LA
SFIDA SCIENTIFICA ALL’EVOLUZIONISMO
L’età
dei dinosauri
di
Mihael Georgiev
La
storia dei dinosauri è affascinante. La loro improvvisa
scomparsa – estinzione di massa – è uno dei
misteri della storia della vita sulla Terra. Alcuni scienziati
credenti spiegano la scomparsa con il diluvio universale descritto
nella Genesi, del quale vi sono evidenti tracce ovunque sulla terra.
Ma il racconto genesiaco non è ritenuto fonte d’informazione
dagli scienziati evoluzionisti o non credenti, che però non
sanno dare una spiegazione alternativa convincente. Infatti fanno
ricorso anche agli asteroidi, cercando, a loro modo, aiuto “dal
cielo”.
Torniamo
all’età dei rettili (lucertole) e degli anfibi
(salamandre) in generale. I dinosauri sarebbero vissuti fino a circa
60 milioni di anni fa, mentre molti dei rettili e degli anfibi che
girano attorno a noi sono dei “fossili viventi”, poiché
non sarebbero cambiati nel corso degli ultimi 10 – 20 o più
milioni di anni.
Materiale
organico in fossili datati come antichi
A partire dal 1997 è
stato scoperto ripetutamente materiale organico ben conservato –
vasi sanguigni ripieni di materiale che somiglia condensato di
sangue, compresi gli elementi cellulari (globuli rossi), midollo
osseo e altri tessuti – in fossili di dinosauri e altri rettili
datati rispettivamente 70, 10 e 80 milioni di anni.
Questa è una
scoperta sbalorditiva, che coincide con il clamoroso successo
cinematografico con il film Jurassic Park, dove è stato
riprodotto un dinosauro dal DNA trovato nel corpo di una zanzara
inclusa nell’ambra. La scoperta scientifica di materiale
organico di rettili “preistorici” piace, perciò, a
Steven Spielberg, ma molto meno agli scienziati evoluzionisti. Il
motivo è che fino al 1997 materiale organico così
conservato si era trovato solo nei cadaveri congelati o mummificati
datati a migliaia di anni, ma non è spiegabile il suo
ritrovamento nei fossili dell’età presunta di 80 milioni
di anni, come i dinosauri. Il fatto è in contrasto con la
scala del tempo geologico ed evolutivo, ma concorda con l’età
giovane della terra.
Per coloro tra i
nostri lettori che con lo spirito del grande naturalista Charles
Darwin vorrebbero continuare a viaggiare tra i misteri della natura,
proponiamo l’elenco non esaustivo delle pubblicazioni
scientifiche sull’argomento.
Di queste cose ci
piacerebbe discutere con Marco Ferraguti e gli accademici dei Lincei.
Anche con Telmo Pievani, il quale però preferisce i viaggi tra
i musei e le filosofie dell’Ottocento. Infatti ha ripetuto lo
storico viaggio di Darwin fino alle Galapagos, dove il 15 settembre
1835, nel porto di San Cristobal, mise piede il ventiseienne Darwin.
Quando Pievani comincerà a viaggiare tra le più recenti
scoperte delle scienze naturali, ne potremo discutere anche con lui.
Lettura
consigliata
Le pubblicazioni
sotto riportate sono estratte dalla nota a piè della pagina
410 del saggio “Charles Darwin oltre le colonne d’Ercole”,
Milano, Gribaudi, 2009, in distribuzione dall’AISO.
Mary
H. Schweitzer,
Mark
Marshall,
Keith
Carron et
al., «Heme compounds in dinosaur trabecular bone».
PNAS (USA)
1997; 94: 6291-6296. L’articolo è disponibile sul sito
http://www.pnas.org/content/94/12/6291.
Mary H. Schweitzer,
Jennifer L. Wittmeyer, John R. Horner, Jan K. Toporski, «Soft-Tissue
Vessels and Cellular Preservation in Tyrannosaurus rex».
Science 2005; 307: 1952-1955 (25 March).
Erik Stokstad,
«Tyrannosaurus rex Soft Tissue Raises Tantalizing Prospects».
Science 2005; 307: 1852 (25 March).
Maria
E. McNamara,
Patrick
J Orr,
Stuart
L Kearns,
Luis
Alcalá,
Pere
Anadón,
Enrique
Peñalver-Mollá,
«High-fidelity
organic preservation of bone marrow in ca. 10 Ma amphibians».
Geology 2006; 34: 641-644.
Mary H. Schweitzer,
Wenxia Zheng,Chris L. Organ, Recep Avci, et. al., «Biomolecular
Characterization and Protein Sequences of the Campanian Hadrosaur B.
canadensis». Science 2009; 324: 626-631 (1 May).
Robert F. Service,
«‘Protein’ in 80-Million-Year-Old Fossil Bolsters
Controversial T. rex Claim». Science 2009; 324:
578 (1 May).
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