ORIGINE
PRE-SCIENTIFICA DELLA TEORIA DI DARWIN
di
Fabrizio Fraus
Pochi
sanno che l’idea che l’uomo discenda da organismi di
specie diversa è molto più antica della teoria di
Darwin; la teoria non fu elaborata, ovviamente, in ambito scientifico
ma in quello filosofico e già nell’antichità
venne formulata da pensatori come: Talete, Anassimadro, Epicureo e
Lucrezio. Il pensiero di Empedocle da Agrigento (circa 490-430 a.C.)
era convinto che animali e piante non fossero nate nello stesso
momento e, seguendo la sua logica, gli animali comparvero molto più
tardi rispetto ai vegetali. Fu sempre Empedocle da Agrigento ad
ipotizzare anche “la sopravvivenza del più adatto”.
Un altro grande pensatore come Anassimandro Da Mileto (circa 610 -550
a.C.) era convinto che all’inizio della storia del nostro
pianeta tutte le acque fossero abitate da grossi animali simili a
grandi pesci con squame e che essi si sarebbero più tardi
spostati a vivere sulla terra ferma dove avrebbero perso le squame
originando gli altri animali sino agli esseri umani. Le idee che si
svilupparono in quei periodi furono decisamente influenzate dalla
mitologia delle regioni asiatiche occidentali come nella cultura
babilonese in cui si trovano miti sullo sviluppo degli esseri
viventi.
Quindi è
evidente che l’origine della teoria di Darwin non è nata
con lo studioso naturalista ma ha ben radici profonde nell’antichità
e soprattutto nella mitologia; coloro che da sempre sostengono che il
darwinismo è scienza dovrebbero verificare da dove è
derivata la convinzione che l’uomo si sia evoluto da altre
specie, non da scoperte scientifiche ma da miti pre cristiani.
Le teorie
evoluzioniste si ripresentarono alla luce della storia durante il
periodo del Rinascimento cioè con il sorgere delle cosi detta
scienza moderna; ma come in passato non furono sostenute da
scienziati ma bensì da filosofi.
G,W, Leibniz (1656 –
1716) era convinto che tutte le classi animali si fossero sviluppate
tra loro tramite forme intermedie, un qualcosa di molto simile alla
teoria di Darwin???
Lo stesso Immanuel
Kant ( 1724 – 1804) sviluppò il pensiero che tutte le
forme viventi si fossero sviluppate da forme inferiori più
semplici spiegando, comunque, che la sua idea era una “audace
avventura della ragione”. Molti altri pensatori come F. W. Von
Schelling (1775 – 1854) e G.W.F. Hegek (1770 – 1831)
manifestarono simili pensieri sull’origine dell’uomo; J.
Swammerdam (1637 – 1680), naturalista di origine olandese,
spiegò che le specie animali si erano sviluppate da un unico
essere vivente creato.
Sulla stessa linea di
pensiero troviamo pensatori come: D. Diderot (1713 – 1784)
sostenitore della selezione naturale come il suo compatriota P.L.
Moreau De Maupertuis ( 1689 – 1795) che spigò la teoria
della “soppravivenza del più adatto” ed elaborando
la teoria delle mutazioni. Precedentemente a Maupetuis fu B. De
Maillent (1656 – 1738) ad elaborare una teoria simile
all’evoluzionismo molto vicina a quella che in seguito sarà
chiamata teoria di Lamarck.. Lo stesso nonno di C. Darwin elaborò
una teoria sulla discendenza delle varie specie condizionata
dall’ambiente in cui la specie viveva. Furono moltissimi
gli studiosi che prima di Darwin elaborarono idee sulla sviluppo da
specie più semplici sino a quelle più complesse.
Comunque, la prima
descrizione analitica della teoria evoluzionista va riconosciuta a J.
Baptista Lamark (1744 – 1829) che elaborò l’idea
secondo cui gli organismi viventi possiedono la facoltà di
evolversi verso forme più complesse; lo sviluppo degli
organismi sarebbe l’effetto dell’adattamento all’ambiente
in cui vivono, gli organismi viventi si modificherebbero in seguito
alle trasformazioni dell’ambiente sviluppando diversi bisogni.
Lamark sostenne la cosi detta “ereditarietà dei
caratteri acquisiti”.
Lamark non riscosse
molto successo con le sue idee a causa del prestigio che in quel
periodo riscuoteva il famoso Georges Cuvier (1769 – 1832)
fondatore dell’anatomia comparata dei vertebrati e della
paleontologia; Cuvier era un grande sostenitore delle teorie del
catastrofismo e delle teorie creazionsite.
Il termine evoluzione
venne introdotto solo nella metà del XIX secolo e quindi
Darwin non usò mai il termine che fu introdotto nella
terminologia corrente dal sociologo Spencer.
Come abbiamo avuto
modo di illustrare la teoria dell’evoluzione della specie che
si fa ricondurre a C. Darwin ha origini molto più lontane;
l’origine del pensiero della stessa teoria è da
ricondurre a miti asiatici e non ad una tradizione della scienza
moderna europea. C. Darwin fu un grande studioso capace di
“assemblare” idee provenienti dalla filosofia e proporle
in ambito scientifico, il suo successo fu dettato soprattutto dal
momento storico in cui il naturalista presentò al grande
pubblico il suo testo, momento storico molto specifico con un
cambiamento di rotta sia a livello di tecnologie (rivoluzione
industriale) che di cambiamento a livello intellettuale (rivoluzione
Francese).
Fu il momento storico
a dare grande sviluppo alle teorie di Darwin; con il libro “l’origine
della specie” il pensiero che si stava imponendo voleva
dimostrare che l’uomo non era stato creato da Dio ma era
“solamente” il frutto di combinazioni fortunate, Dio
poteva essere messo in soffitta, l’idea del caso e della
selezione naturale si fondava perfettamente con il nuovo mondo che,
prima in Francia e poi in tutta Europa, si voleva creare. Un mondo
fatto ad uso e consumo dell’uomo, libero da ogni responsabilità
e convinto di essere padrone assoluto del suo destino.
Il modello sociale
nato dalla rivoluzione francese ha mostrato, oggi più che mai,
il suo vero volto fatto di decadenza e degenerazione.
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