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SMENTITA L'ETA' DELL'UOMO
di Mihael Georgiev -10/02/10-
 

L’uomo moderno ha 750 000 e non 200 000 anni

Clamorosa scoperta in Israele

Finora si credeva che l’uomo moderno fosse comparso 150 – 200 mila anni fa. Ora un clamoroso ritrovamento in Israele sposta la data di mezzo milione di anni indietro, cioè a 750 000 anni fa. Ne da la notizia il blog Science Daily (http://www.sciencedaily.com/releases/2009/12/091222105051.htm).

La clamorosa scoperta è stata fatta da ricercatori dell’Università ebraica di Gerusalemme con la collaborazione di archeologi dell’Istituto Max Planck e dell’università do Rutgers. Effettuando scavi nel sito preistorico di Gesher Benot Ya'aqov, localizzato nella falda del mar morto nella parte meridionale della valle Hula nel nord d’Israele, sono stati trovati dei resti indicativi di comportamento umano complesso datato a 750 000 anni fa.

I ritrovamenti consistono in alta concentrazione di utensili di pietra, resti di legno usato per if fuoco, resti botanici, di pesci e animali. Il tutto in un area ristretta e con organizzazione spaziale che indica un’attività altamente organizzata.


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La scoperta è senz’altro sensazionale e crea scompiglio nella cronologia dell’evoluzione dei primati. A seconda di come viene calcolata l’età, i primi uomini moderni potrebbero avere da 6 000 anni, con il calcolo delle mutazioni del DNA mitocondriale (stima minima), a 750 000 anni. Aspettiamo di vedere come saranno incorporati gli ultimi reperti nella storia evolutiva attualmente insegnata.

 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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