Scrivo
queste parole “invaso” da una profonda tristezza per la
scomparsa del mio amico e fratello Romano Ricci.
La
nostra amicizia risale alla gioventù. Quell’amicizia era
piuttosto superficiale, poi le nostre strade si sono diversificate.
Successivamente sono tornate ad essere convergenti, molti anni dopo,
in occasione di una “avventura” alla quale Romano teneva
molto e della cui bontà era convintissimo.
Dopo
aver contribuito a costruire, nel 1988, la sezione italiana di Reach
Italia a Milano
e dopo che questa Associazione era ormai in grado di agire e muoversi
abbastanza autonomamente ed è diventata, a livello nazionale,
tra le più importanti, ecco che ritroviamo il Nostro tra i
sette promotori che danno vita al Centro Studi Creazionismo, nel
dicembre del 1999.
A
questo proposito vorrei ricordare un flash che è rimasto
indelebile nella mia memoria in occasione del primissimo incontro.
Oltre ai programmi, le speranze, la divisione dei compiti, bisognava
affrontare il tema denaro. A questo punto Romano, per dare vita a
questa sua “visione”, ci annunciò che era disposto
a mettere di tasca sua, e a fondo perduto, una notevole somma:
diversi milioni di lire!
Questa
abbondante dotazione finanziaria iniziale, ci ha permesso di lavorare
in tutta tranquillità e da subito si è cominciato a
preparare sia un Sito Internet, che iniziò ufficialmente solo
nel gennaio 2001, dopo aver dato seguito a tutte le pratiche di legge
previste, compresa la registrazione della testata presso il Tribunale
Civile e Penale di Milano, sia la propaganda per trovare altri
collaboratori e altri sostenitori che desiderassero condividere con
noi questa “visione”.
Apro
una breve parentesi per ricordare i nomi dei sette soci promotori:
Luigi Caratelli, Fernando De Angelis, Giovanni De Meo, Lillo Furnari,
Alvaro Lautizi, Francesco Mosca, Romano Ricci.
Il
discorso creazionista, in Italia, era praticamente sconosciuto ed
anche in rete, in lingua italiana, non esisteva nulla. La nostra,
quindi, era una predicazione nel deserto che però piano piano
ha ricevuto consensi e apprezzamenti, ma anche feroci critiche da
parte di coloro che si sono sentiti offesi perché il nostro
Sito aveva il coraggio, non solo di andare controcorrente, ma anche
di porre domande imbarazzanti sul dogma dell’evoluzionismo.
Tutte
le nostre riunioni, coordinate in modo efficace dal Presidente
Romano, erano sempre corredate da rapporti e dati che ci mostravano
come il lavoro andasse avanti con contatti di vario tipo sino a
raggiungere il Ministero della Pubblica Istruzione. Proprio questi
contatti scatenarono una polemica a livello nazionale e molti
quotidiani, nel febbraio/marzo 2003, hanno dato ampio spazio ad un
argomento, in pratica, mai affrontato.
Apparvero
articoli sul Sole 24 Ore, Il Messaggero, Il Quotidiano Nazionale,
Il Giornale E Il Foglio
Il
creazionismo fece capolino anche in televisione, in una puntata
completamente dedicata all’argomento, dal giornalista Gad
Lerner, L’Infedele, nel 2005. Ospiti per conto di AISO,
il pastore Francesco Mosca e Mihael Georgiev.
In
quasi tutti gli articoli pubblicati, viene segnalato il nostro Sito e
in quel periodo le relative visite schizzano verso numeri che nessuno
dei fondatori si sarebbe mai immaginato.
Verso
la fine del 2004, la sigla iniziale C.S.C. (Centro Studi
Creazionismo), viene sostituita da AISO (Associazione Italiana Studi
sulle Origini) ed entrano a far parte dello staff direttivo altri
volontari: Mihael Georgiev, medico, biologo; Michele Buonfiglio,
professore di Teologia; Stefano Giliberti, ingegnere elettronico,
Miguel Gutierrez, professore di Antico Testamento presso la Facoltà
avventista di teologia.
Nel
2006 – ottobre – Il Foglio riprende a parlare di
Disegno Intelligente e ospita un articolo del noto genetista
Giuseppe Sermonti: Quando la scienza si cristallizza in dottrina.
Giuseppe Sermonti spiega i limiti dell’evoluzionismo.
L’anno
in corso, per l’AISO è stato funesto: ben due suoi
rappresentanti, infatti, sono venuti a mancare.
Il
6 giugno, a Latina si è spento Mihael Georgiev, autorevole
redattore scientifico del Sito e autore del libro Charles Darwin,
oltre le colonne d’Ercole
di ben 464 pagine, tutte scritte durante l’ultimo periodo della
sua vita, caratterizzata dalle sofferenze procurate da un male
incurabile.
Il
20 ottobre, poi, ha concluso la sua corsa terrena colui che è
stato il più convinto sostenitore, la vera anima di AISO,
Romano Ricci che si è sempre strenuamente battuto affinché
venisse costantemente proclamato, utilizzando qualsiasi mezzo, Dio
quale unico creatore dei cieli, della terra e dell’intero
universo.
Caro
Romano, anche se presto ci rivedremo, mi mancherai, ci mancherai.
Giovanni
De Meo
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