Leggendo il libro di Piero e Alberto Angela lui da
una spiegazione abbastanza accettabile sia della creazione della vita e sia
dell’evoluzione delle specie.
Cominciando dalla prima (in grandi linee) spiega
come nel “brodo primordiale” si siano creati gli aminoacidi e una volta
inglobati in particelle di materiale olioso si siano potuti
sviluppare(risolvendo così molti problemi riguardo l’acidità e l’ostilita
dell’ambiente esterno)(anche le recenti scoperte su marte non fanno che
confermare tale tesi).
Per quanto riguarda poi la costruzione del DNA,
sempre Piero Angela, dice che è vero che le combinazioni fattibili sono molte,
ma come in una frase(in lingua italiana o altra) in cui le lettere sono
precedute da alcune altre lettere e non da tutte quelle possibili cosi il dna ha
una struttura logica da seguire, per spiegarci nella parola gatto se uno ha
trovato gia GA per proseguire seguendo una logica può tentare con GALLO fino ad
arrivare proprio a GATTO e una volta trovata la sequenza giusta continuare con
la prossima lettera(un po come quei giochi di logica in cui si deve indovinare
una sequenza per tentativi e ad ogni tentativo viene detto quanti elementi della
sequenza siano giusti e quanti no)...... .......Spero in una risposta anche
perché mi farebbe piacere incontrare una persona che può confutare tali
tesi!
RISPOSTA
Gentile Sig. Andrea,
Confutare le tesi esposte nel libro di Piero e Alberto Angela non è
difficile. Dopo tutto, non si tratta di un testo non scientifico, ma
divulgativo, nel quale vengono raccontate le teorie evolutive prevalenti.
Andiamo per ordine. Per quanto riguarda l'origine della vita, a
livello di pubblicazioni scientifiche attualmente non viene proposta nessuna
teoria. Nel numero di 19 febbraio 2004 della prestigiosa rivista Nature,
in un articolo dedicato all'evoluzione, Carl Woese, docente di biologia
evoluzionista nell'Università di Illinois in Urbana-Champaign (USA), dichiara
"Noi non sappiamo come creare nuova (vita) dal nulla - questo è un problema
che riguarda i biologi del futuro”
. Ma Piero Angela ha fretta, e non vuole aspettare i biologi del futuro: gli
va bene raccontare che "i biologi di adesso sanno come è venuta in esistenza la
vita" (pagina 676).
Per
un approfondimento sull'origine della vita può consultare sul nostro sito l'articolo
sull' esperimento di Miller.
Per
quanto riguarda il DNA e la sua evoluzione da un organismo semplice primordiale
ad uno più complesso, l'esempio di Angela (che è poi quello di Richard Dawkins)
è falso. Per poter funzionare, un gene deve essere completo. Le mutazioni
casuali non sono cumulative, perchè non avendo una funzione, non possono essere
selezionate. E nello stesso articolo di Nature il microbiologo Gary Olsen
dichiara che "Il quadro ingenuo secondo il quale un gruppo di organismi ha
ricevuto tutti i suoi geni da un semplice antenato comune, sta cadendo a
pezzi”
(pagina 674).
Come vede, c'è una notevole discrepanza nel modo in cui i problemi
delle origini sono trattati nella letteratura altamente specializzata e nei
libri di divulgazione. Purtroppo anche i testi scolastici sono fatti "alla Piero
Angela".
Con
osservanza,
Michele Georgiev
(redattore capo ECO CREAZIONISTA, 27/06/2004)
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