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SCIENZA O FILOSOFIA?
di Mihael Georgiev - 26/11/09-
 

L’EVOLUZIONE TRA SCIENZA E FILOSOFIA

L’evoluzione è scienza o filosofia?

La falsa diatriba: non è né l’una né l’altra

di Mihael Georgiev

Il riaccendersi del dibattito accademico moderno sull’evoluzione è segnato da un preciso evento: nel 1992 Phillip Johnson organizzò presso la Southern Methodist University (SMU) in Dallas (Texas), un simposio dal titolo:

Il darwinismo: inferenza scientifica o preferenza filosofica?1

Nelle parole del promotore, il simposio «non è stato mai concepito per risolvere il grande dibattito su evoluzione e creazione, ma è stato organizzato solo per porre le basi per iniziare tale dibattito». Le basi le avrà pure poste, ma da allora si dialoga tra sordi e non si cava un ragno dal buco. Unico risultato, censure, rappresaglie accademiche, sistematico rifiuto degli evoluzionisti di partecipare a dibattiti pubblici, cosa che ormai in tanti percepiscono come segno di debolezza, ma che invece loro – e molti loro sostenitori – spiegano sia un atto dovuto, in quanto degli “specialisti” come loro non possono abbassarsi e perdere tempo in incontri con religiosi fanatici e comunque con scienziati non “specialisti”. Ma esiste la figura dello “specialista” in evoluzione? E se sì, chi lo sarebbe?

Che ci sia un tale “specialista” è un’assurdità, dato che la sola evoluzione biologica coinvolge tante discipline in diversi campi delle scienze naturali: geologia, fisica nucleare e metodi di datazione, biologia,botanica, anatomia, istologia, chimica, biochimica, biologia molecolare, genetica delle popolazioni e molecolare, bioingegneria, fisiologia, etologia, psicologia, neurologia, patologia (e tutta la medicina con le sue malattie genetiche e lì ci sarebbe da ridere), poi matematica, fisica, teoria delle probabilità, teoria dell’informazione, e altro ancora. Me lo spiegate dove sta la “specializzazione”, che per definizione è l’esatto contrario, cioè una “zoomata” in un’area specifica dello scibile? Forse io non sono abbastanza qualificato da poter dire questo. Allora ascoltate il premio Nobel (per la medicina nel 1965) Jaques Monod, descritto da tutti come “biologo e filosofo”, almeno lui spero capisca qualcosa. Il sottotitolo del suo famoso libro Il caso e la necessità2 recita così:

Saggio sulla filosofia naturale della biologia contemporanea”.

Spero abbiate letto bene: “filosofia della biologia”, non “biologia”. Un termine un po’ più sofisticato, per così dire “post-Monod”, sarebbe “biofilosofia”, introdotto nel 1997 da Mario Bunge e Martin Mahner3 . Lo specialista in evoluzione c’è, ma non è un biologo. Semmai è un “biosofo”, oppure se vi sembra più elegante, “biofilosofo”. Un laureato qualsiasi in scienze biologiche, ad esempio un medico, può esserlo altrettanto se non di più.

1 Buell, J., and Hearn, V., eds. Darwinism: Science or Philosophy? Richardson, Texas, Foundations for Thought and Ethics, 1994. Proceedings of a symposium entitled: «Darwinism: scientific inference or philosophical preference?».

2 Jaques Monod, Le Hasard Et La Necessite Essai Sur La Philosophie Naturelle De La Biologie Moderne. Editions Du Seuil, 1970 (prima edizione francese).

3 Mario Bunge e Martin Mahner, Foundations of Biophilosophy. Berlín, Springer, 1997.

 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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