ECO CREAZIONISTA
Articoli
Recensioni
Rassegne Stampa
Lettere
Eco dei Lettori
Eventi, Interviste
Bibbia & Scienza
Archivio
 
 
 
 
DIBATTITO SULL'EVOLUZIONE
di Mihael Georgiev - 05/08/09 -
 





IL DIBATTITO SUL DARWINISMO IN ITALIA E NEL MONDO. 3° parte

Contestato monumento a Darwin in Bulgaria



di Mihael Georgiev



Nell'ambito delle celebrazioni del bicentenario darwiniano , il 27 luglio 2009 nel Giardino botanico universitario sito nella ridente cittadina di Balcik, l'antica Dionisopolis, che si trova nella costa del Mar Nero, a 43 km nord da Varna sulla costa del Mar Nero, è stato inaugurato un monumento a Charles Darwin.



Personalmente non lo trovo né strano né inopportuno, ma qualcuno in Bulgaria ha protestato argomentando che l'università è pubblica e ospita la facoltà ortodossa di Teologia, per cui il monumento ad un personaggio così controverso per la religione prevalente sarebbe quanto meno inopportuno.



La controversia sul monumento è stata commentata sul sito www.news.bg da Teodor Decev ( il link è http://news.ibox.bg/columnist/id_2035727294#clist). Decev è laureato presso l'Istituto Superiore di Architettura, Costruzioni e Geodesia di Sofia, poi ha conseguito il Master in politologia e dottorato in sociologia. Ha lavorato come esperto (2002-2003) della Commissione europea sul dialogo sociale. Attualmente è docente universitario di conflitti sul lavoro e relazioni industriali ed ha diversi incarichi istituzionali nell'ambito dell'istruzione universitaria e delle associazioni imprenditoriali.. Ecco alcuni brani del commento:



Per le persone istruite l'atto della Creazione è un fatto scientifico. Si può in coscienza affermare che il Big Bang, che praticamente oggi nessuno contesta, sia il momento in cui Dio ha creato il mondo.



La maggior parte degli scienziati che si occupano del micro e macrocosmo sono credenti. Loro hanno ragioni molto solide per credere in Dio, perché conoscono, da una parte, la perfezione del Creato - le cosiddette simmetrie della fisica delle particelle elementari, e dall'altra sanno quant'è difficile la ricerca della conoscenza assoluta, cioè la ricerca di Dio.



Basterebbe considerare le difficoltà dei tentativi di creazione universale unificata che spieghi tutte le forze - forte,debole,elettromagnetica e gravitazionale, per capire il detto “le vie del Signore sono infinite”.



In qualsiasi modo fosse venuta in esistenza la materia vivente, qualsiasi sono le leggi dell'eredità, qualsiasi fosse la variabilità della specie – tutto ciò è sottomesso ad un superintelligente e in parte non conoscibile “software”, che i credenti conoscono bene come “piano di Dio”.



Il processo evolutivo è uno strumento che Dio usa per realizzare il proprio piano. Negando completamente l'evoluzione, i creazionisti commettono un tragico errore.



Potrei continuare, ma mi fermo qui concludendo con una sola frase – ogni tentativo di negare l'evoluzione è oscurantismo, e ogni tentativo di negare Dio e la creazione è arroganza.



Non so quale dei due peccati sia maggiore - l'oscurantismo o l'arroganza, ma per me sono entrambi accettabili. I tentavi di proibire l'insegnamento dell'evoluzione in alcuni stati americani è soltanto fanatismo e ignoranza, che sono più pericolosi per i promotori stessi. A cosa invece ha portato la negazione di Dio e la Creazione alle nostre latitudini, lo sappiamo noi meglio di tutti...”



Il commento rispecchia sostanzialmente la posizione del movimento Intelligent Design. Per inciso, non riteniamo di appartenere al tipo di creazionisti descritti dall'autore: riconosciamo l'evoluzione, ma quella osservata non quella immaginata, e non pensiamo si debba proibire l'insegnamento dell'evoluzione, che è sostenuta da così tanti scienziati.



Per quanto mi riguarda, Darwin un monumento in un giardino botanico se lo meriterebbe. Ma in Bulgaria – scrive Decev - “le questioni legate alla toponomastica e alla costruzione (rispettivamente demolizione) di monumenti, stimolano da sempre la partecipazione del pubblico”: infatti negli ultimo 20 anni ne sono stati eliminati tanti altri monumenti e cambiati nomi di strade e luoghi. In Italia quest'ultimo aggiornamento non c'è stato. La toponomastica è ferma al 1946, e con essa anche l'aggiornamento della nostra nomenclatura intellettuale. Forse è per questo che dai suoi membri è difficile immaginare un commento come quello sopra riassunto.

 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

Contatto | Links | Informazioni | Iscrizione | Contributi