppo sembrerebbe che non sia un Taxon
realmente esistito in quanto i ceratopsidi vengono tassonomicamente
classificati in funzione alla conformazione del collare dal quale per
altro prende il nome la famiglia.
Alcuni studi infatti
hanno dimostrato che la struttura del collare dei Torosaurus potrebbe
essere compatibile con quella dei Triceratops in quanto si
tratterebbe solo di una questione di accrescimento oppure del più
famoso “dimorfismo sessuale” dove la classificazione
binomiale ha il suo punto cieco.
Si chiama “specie
morfologica”
http://it.wikipedia.org/wiki/Specie#Specie_morfologica
ed è un tipo di classificazione incapace di poter definire il
limite tra una specie ed un’altra dove appartiene realmente un
dato essere vivente.
Purtroppo i fossili,
siccome non parlano e non si possono accoppiare, rendono la vita un
po’ difficile agli evoluzionisti e dunque non c’è
da stupirsi se poi capitano suddetti eventi.
Altri esempi dove la
fervida immaginazione degli evoluzionisti supera di gran lunga la
realtà sono le ricostruzioni di alcuni viventi senza che vi
siano reali prove di ciò che si afferma.
Era capitato con l’uomo
del Nebraska dove da un singolo dentino gli evoluzionisti hanno
ricostruito un intero individuo (manco fossero la scientifica) nonché
le cure parentali, i barriti, le usanze, i rituali d’accoppiamento,
la stratificazione sociale e le immancabili scene di vita quotidiana
(tutta roba che ovviamente si trova in grandissima abbondanza nei
fossili).
Ma dopo la batosta
ricevuta (e consueta smentita del fossile) qualcuno sperava che
suddetta gente avesse perso la cattiva abitudine di inventarsi di
sana pianta ciò che non esiste.
Errato; due esempi
stralampanti sono i poco famosi Carcharodon megalodon e Andrewsarchus
mongoliensis.
Partiamo col primo, il
Carcharodon megalodon.
http://it.wikipedia.org/wiki/Carcharodon_megalodon
In tempi assai lontani
esisteva uno squalo gigante dalla quale poi con un pizzico di tocco
Hollywoodiano Spielberg ci ha tirato fuori una saga d’altri
tempi stile anni ’80 sui mega squali giganti mangia uomini.
Bhe ecco alcune
immagini di come il terribile squalo doveva apparire al tempo in cui
terrorizzava le coste.
http://img386.imageshack.us/i/varner11no3.jpg/
P.S. da notare il
realismo delle immagini suggestive dove nella foto compaiono in
battaglie epiche d’altri tempi rispettivamente insieme:
Pteranodon (pterosauro estinto al limite KT 65 milioni di anni fa),
Basilosaurus (vissuto nell’Eocene circa 37-40 milioni di anni
fa nei mari dell’Africa e del Nord America) e megalodon
(vissuto tra 55 e 1,8 milioni di anni fa nei pressi delle coste
orientali degli Usa, dei Carabi, del Mediterraneo, dell’Oceano
Indiano e Pacifico). Tutto ovviamente perfettamente concordante sia
nei tempi che nei luoghi in puro stile “Darwin”.
http://palaeo.gly.bris.ac.uk/Palaeofiles/Fossilgroups/Chondrichthyes/megalodon.jpg
http://static.funnyjunk.com/pictures/fishing_for_megalodon.gif
Ecco invece cosa è
stato solo ritrovato fino ad ora.
http://www.sharksteeth.com/images/Megalodon.jpg
Gli squali purtroppo
essendo pesci cartilaginei non lasciano fossili tranne l’apparato
masticatore come da foto e gli evoluzionisti riescono incredibilmente
a ricostruire un intero animale da pochi frammenti.
Alcune risposte sono
state “l’apparato masticatore assomiglia a quello del
nostro squalo bianco (Carcharodon carcharias), per cui…”
ed infatti non fanno altro che ingrandire la sagoma dello squalo
bianco per fare un megalodon come da foto
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/07/Megalodon_scale1.png
Ma non basta; di male
in peggio è il secondo esempio l’Andrewsarchus
mongoliensis http://it.wikipedia.org/wiki/Andrewsarchus_mongoliensis
un mammifero vissuto nell’Eocene (42 milioni di anni fa) del
quale abbiamo un nutrito decalogo di foto e documentari sulla vita di
questo incredibile predatore (il più grande carnivoro della
storia).
Ecco alcune immagini
molto suggestive:
http://scienceblogs.com/tetrapodzoology/Andrewsarchus_DB_wikipedia.jpg
http://4.bp.blogspot.com/_tG7iGI46Vfk/TKpCr63hBYI/AAAAAAAAAS4/dW1KOpdXYDs/s1600/Andrewsarchus+diorama.jpg
http://scienceblogs.com/tetrapodzoology/Andrewsarchus_mongoliensis_Jaime-Chirinos_Sept-2009_resized.jpg
http://media.photobucket.com/image/andrewsarchus%20mongoliensis./TigerQuoll/dinosaur/megistotherium.jpg
P.S. da notare la
variopinta pelliccia (che non si è fossilizzata) con la quale
di volta in volta viene rappresentato questo predatore.
Ecco cosa è
stato ritrovato effettivamente.
http://dic.academic.ru/pictures/wiki/files/65/Andrewsarchus_mongoliensis.jpg
Ovviamente come
Wikipedia dice, essendo quei pochissimi resti fossili molto simili a
quelli del Mesonyx, sarà simile (mai che si trattasse di un
caso di convergenza evolutiva).
Addirittura alcuni
studiosi hanno ipotizzato che l’Andrewsarchus avesse gli
zoccoli (mai rinvenuti) esattamente come il suo simile Mesonyx e che
fosse imparentato con gli erbivori ungulati (tranne il fatto che non
esiste un esemplare di transizione con l’apparato boccale tra
erbivoro e carnivoro, dettaglio che gli evoluzionisti hanno preferito
non menzionare).
Questi sono solo alcuni
piccoli esempi di come con un pizzico di fantasia, una piccola lobby
alle spalle, qualche tocchetto di pennello e molta fede, si possa
ottenere un articolo cosiddetto scientifico che di scientifico ha
solo il titolo.
|