IL DIBATTITO SUL DARWINISMO IN ITALIA E NEL MONDO. 3°
parte
Contestato monumento a Darwin in Bulgaria
di Mihael Georgiev
Nell'ambito delle celebrazioni del bicentenario
darwiniano , il 27 luglio 2009 nel Giardino botanico universitario
sito nella ridente cittadina di Balcik, l'antica Dionisopolis, che si
trova nella costa del Mar Nero, a 43 km nord da Varna sulla costa del
Mar Nero, è stato inaugurato un monumento a Charles Darwin.
Personalmente non lo trovo né strano né
inopportuno, ma qualcuno in Bulgaria ha protestato argomentando che
l'università è pubblica e ospita la facoltà
ortodossa di Teologia, per cui il monumento ad un personaggio così
controverso per la religione prevalente sarebbe quanto meno
inopportuno.
La
controversia sul monumento è stata commentata sul sito
www.news.bg da Teodor Decev ( il
link è http://news.ibox.bg/columnist/id_2035727294#clist).
Decev è laureato presso l'Istituto Superiore di Architettura,
Costruzioni e Geodesia di Sofia, poi ha conseguito il Master in
politologia e dottorato in sociologia. Ha lavorato come esperto
(2002-2003) della Commissione europea sul dialogo sociale.
Attualmente è docente universitario di conflitti sul lavoro e
relazioni industriali ed ha diversi incarichi istituzionali
nell'ambito dell'istruzione universitaria e delle associazioni
imprenditoriali.. Ecco alcuni brani del commento:
“Per
le persone istruite l'atto della Creazione è un fatto
scientifico. Si può in coscienza affermare che il Big Bang,
che praticamente oggi nessuno contesta, sia il momento in cui Dio ha
creato il mondo.
La
maggior parte degli scienziati che si occupano del micro e macrocosmo
sono credenti. Loro hanno ragioni molto solide per credere in Dio,
perché conoscono, da una parte, la perfezione del Creato - le
cosiddette simmetrie della fisica delle particelle elementari, e
dall'altra sanno quant'è difficile la ricerca della conoscenza
assoluta, cioè la ricerca di Dio.
Basterebbe considerare le difficoltà dei
tentativi di creazione universale unificata che spieghi tutte le
forze - forte,debole,elettromagnetica e gravitazionale, per capire il
detto “le vie del Signore sono infinite”.
In
qualsiasi modo fosse venuta in esistenza la materia vivente,
qualsiasi sono le leggi dell'eredità, qualsiasi fosse la
variabilità della specie – tutto ciò è
sottomesso ad un superintelligente e in parte non conoscibile
“software”, che i credenti conoscono bene come “piano
di Dio”.
Il
processo evolutivo è uno strumento che Dio usa per realizzare
il proprio piano. Negando completamente l'evoluzione, i creazionisti
commettono un tragico errore.
Potrei
continuare, ma mi fermo qui concludendo con una sola frase –
ogni tentativo di negare l'evoluzione è oscurantismo, e
ogni tentativo di negare Dio e la creazione è arroganza.
Non
so quale dei due peccati sia maggiore - l'oscurantismo o l'arroganza,
ma per me sono entrambi accettabili. I tentavi di proibire
l'insegnamento dell'evoluzione in alcuni stati americani è
soltanto fanatismo e ignoranza, che sono più pericolosi per i
promotori stessi. A cosa invece ha portato la negazione di Dio e la
Creazione alle nostre latitudini, lo sappiamo noi meglio di tutti...”
Il commento rispecchia sostanzialmente la posizione del
movimento Intelligent Design. Per inciso, non riteniamo di
appartenere al tipo di creazionisti descritti dall'autore:
riconosciamo l'evoluzione, ma quella osservata non quella immaginata,
e non pensiamo si debba proibire l'insegnamento dell'evoluzione, che
è sostenuta da così tanti scienziati.
Per quanto mi riguarda, Darwin un monumento in un
giardino botanico se lo meriterebbe. Ma in Bulgaria – scrive
Decev - “le questioni
legate alla toponomastica e alla costruzione (rispettivamente
demolizione) di monumenti, stimolano da sempre la partecipazione del
pubblico”: infatti negli ultimo 20 anni ne sono
stati eliminati tanti altri monumenti e cambiati nomi di strade e
luoghi. In Italia quest'ultimo aggiornamento non c'è stato. La
toponomastica è ferma al 1946, e con essa anche
l'aggiornamento della nostra nomenclatura intellettuale. Forse è
per questo che dai suoi membri è difficile immaginare un
commento come quello sopra riassunto.
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