Cari
amici,
si
è spento ieri notte Mihael Georgiev, dopo una dolorosa e
straordinariamente lunga malattia, combattuta col sorriso fino alla
fine. Mihael aveva molti interessi, e a chi non sapeva della sua
condizione, ma leggeva le sue email, i sui articoli, i suoi libri, le
sue battute, questa notizia sorprenderà (ha sorpreso anche me,
che mi aspettavo che da un giorno all'altro l'amico non avrebbe più
potuto rispondere ai messaggi con i quali lo stuzzicavo, visto che la
pensavamo su tante cose in maniera diversa).
Nato
nel 1949 a Sofia, in Bulgaria, figlio di madre ebrea, cristiano
protestante, si era trasferito giovane in Italia ("il nostro
Paese"
diceva
sempre, pur mandandomi ogni tanto canzoni bulgare), dove conseguì
la laurea in Medicina e Chirurgia, a Roma, nel 1974, e la
specializzazione in Angiologia, a Catania, nel 1989. Praticava come
libero professionista a Latina.
Ha
pubblicato diversi studi nel campo della flebologia su riviste
specializzate, oltre al volume "Flebectomia Ambulatoriale"
(Mosby, 1995), poi tradotto in portoghese e in italiano, ed ha
diretto la rivista Veno Service.
Aveva
la passione del creazionismo: voleva dimostrare la falsità
della fede scientista ispirata a Charles Darwin, e in tale battaglia
metteva tutto il suo spirito protestante. Il suo ultimo libro
(Charles Darwin.
Oltre
le colonne d'Ercole, Gribaudi, 2009) risentiva di tale impostazione,
estranea alla tradizione critica italiana, ma forniva un quadro
interessante, documentato e ben fatto della storia del darwinismo
vista da un occhio critico. Appassionato e sincero non ha mai
coltivato alcun atteggiamento fanatico. Amava dialogare con tutti,
dimenticando che in Italia sono pochi quelli che contraccambiano tale
apertura. A rimetterci però era chi si perdeva le gradevoli
conversazioni con questa figura ricca di esperienza umana,
intelligente e fuori del comune.
A
chi lo ha conosciuto mancherà come può mancare un
mondo.
Addio
Mihael.
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