Revisione
dell’età di Hobbit, l’uomo di Flores
di
Mihael Georgiev
Nel
2003 in una cava dell’isola indonesiana di Flores fu scoperto
il fossile di un nostro cugino-nano, chiamato Hobbit o “uomo di
Flores”. In base alla datazione radiometrica del materiale
circostante i reperti fossili furono datati come recenti, a 13 mila
anni fa, e questo rendeva problematico l’inserimento dell’uomo
di Flores nella storia evolutiva attualmente insegnata.
Nel
numero di 18 marzo 2010 la rivista Nature pubblica la proposta di
spingere indietro l’età della comparsa dei Hobbit di …
quasi un milione di anni, in base all’analisi degli utensili e
strumenti di pietra utilizzati da quei uomini (Rex Dalton, “Hobbit
origins pushed back”, Nature, 2010;464:335 (18 marzo) .
Infatti,
a seconda del metodo utilizzato per la datazione dei fossili (in
quasi tutti i casi indiretto), si possono ottenere risultati diversi,
anche se qui parliamo di comparsa e scomparsa di una forma umana, ed
è legittimo aspettarsi età differenti per i due eventi.
Sta
di fatto che ciò illustra bene due concetti: l’inaffidabilità
delle datazioni e il fatto che, se utile alla tesi che si vuole
sostenere, la presunta età degli utensili scavalca quella
radiometrica. Senza pensare che proprio nelle isole del pacifico
esistono ancora delle tribù che vivono ne “l’età
della pietra”.
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