Quando
parlo ad altri della mia fede in Dio mi capita talvolta di dover
affrontare questa obiezione: se Dio esiste allora me lo dimostri !
L’atteggiamento
gnostico di chi considera vero solo ciò che si può
dimostrare con la forza della ragione e della logica mostra alcune
profonde debolezze. Alcuni esempi :
esistono
nella scienza verità che sono tali ma non sono suscettibili
di dimostrazione. Ad esempio il teorema di Goldbach << un
numero pari può essere sempre ottenuto mediante la somma di
due numeri primi>>. Benché questo assunto sia
assolutamente vero non esiste la dimostrazione di una tale verità.
Allora cosa concludiamo? Che una cosa vera in aritmetica non può
essere dimostrata con gli assiomi con i quali è fondata
l’aritmetica. Dobbiamo per questo buttare nel cestino tutta
l'aritmetica?
Il
Teorema di incompletezza di Godel (1931)<<all’interno
di un sistema di proposizioni logiche ne esisterà sempre
almeno una che è indecidibile>> Questo
significa che le grandi costruzioni del pensiero logico come la
Geometria o l’Algebra sono sistemi incompleti. Dunque chi
afferma << se Dio esiste dimostramelo con un sistema di
affermazioni logiche >> dimostra di non conoscere (magari non
per colpa sua) i limiti del pensiero matematico.
Un’evidente
testimonianza di tali limiti si trova nella lettera di San Paolo a
Tito (Tito 1:12-13) dove l’apostolo ricorda un’affermazione
di Epimenide (VI sec. A.C)
“ Uno
di essi , loro profeta disse << I cretesi sono sempre
bugiardi…>>” E’ semplice dedurre che una
tale affermazione non ci consente di decidere se i cretesi sono
bugiardi o dicono la verità.
Nessuno
però si sogna di dire che la matematica è da buttare
perché contiene delle affermazioni indecidibili. Pretendere
quindi il rigore logico nella dimostrazione dell’esistenza di
Dio è inutile.
Ne è una
chiara prova il saggio di Godel " Prova matematica
dell'esistenza di Dio " cui ha fatto seguito il saggio contrario
di John Allen Paulos " La prova matematica dell'inesistenza di
Dio " . Quanto basta per convincersi che qualunque ragione si
possa avere per credere o non credere in Dio, la logica non c'entra
niente. Eppure nei secoli molti hanno sostenuto il contrario,
elaborando tesi pro e contro senza rendersi conto di una verità
che è sotto i nostri occhi :Le costruzioni logiche del
pensiero hanno i loro limiti ed esserne consapevoli ci evita di
assumere atteggiamenti di arroganza intellettuale.
Mi
torna in mente un pensiero di Pascal " C'è abbastanza
luce per credere e abbastanza buio per non credere "
Ferdinando Catalano
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