Leggendo i giornali o
le riviste specializzate, per non parlare di alcuni manuali per le
scuole, si può scoprire che il famoso “anello mancante”,
cioè un fossile che rappresenti la transizione da una specie
ad un’altra, viene trovato in continuazione. Nell’ultimo
anno l’annuncio di un ritrovamento da parte di scienziati
attenti è rimbalzato in tutto il mondo in continuazione, forse
il più famoso è il ritrovamento del fossile chiamato
IDA (http://www.origini.info/articolo.asp?id=239) e ARDI
(http://www.origini.info/articolo.asp?id=297).
Molti
considerano ancora i resti di Lucy come una prova che testimonia la
trasformazione della nostra specie derivata da quella di un primate.
Ma in
realtà esiste un fossile che, senza ombra di dubbio,
rappresenta una prova certa di macroevoluzione?
A
tutt’oggi no, non esiste nessun fossile che possa essere
presentato come testimonianza scientifica della teoria di
Darwin. Lo riconoscono senza ombra di dubbio gli stessi paleontologi
evoluzionisti che, ormai sommersi da tantissimi fossili, non riescono
a trovarne uno che possa realmente confermare l’esistenza di
questa interessante ipotesi trasformazionista.
Infatti il noto
islamico Adnan Oktar, più noto come
Harun Yahya, creazionista e divulgatore di tesi antidarwinsite
corroborate da ricerche scientifiche della Science Research
Foundation, ha messo a disposizione di chiunque trovi il famoso
anello mancante la bellezza di 7 milioni di dollari
(http://www.haber50.com/215667_Adnan-Oktar-a%C2%A0-Gore-Kiyamet-Ne-Zaman-Kopacak-.html).
Ovviamente
nessuno si è fatto avanti con prove perché la verità
è risaputa, l’anello mancante non è stato trovato
realmente ma è solo sbandierato per questioni di propaganda
scientifica…
Che
poi gli scienziati necessitino di propaganda per supportare le
proprie tesi ha dell’incredibile come dell’assurdo.
Per
conoscere meglio la questione invito all’acquisto di questi 3
libri:
E’
possibile guardare anche i video youtube:
http://www.origini.info/articolo.asp?id=199
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