TAVOLA ROTONDA SUL
PROGETTO NELLA NATURA
Il
24 novembre 2009 in occasione del centocinquantesimo anniversario
della pubblicazione de L’origine delle specie di Charles
Darwin, il Museo di storia naturale di Stoccarda ha organizzato una
tavola rotonda nella propria sede nel castello di Rosenstein.
L’evento si è distinto per il fatto inusuale che a
partecipare è stato invitato Douglas Axe, direttore del
Biologic Institute, filiale del Discovery Institute, la culla del
movimento Intelligent Design. Gli interventi non sono stati
registrati, ma è interessante la locandina che annunciava
l’evento nei seguenti termini:
“In
occasione del 150° anniversario della prima pubblicazione della
teoria di Darwin, una discussione ad alto livello tra evoluzionisti e
critici di Darwin si occuperà della questione se l’evoluzione
della vita sulla terra dipende solamente da un processo naturale
cieco e senza scopo, oppure se vi sia evidenza verificabile, non
basata su fede religiosa, che nel mondo naturale vi siano, da parte
di una intelligenza creativa, interventi che hanno senso e scopo.
L’incontro al Museo di storia naturale di Stoccarda ha lo scopo
di contribuire in modo costruttivo, chiaro e oggettivo a questo
importante dibattito. Un dibattito pubblico a livello così
alto tra biologi evoluzionisti e critici dell’evoluzione e
molto raro in Germania, perciò ci si può aspettare una
serata molto stimolante”.
Il
titolo della tavola rotonda era “Progetto senza progettista?”.
L’idea di progetto (design) senza progettista è stata
formulata dal giovane Immanuel Kant nella sua Storia universale
della natura e teoria del cielo, pubblicata nel 1755: “La
materia, che si organizza da sola secondo le sue leggi più
generali, produce mediante il suo comportamento naturale o, se
preferiamo, mediante un processo meccanico cieco, effetti buoni, che
appaiono essere progettati da un’Altissima Saggezza“.
Questa idea è alla base della moderna teoria dell’evoluzione,
ma è sfidata dai sostenitori dell’Intelligent Design,
per i quali il disegno nella natura non è apparente ma reale,
e i viventi sono il prodotto di un’intelligenza superiore. La
pensa così anche Douglas Axe, che fino al 2005 era ricercatore
dell’Università di Cambridge.
L’idea
che la vita è stata creata da una intelligenza superiore non è
venuta ad Axe ascoltando la messa in chiesa, ma è stata la
conclusione della sua ricerca sulle proteine. Nel 2004 Axe pubblica
uno dei suoi più importanti lavori, intitolato “Valutazione
della prevalenza delle sequenze proteiche che assumono ripiegamenti
con la funzione di enzimi” (Estimating the Prevalence of
Protein Sequences Adopting Functional Enzyme Folds), J. Mol. Biol.
(2004) 341, 1295–1315.
Gli
enzimi sono proteine che consentono lo svolgimento delle reazioni
chimiche all’interno delle cellule. Le proteine sono catene di
aminoacidi che però nella cellula si ripiegano su se stesse
per assumere specifiche forme, dalle quali dipende il loro
funzionamento. Non basta infilare, come in una collana, gli
amminoacidi a caso, ma bisogna disporli in ordine preciso che
consente alla proteina di piegarsi e assumere una forma che funzioni
da enzima. Axe ha provato di vedere se, rimescolando gli aminoacidi
lungo la catena, la proteina conservasse la sua funzione enzimatica.
È risultato che, mentre il numero delle possibili sequenze è
molto elevato, quello delle sequenze funzionanti è
piccolissimo. Poiché la sequenza degli è codificata nei
geni, risulta che gli enzimi tollerano male le mutazioni che
provocano lo spostamento di amminoacidi lungo la catena. Dai calcoli
fatti risulta che le sequenze funzionanti sono eccezionalmente rare,
una ogni 1077 sequenze possibili. Una specificità
così alta non è spiegabile con alcun processo naturale
conosciuto e cieco, ma ha le caratteristiche di un progetto
intelligente.
Mihael
Gerogiev,
autore
del libro “CHARLES DARWIN. OLTRE LE COLONNE D'ERCOLE”
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