Massimo
Piattelli Palmerini e gli errori di Darwin
E’
stato pubblicato anche in Italia il libro di due illuminati della
scienza. Il testo sta creando reazioni negative in tutto il mondo da
parte della “nomenclatura Evoluzionista”. Il libro
intitolato “Gli errori di Darwin” edito da Feltrinelli, è
scritto da Jerry Fedor filosofo del linguaggio e cognitivista (della
scuola di Noam Chomsky) e Massimo Piattelli-Palmarini biofisico e
scienziato cognitivo (che ha lavorato con S. J. Gould). Il testo
affonda la sua tesi nel negare alla Selezione Naturale il compito di
spiegare la “trasformazione” di una specie in
un’altra. Un attacco alla “credenza” più
pura dei neodarwinisti che, tramite la selezione naturale, hanno
tentato invano, sino ad ora, di dare le spiegazioni più
assurde sull’origine e sviluppo degli esseri viventi. I due
studiosi spiegano che il principio neodarwiniano di selezione
naturale non ha fondamento, è archeologia e che sarebbe
corretto ammetterlo in modo da migliorare gli studi sull’evoluzione
da parte della scienza. I due autori ammettono che non si sa molto
bene come funziona l’evoluzione (teniamo bene presente che i
due scienziati sono evoluzionisti e quindi partono dal presupposto
che l’evoluzione della specie sia un fatto… che non
sanno spiegare… che non ha una origine documentabile –
da dove arriva la vita-… che non ha meccanismi specifici
verificabili… etc.) e che nessuno lo sa. M. P. Palmerini,
in molte interviste rilasciate in Italia, ammette che il
neodarwinismo è finito, non ha più fondamento
scientifico e moltissimi studiosi lo dicono apertamente: la “nuova
sintesi” è da considerare morta (gli antievoluzionsiti
lo dicono da moltissimo tempo e finalmente anche scienziati
evoluzionisti ammettono la non validità scientifica della
teoria di Darwin). La sostanza di quanto sta avvenendo è
che finalmente anche atei convinti come i due autori ammettono la non
validità scientifica della spiegazione neodarwiniana. Il mondo
scientifico mondiale, fedele al paradigma neodarwinisno, cerca invano
di screditare due importanti scienziati, sino ad ieri elogiati per le
loro competenze. Più intelligentemente, come ha cercato di
fare sul Corriere della Sera Telmo Pievani, si cerca di dare
un’interpretazioni differente alla sostanza dei due autori
spiegando che la loro volontà è quella di una “teoria
evoluzionsitica più estesa”. Un tentativo molto
astuto da parte del direttore di Pikaja, ma purtroppo è stato
subito sconfessato dall’autore del libro. Sulla vicenda è
stato intervistato anche il famoso genetista R. Lewontin di Harvard,
un mostro sacro della teoria dell’evoluzione e amico del
famosissimo ed ultra celebrato S. J. Gould, lo scienziato ha
spiegato: “la sopravvivenza del più adatto è
l’oppio della gente”. Quello che ci sembra di
riscontrare in tutta questa storia è la conoscenza da parte di
molti del fatto che la selezione naturale non spiega nulla di come
“dovrebbe” avvenire la fantastica storia della
trasformazione di una specie in un’altra. M. P. Palmerini
spiega, nelle svariate interviste di questi giorni, gli esperimenti
fatti in laboratorio non creano nuove specie ma solamente sottospeci…
anche in questo caso abbiamo avuto sempre ragione, la selezione
naturale diminuisce le informazioni… Povero prof. Cavalli
Sforza che durante la puntata dll’infedele dedicata alla teoria
di Darwin mi disse, in realazione alla mia specifica domanda sulla
selezione naturale, che dovevo studiare biologia… lui deve
studiare un po’ di buon senso… Quello che diciamo da
anni è ormai sostanza nei fatti, la teoria di Darwin non
spiega un bel nulla, è un paradigma difeso dalla “nomenclatura
evoluzionista” arroccata nella difesa di una suggestiva idea a
sostegno dell’ateismo.
Di
seguito tre link di autorevoli fonti:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=31887
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=31718
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=31658
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